Cronaca
Botti di Capodanno, nessun ferito ma due chiese danneggiate
Indagini in corso per l’ordigno di piazza Cavour
Gravina - lunedì 2 gennaio 2017
12.06
Il bilancio, considerate le premesse, è più che positivo.
Nessun ferito nella notte di capodanno a Gravina grazie all'ordinanza sindacale emessa nei giorni scorsi con cui si vietava la vendita e l'uso di petardi di grosse dimensioni e soprattutto grazie alla presenza di diverse pattuglie delle Forze dell'ordine che hanno sorvegliato l'intero territorio cittadino per tutta la notte.
Gravina segue il trend nazionale facendo registrare una sensibile diminuzione degli incidenti. Sono infatti quattro anni che non si registrano più decessi a causa dei fuochi artificiali nella notte di San Silvestro.
Due tuttavia sono gli episodi da registrare.
Il primo si è verificato la sera del 31 in piazza Cavour intorno alle 21,30: un petardo di grosse dimensioni è esploso dinanzi al portone di un'attività commerciale a pochi passi dalla chiesa di San Domenico.
Il botto, oltre a scatenare il panico tra i residenti della zona, ha mandato in frantumi i vetri del rosone della chiesa rendendo necessario l'intervento dei vigili del fuoco per rimuovere alcuni vetri rimasti pericolosamente ciondolanti.
Diversi i danni invece nell'esercizio commerciale dove l'esplosione ha divelto il portone d'ingresso e provocato altri danni all'interno.
Immediato l'intervento degli agenti della Polizia di Stato che hanno ascoltato la proprietaria del locale e acquisito le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza. Al momento sarebbe da escludere l'ipotesi di una intimidazione ai danni della commerciante mentre la strada battuta dagli inquirenti sarebbe quella della bravata. Tuttavia le indagini proseguono.
Altro giro di orologio e altro monumento rimasto "ferito" dai festeggiamenti della notte.
La mattina del primo gennaio, infatti, la chiamata al Commissariato è arrivata dal parroco della Basilica Cattedrale che al risveglio ha trovato nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, meglio conosciuta come chiesa del Purgatorio, due vetrate rotte, forse a causa di un'altro petardo. Danni di poco conto e facilmente riparabili ma resta la consapevolezza che almeno per qualcuno i divieti sono rimasti inascoltati.
Nei prossimi giorni proseguiranno i controlli presso gli esercizi commerciali deputati alla vendita dei fuochi d'artificio mentre è guerra ai venditori ambulanti di fuochi proibiti.
Nessun ferito nella notte di capodanno a Gravina grazie all'ordinanza sindacale emessa nei giorni scorsi con cui si vietava la vendita e l'uso di petardi di grosse dimensioni e soprattutto grazie alla presenza di diverse pattuglie delle Forze dell'ordine che hanno sorvegliato l'intero territorio cittadino per tutta la notte.
Gravina segue il trend nazionale facendo registrare una sensibile diminuzione degli incidenti. Sono infatti quattro anni che non si registrano più decessi a causa dei fuochi artificiali nella notte di San Silvestro.
Due tuttavia sono gli episodi da registrare.
Il primo si è verificato la sera del 31 in piazza Cavour intorno alle 21,30: un petardo di grosse dimensioni è esploso dinanzi al portone di un'attività commerciale a pochi passi dalla chiesa di San Domenico.
Il botto, oltre a scatenare il panico tra i residenti della zona, ha mandato in frantumi i vetri del rosone della chiesa rendendo necessario l'intervento dei vigili del fuoco per rimuovere alcuni vetri rimasti pericolosamente ciondolanti.
Diversi i danni invece nell'esercizio commerciale dove l'esplosione ha divelto il portone d'ingresso e provocato altri danni all'interno.
Immediato l'intervento degli agenti della Polizia di Stato che hanno ascoltato la proprietaria del locale e acquisito le immagini registrate dal circuito di videosorveglianza. Al momento sarebbe da escludere l'ipotesi di una intimidazione ai danni della commerciante mentre la strada battuta dagli inquirenti sarebbe quella della bravata. Tuttavia le indagini proseguono.
Altro giro di orologio e altro monumento rimasto "ferito" dai festeggiamenti della notte.
La mattina del primo gennaio, infatti, la chiamata al Commissariato è arrivata dal parroco della Basilica Cattedrale che al risveglio ha trovato nella chiesa di Santa Maria del Suffragio, meglio conosciuta come chiesa del Purgatorio, due vetrate rotte, forse a causa di un'altro petardo. Danni di poco conto e facilmente riparabili ma resta la consapevolezza che almeno per qualcuno i divieti sono rimasti inascoltati.
Nei prossimi giorni proseguiranno i controlli presso gli esercizi commerciali deputati alla vendita dei fuochi d'artificio mentre è guerra ai venditori ambulanti di fuochi proibiti.