Cronaca
Bruciate le auto dei Carabinieri forestali dell'Alta Murgia
L'incendio è avvenuto ad Altamura. L'Ente Parco parla di "vile atto"
Gravina - domenica 23 dicembre 2018
17.45
In un incendio di presunta origine dolosa quattro mezzi dei Carabinieri forestali sono stati bruciati al Reparto del Parco dell'Alta Murgia.
Si tratta di due fuoristrada e due utilitarie in dotazione al Comando, con sede ad Altamura. I mezzi erano parcheggiati nel cortile di un edificio scolastico. L'episodio è avvenuto ieri mattina. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco ed i Carabinieri della locale Compagnia che procedono per le indagini.
Il reparto opera sul territorio del Parco dell'Alta Murgia, esteso in due province (Bari e Barletta-Andria-Trani) e tredici Comuni. Questo pomeriggio l'Ente Parco ha espresso solidarietà ''per il vile atto'' a un reparto ''molto attivo su tutto il territorio del Parco che viene costantemente pattugliato e su cui i Carabinieri Forestali effettuano attività di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale''.
Oltre alla condanna, l'Ente Parco si dice certo che ''l'attività di controllo del corpo non si fermerà e che l'attività investigativa assicurerà alla giustizia gli autori di questo vile atto''.
(Foto di Archivio)
Si tratta di due fuoristrada e due utilitarie in dotazione al Comando, con sede ad Altamura. I mezzi erano parcheggiati nel cortile di un edificio scolastico. L'episodio è avvenuto ieri mattina. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco ed i Carabinieri della locale Compagnia che procedono per le indagini.
Il reparto opera sul territorio del Parco dell'Alta Murgia, esteso in due province (Bari e Barletta-Andria-Trani) e tredici Comuni. Questo pomeriggio l'Ente Parco ha espresso solidarietà ''per il vile atto'' a un reparto ''molto attivo su tutto il territorio del Parco che viene costantemente pattugliato e su cui i Carabinieri Forestali effettuano attività di prevenzione e repressione degli illeciti in materia ambientale''.
Oltre alla condanna, l'Ente Parco si dice certo che ''l'attività di controllo del corpo non si fermerà e che l'attività investigativa assicurerà alla giustizia gli autori di questo vile atto''.
(Foto di Archivio)