La città
Buoni spesa, esauriti fondi statali
Da oggi si sospende il servizio. Il Comune pensa a misure alternative
Gravina - giovedì 23 aprile 2020
Da oggi sarà sospeso il servizio di erogazione dei buoni spesa. La notizia arriva da Palazzo di Città. E' lo stesso Alesio Valente a renderlo noto sulla scorta dei dati forniti dall'Ufficio Servizi Sociali che sta lavorando sotto il coordinamento degli assessori Felice Lafabiana e Claudia Stimola. Valente ha comunicato che sono esauriti i fondi messi a disposizione dell'ordinanza della protezione civile per la distribuzione di ticket spesa per le famiglie in difficoltà economica in questo periodo di emergenza da Covid-19.
Anche se, assicurano da Palazzo di Città, i beneficiari dei voucher dovrebbero essere a posto almeno per tre settimane. Adesso bisognerà pensare a misure alternative che la civica amministrazione dovrà mettere in campo in proprio, nei limiti di ciò che il bilancio comunale consente. Azioni che la giunta Valente aveva già attivato ben prima che il governo mettesse a disposizione dei fondi da destinare alla spesa delle famiglie disagiate.
"Con i fondi governativi è stato possibile estendere la platea dei beneficiari. Adesso, in mancanza di nuove risorse da parte del Governo, che sin qui non ha inteso rifinanziare la misura, saremo necessariamente costretti a rivedere le norme di accesso, anche se speriamo che con la liquidazione delle provvidenze governatore in fatto ad esempio di cassa integrazione, la situazione a livello sociale possa leggermente migliorare" - spiega il sindaco Valente.
Da Via Vittorio Veneto, quindi, ci si prepara a trovare i fondi tra le pieghe di un bilancio già ridimensionato dal mancato gettito del pagamento dei tributi comunali, per rifinanziare i vuocher sociali. Così come confermano anche gli assessori Lafabiana e Stimola, che si stanno occupando in prima persona della faccenda. "Avvieremo un'approfondita verifica per ricercare ogni somma utile a garantire un servizio di prossimità verso i più deboli e gli emarginati, sia pur con criteri inevitabilmente più restrittivi rispetto a quelli introdotti dal Governo in relazione ai fondi ora in via di esaurimento"- confermano i due membri dell'esecutivo.
Anche se, assicurano da Palazzo di Città, i beneficiari dei voucher dovrebbero essere a posto almeno per tre settimane. Adesso bisognerà pensare a misure alternative che la civica amministrazione dovrà mettere in campo in proprio, nei limiti di ciò che il bilancio comunale consente. Azioni che la giunta Valente aveva già attivato ben prima che il governo mettesse a disposizione dei fondi da destinare alla spesa delle famiglie disagiate.
"Con i fondi governativi è stato possibile estendere la platea dei beneficiari. Adesso, in mancanza di nuove risorse da parte del Governo, che sin qui non ha inteso rifinanziare la misura, saremo necessariamente costretti a rivedere le norme di accesso, anche se speriamo che con la liquidazione delle provvidenze governatore in fatto ad esempio di cassa integrazione, la situazione a livello sociale possa leggermente migliorare" - spiega il sindaco Valente.
Da Via Vittorio Veneto, quindi, ci si prepara a trovare i fondi tra le pieghe di un bilancio già ridimensionato dal mancato gettito del pagamento dei tributi comunali, per rifinanziare i vuocher sociali. Così come confermano anche gli assessori Lafabiana e Stimola, che si stanno occupando in prima persona della faccenda. "Avvieremo un'approfondita verifica per ricercare ogni somma utile a garantire un servizio di prossimità verso i più deboli e gli emarginati, sia pur con criteri inevitabilmente più restrittivi rispetto a quelli introdotti dal Governo in relazione ai fondi ora in via di esaurimento"- confermano i due membri dell'esecutivo.