La città
C'era una volta via Lopriore
Cronache da una strada che tra tempo e degrado ha perso il suo fascino. Le testimonianze.
Gravina - martedì 5 marzo 2013
14.35
Nel tempo ogni contesto evolve: in meglio, in peggio, raramente somiglia a se stesso. Questo è il periodo migliore per dimostrare l'affermazione di cui sopra. Siamo prossimi all'arrivo di un nuovo Pontefice, ad un Governo in via di definizione. Agglomerati urbani, paesucoli, strade, individui è difficile che mantengano le stesse caratteristiche, in caso fosse, ci sarebbe da preoccuparsi.
Via Giuseppe Lopriore, la strada che intercorre tra l'ex Cassa di Risparmio e la scuola elementare San Giovanni Bosco e collega l'uscita della neonata scuola Montessori, non è mai stata una strada particolarmente frequentata, ma col passare del tempo pare un po' abbandonata a se stessa.
Il palazzone di via Marculli, in primis, dà i suoi balconi su via Lopriore, contiene svariati appartamenti, fino a qualche tempo fa tutti occupati, ora completamente sfitti. A piano terra seguono svariati locali vuoti, un tempo occupati dal mobilificio Arnese e da una scuola di karate. Seguendo il percorso, si trova un uomo accovacciato tra i ferri vecchi. I gravinesi, di tanto in tanto, passano per depositare frigoriferi vecchi, cucine da buttare, computer rotti e parcheggiano l'ingente quantitativo di roba sul marciapiede, o se regge, sul suo triciclo, completamente arrugginito. Nell'indifferenza generale. Anche di chi dovrebbe controllare e non sempre lo fa. Di fronte c'è una ulteriore casa anch'essa abbandonata, ove un tempo viveva tal "Colettuccia". Pare costi molto ristrutturarla, e allora perché non venderla anziché conservarla ammuffita? Subito dopo, un tempo c'erano delle nonne che abitavano immediatamente dopo quella famosa gelateria che negli anni '90 faceva bella mostra del suo cono colorato. Ora le nonne non ci sono più, la gelateria nemmeno e anche lì non c'è più nessuno. Un negozio di pc pareva eseguire i suoi lavori e anche quello ha appena cambiato destinazione.
Tra i residenti di seguito alcune testimonianze legate ai cambiamenti della via. Mariela Lombardi dice: "Negli ultimi anni è troppo trafficata". Daniele Conticchio: "E' cambiata la generazione e per fortuna l'unica cosa positiva c'è meno delinquenza infantile. Vorrei che i vecchi palazzi venissero ristrutturati e che ci fosse qualche spazio dedicato ai bambini aperto al pubblico". Giovanni Mazzarella: "C'erano tanti molti bambini che giocavano quasi ogni giorno, addirittura quella via era un ritrovo per bambini di altri quartieri gravinesi. C' erano alcuni vicini di casa che avevano trasformato i loro garage in appartamentini e nei periodi estivi trascorrevano serate intere munite di sedie in legno sul marciapiede e chiacchieravano fino a notte tarda tra loro. Ora via Lopriore è quasi deserta, abbandonata e anche d'estate non ci sono più tanti bambini come un tempo. I vicini sfortunatamente non ci sono più e qualcuno rimasto non lo si vede più il pomeriggio a chiacchierare o seduto per strada. Secondo me, sono cambiate le tradizioni e la mentalità; perchè i bambini, come detto in precedenza, giocavano quasi sempre per strada; mentre oggi, le mamme li portano al campo estivo. Vorrei che via Lopriore diventasse com'era una volta e che si respirasse nuovamente quell'aria di festa e di allegria di un tempo".
Via Giuseppe Lopriore, la strada che intercorre tra l'ex Cassa di Risparmio e la scuola elementare San Giovanni Bosco e collega l'uscita della neonata scuola Montessori, non è mai stata una strada particolarmente frequentata, ma col passare del tempo pare un po' abbandonata a se stessa.
Il palazzone di via Marculli, in primis, dà i suoi balconi su via Lopriore, contiene svariati appartamenti, fino a qualche tempo fa tutti occupati, ora completamente sfitti. A piano terra seguono svariati locali vuoti, un tempo occupati dal mobilificio Arnese e da una scuola di karate. Seguendo il percorso, si trova un uomo accovacciato tra i ferri vecchi. I gravinesi, di tanto in tanto, passano per depositare frigoriferi vecchi, cucine da buttare, computer rotti e parcheggiano l'ingente quantitativo di roba sul marciapiede, o se regge, sul suo triciclo, completamente arrugginito. Nell'indifferenza generale. Anche di chi dovrebbe controllare e non sempre lo fa. Di fronte c'è una ulteriore casa anch'essa abbandonata, ove un tempo viveva tal "Colettuccia". Pare costi molto ristrutturarla, e allora perché non venderla anziché conservarla ammuffita? Subito dopo, un tempo c'erano delle nonne che abitavano immediatamente dopo quella famosa gelateria che negli anni '90 faceva bella mostra del suo cono colorato. Ora le nonne non ci sono più, la gelateria nemmeno e anche lì non c'è più nessuno. Un negozio di pc pareva eseguire i suoi lavori e anche quello ha appena cambiato destinazione.
Tra i residenti di seguito alcune testimonianze legate ai cambiamenti della via. Mariela Lombardi dice: "Negli ultimi anni è troppo trafficata". Daniele Conticchio: "E' cambiata la generazione e per fortuna l'unica cosa positiva c'è meno delinquenza infantile. Vorrei che i vecchi palazzi venissero ristrutturati e che ci fosse qualche spazio dedicato ai bambini aperto al pubblico". Giovanni Mazzarella: "C'erano tanti molti bambini che giocavano quasi ogni giorno, addirittura quella via era un ritrovo per bambini di altri quartieri gravinesi. C' erano alcuni vicini di casa che avevano trasformato i loro garage in appartamentini e nei periodi estivi trascorrevano serate intere munite di sedie in legno sul marciapiede e chiacchieravano fino a notte tarda tra loro. Ora via Lopriore è quasi deserta, abbandonata e anche d'estate non ci sono più tanti bambini come un tempo. I vicini sfortunatamente non ci sono più e qualcuno rimasto non lo si vede più il pomeriggio a chiacchierare o seduto per strada. Secondo me, sono cambiate le tradizioni e la mentalità; perchè i bambini, come detto in precedenza, giocavano quasi sempre per strada; mentre oggi, le mamme li portano al campo estivo. Vorrei che via Lopriore diventasse com'era una volta e che si respirasse nuovamente quell'aria di festa e di allegria di un tempo".