Politica
Calculli e Quercia fuori della maggioranza
Comunicato dei due consiglieri comunali
Gravina - giovedì 28 novembre 2024
14.31 Comunicato Stampa
Pubblichiamo di seguito la nota stampa dei consiglieri comunali Paolo Calculli e Gennaro quercia nella quale comunicano la propria decisione di fuoriuscire dalla Maggioranza guidata dal sindaco Fedele Lagreca,
"Era il 28 Ottobre 2024 quando noi consiglieri del gruppo misto, dopo due mesi dall'inizio delle voci sulle pendenze tributarie dell'assessore Vicino, presentavamo richiesta al Sindaco e al Segretario Generale, ognuno per le proprie competenze, di revocare dall'incarico l'assessore Vicino, in quanto responsabile di condotta non aderente ai principi di trasparenza e legalità; di verificare per tutti i componenti della giunta la presenza di eventuali incompatibilità; di sapere se avevano già provveduto, Sindaco e/o Segretario Generale, in quanto RPCT, a depositare per iscritto formale esposto all'autorità giudiziaria per il reato penale di attestazione falsa compiuto all'atto dell'accettazione dell'incarico assessorile dal sig. Vicino Leonardo, e eventuali altri reati penali dovuti allo svolgimento dell'incarico, nel periodo in cui lo stesso assessore era incompatibile ex art. 63 TUEL.
Orbene unica risposta, ad oggi 28 Novembre 2024, è pervenuta dal solo assessore Vicino, che continua a definire privi di fondamento gli atti certificati con più note dal Segretario Generale ed inviati anche al Prefetto e alla Procura della Repubblica, atti nei quali si certificano le pendenze tributarie causa di incompatibilità ex art. 63 TUEL oltre che il falso, nella dichiarazione necessaria all'assunzione dell'incarico da assessore, fatto dal sig. Vicino.
Ad appesantire ulteriormente la inquietante vicenda in data 22/11/2024 si consumava una pessima conferenza dei capigruppo, nella quale, a seguito di precisa richiesta del gruppo misto sulla legittimità degli atti portati all'attenzione del consiglio comunale dall'assessore Vicino, in assenza giustificata del segretario generale, il vice segretario generale non dava risposta e rimandava le risposte al rientro del segretario generale.
In data 25/11/2024 presente il segretario generale non solo la stessa non dava risposta alle legittime richieste ma, senza porre freno all'esercizio improprio delle funzioni da parte del Presidente del Consiglio, lo stesso segretario generale autorizzava la convocazione del consiglio comunale inviando le PEC ai consiglieri comunali.
In data 27/11/2024 nuovamente si chiedeva al Segretario Generale chiara risposta in merito ai punti del consiglio comunali portati dall'assessore Vicino, ma la stessa rinviava ogni risposta al Consiglio Comunale stesso.
Per le azioni fatte dal Presidente del Consiglio a violazione di quelle che sono le prerogative dei consiglieri comunali, esercitando un potere non nelle sue competenze, e venendo meno al suolo ruolo istituzionale e di garanzia per i consiglieri comunali, è stata fatta formale diffida dai sottoscritti consiglieri in data 26/11/2024 al Prefetto di Bari.
Il silenzio inspiegabile del Sindaco sulla vicenda, passati ormai trenta giorni dalla richiesta, sarà sicuramente rotto dalla richiesta del Prefetto di avere informazioni chiare sulla questione, mentre per quel che concerne l'aspetto penale della brutta vicenda che sta interessando Palazzo di Citta', dovremo aspettare la Procura.
Pertanto considerato che la nostra richiesta di ripristino della legalità e trasparenza, soprattutto legata all'approvazione di atti di giunta e di consiglio, non è stata presa in considerazione, i sottoscritti consiglieri hanno comunicato al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, con nota inviata via pec, la fuoriuscita dalla maggioranza consigliare.
Abbandonando la maggioranza infatti saremo sicuramente capaci di costruire, con i giusti tempi, una valida alternativa per governare la città, avendo come principi di base la trasparenza e la legalità, ossia quei principi che mancano all'attuale amministrazione della città."
I consiglieri Comunali del Gruppo Misto
Calculli Paolo
Quercia Gennaro
"Era il 28 Ottobre 2024 quando noi consiglieri del gruppo misto, dopo due mesi dall'inizio delle voci sulle pendenze tributarie dell'assessore Vicino, presentavamo richiesta al Sindaco e al Segretario Generale, ognuno per le proprie competenze, di revocare dall'incarico l'assessore Vicino, in quanto responsabile di condotta non aderente ai principi di trasparenza e legalità; di verificare per tutti i componenti della giunta la presenza di eventuali incompatibilità; di sapere se avevano già provveduto, Sindaco e/o Segretario Generale, in quanto RPCT, a depositare per iscritto formale esposto all'autorità giudiziaria per il reato penale di attestazione falsa compiuto all'atto dell'accettazione dell'incarico assessorile dal sig. Vicino Leonardo, e eventuali altri reati penali dovuti allo svolgimento dell'incarico, nel periodo in cui lo stesso assessore era incompatibile ex art. 63 TUEL.
Orbene unica risposta, ad oggi 28 Novembre 2024, è pervenuta dal solo assessore Vicino, che continua a definire privi di fondamento gli atti certificati con più note dal Segretario Generale ed inviati anche al Prefetto e alla Procura della Repubblica, atti nei quali si certificano le pendenze tributarie causa di incompatibilità ex art. 63 TUEL oltre che il falso, nella dichiarazione necessaria all'assunzione dell'incarico da assessore, fatto dal sig. Vicino.
Ad appesantire ulteriormente la inquietante vicenda in data 22/11/2024 si consumava una pessima conferenza dei capigruppo, nella quale, a seguito di precisa richiesta del gruppo misto sulla legittimità degli atti portati all'attenzione del consiglio comunale dall'assessore Vicino, in assenza giustificata del segretario generale, il vice segretario generale non dava risposta e rimandava le risposte al rientro del segretario generale.
In data 25/11/2024 presente il segretario generale non solo la stessa non dava risposta alle legittime richieste ma, senza porre freno all'esercizio improprio delle funzioni da parte del Presidente del Consiglio, lo stesso segretario generale autorizzava la convocazione del consiglio comunale inviando le PEC ai consiglieri comunali.
In data 27/11/2024 nuovamente si chiedeva al Segretario Generale chiara risposta in merito ai punti del consiglio comunali portati dall'assessore Vicino, ma la stessa rinviava ogni risposta al Consiglio Comunale stesso.
Per le azioni fatte dal Presidente del Consiglio a violazione di quelle che sono le prerogative dei consiglieri comunali, esercitando un potere non nelle sue competenze, e venendo meno al suolo ruolo istituzionale e di garanzia per i consiglieri comunali, è stata fatta formale diffida dai sottoscritti consiglieri in data 26/11/2024 al Prefetto di Bari.
Il silenzio inspiegabile del Sindaco sulla vicenda, passati ormai trenta giorni dalla richiesta, sarà sicuramente rotto dalla richiesta del Prefetto di avere informazioni chiare sulla questione, mentre per quel che concerne l'aspetto penale della brutta vicenda che sta interessando Palazzo di Citta', dovremo aspettare la Procura.
Pertanto considerato che la nostra richiesta di ripristino della legalità e trasparenza, soprattutto legata all'approvazione di atti di giunta e di consiglio, non è stata presa in considerazione, i sottoscritti consiglieri hanno comunicato al Sindaco e al Presidente del Consiglio Comunale, con nota inviata via pec, la fuoriuscita dalla maggioranza consigliare.
Abbandonando la maggioranza infatti saremo sicuramente capaci di costruire, con i giusti tempi, una valida alternativa per governare la città, avendo come principi di base la trasparenza e la legalità, ossia quei principi che mancano all'attuale amministrazione della città."
I consiglieri Comunali del Gruppo Misto
Calculli Paolo
Quercia Gennaro