La città
Campetto del Ss. Crocifisso, vandali in azione
Rubate maglie di gioco. Appello della parrocchia a restituirle
Gravina - lunedì 12 aprile 2021
19.00
Pensare che si possa trattare di un vero e proprio furto di malviventi professionisti è davvero difficili. Ci troviamo difronte all'ennesimo atto vandalico messo a segno da sconosciuti che qualche giorno fa, probabilmente in un orario in cui è previsto il coprifuoco, hanno pensato bene di entrare di nascosto nell'area dove fino a qualche giorno fa c'era il campo di calcetto, posto di fianco alla chiesa del SS. Crocifisso, scassinando un gabbiotto che custodiva materiale sportivo. Palloni, maglie da calcetto tenute lì per le attività ludiche dei giovani parrocchiani. Neppure la sacralità del luogo ha fermato la mano dei teppisti che con il loro gesto aprono sicuramente lo spazio ad una riflessione.
Che si tratti di una bravata da ragazzi? Sarà. Di certo l'azione non passa inosservata, perché comunque lo si voglia interpretare, rimane in ogni caso un gesto deplorevole da condannare. Non un furto economicamente rilevante, ma un atto grave se si pensi ai sacrifici di sostenitori e volontari e all'importanza sociale che rivestono le attività ludiche della parrocchia per numerosi ragazzi che in questo modo possono trovare spazi vitali che li strappano alla vita di strada. Una circostanza commentata amaramente dalla comunità del SS. Crocifisso.
Dalla parrocchia, infatti, si chiedono quando finiranno questi atti vandalici. "In questo momento così difficile per tutti, mentre si sta cercando di progettare spazi e tempi per la ripresa, soprattutto rivolti a giovani e ragazzi, ci tocca fare i conti con un meschino e spregevole furto" -dicono dal SS. Crocifisso, che poi si interrogano: "possibile che nessun genitore abbia visto arrivare in casa un completino sportivo che non appartenesse al proprio figlio?"
L'appello lanciato dalla parrocchia è a restituire il maltolto, invitando tutti a dare il proprio apporto ed a "spendersi, ad ogni livello, in ogni ambito, ognuno col proprio contributo, in quell'azione educativa che ci può far ben sperare per il futuro".
Che si tratti di una bravata da ragazzi? Sarà. Di certo l'azione non passa inosservata, perché comunque lo si voglia interpretare, rimane in ogni caso un gesto deplorevole da condannare. Non un furto economicamente rilevante, ma un atto grave se si pensi ai sacrifici di sostenitori e volontari e all'importanza sociale che rivestono le attività ludiche della parrocchia per numerosi ragazzi che in questo modo possono trovare spazi vitali che li strappano alla vita di strada. Una circostanza commentata amaramente dalla comunità del SS. Crocifisso.
Dalla parrocchia, infatti, si chiedono quando finiranno questi atti vandalici. "In questo momento così difficile per tutti, mentre si sta cercando di progettare spazi e tempi per la ripresa, soprattutto rivolti a giovani e ragazzi, ci tocca fare i conti con un meschino e spregevole furto" -dicono dal SS. Crocifisso, che poi si interrogano: "possibile che nessun genitore abbia visto arrivare in casa un completino sportivo che non appartenesse al proprio figlio?"
L'appello lanciato dalla parrocchia è a restituire il maltolto, invitando tutti a dare il proprio apporto ed a "spendersi, ad ogni livello, in ogni ambito, ognuno col proprio contributo, in quell'azione educativa che ci può far ben sperare per il futuro".