La città
Cartelle di pagamento dal Consorzio di Bonifica, Varrese interroga l'amministrazione
Giovedì incontro in regione per chiedere la sospensione
Gravina - mercoledì 25 giugno 2014
9.03
È un Vincenzo Varrese arrabbiato quello che interroga l'amministrazione comunale a proposito di alcuni avvisi di pagamento destinati ai cittadini gravinesi ed emessi in questi giorni dal Consorzio di bonifica Terre d'Apulia, deputato alla gestione delle opere pubbliche nei settori idraulico, difesa del suolo e trattamento delle acque reflue per l' utilizzo in agricoltura.
Varrese, nell'interpellanza consegnata al sindaco, chiede come mai "nessuno tra sindaco e assessori comunali si è preso la briga di informare tempestivamente la città, eppure di conferenze e comunicati stampa, oltre che di addetti stampa, ce ne sono in numero sovrabbondante" incalza il consigliere di Sel che continua con un'accusa chiara e precisa: " Nessuno ha mosso un dito per invitare gli organi di governo regionale a rivedere il piano degli oneri e della relativa ripartizione".
Un contributo, quello chiesto dal Consorzio di bonifica che dovranno versare anche "i proprietari di fabbricati nel centro urbano, chiamati a partecipare ai costi per la cura, manutenzione e messa in sicurezza di argini, scoli e canali affidati al Consorzio".
Una richiesta inaccettabile per il consigliere che con amarezza sottolinea "lo stato di abbandono e di degrado dei canali nel nostro territorio" chiedendo un intervento da parte dell'intera classe politica gravinese perchè "urge tentare di bloccare l'iniziativa del consorzio e di sospendere i pagamenti".
Il Consorzio, tuttavia, ha inviato i medesimi avvisi anche nelle altre città di competenza, scatenando anche li le medesime reazioni. Nei giorni scorsi la vicenda è approdata nella sede del consiglio comunale di Altamura dove l'assessore alle attività produttive Mimmo Laterza e i consiglieri di opposizione hanno già avviato una trattativa con l'assessorato regionale all'agricoltura chiedendo di intervenire.
A dare man forte alla richiesta di immediato ritiro del balzello, c'è la legge regionale numero 4 del 2012 secondo cui "Non sono assoggettati a contributo di bonifica per lo scolo delle acque gli immobili situati in aree urbane servite da pubblica fognatura, a condizione che le relative acque trovino recapito nel sistema scolante del comprensorio di bonifica esclusivamente attraverso le opere e gli impianti di depurazione, ovvero non siano sversate nel sistema scolante del comprensorio di bonifica". Inoltre, il dispositivo prosegue specificando che "Il contributo per lo scolo delle acque reflue che trovano recapito nel sistema scolante di bonifica esclusivamente attraverso le opere e gli impianti di depurazione è a carico dei soggetti gestori del servizio idrico integrato".
Un dispositivo di legge chiaro e preciso su cui tuttavia i dirigenti del Consorzio hanno sollevato qualche eccezione nonostante il consigliere regionale Michele Ventricelli, durante l'incontro celebrato luned' presso l'assessorato regionale all'agricoltura, ha già definito "gli avvisi di pagamento illegittimi per gli immobili urbani che non possono essere tassati anche del contributo di bonifica in violazione della legge regionale e l'assenza di qualsivoglia beneficio specifico e diretto per gli immobili rurali".
Per fare chiarezza e soprattutto dare risposte ai contribuenti in vista dell'immediata scadenza dei pagamenti fissati per il 30 giugno, è previsto per giovedì 26 giugno un incontro tra l'assessore all'agricoltura Fabrizio Nardoni e i vertici del consorzio di bonifica Terre d'Apulia.
Varrese, nell'interpellanza consegnata al sindaco, chiede come mai "nessuno tra sindaco e assessori comunali si è preso la briga di informare tempestivamente la città, eppure di conferenze e comunicati stampa, oltre che di addetti stampa, ce ne sono in numero sovrabbondante" incalza il consigliere di Sel che continua con un'accusa chiara e precisa: " Nessuno ha mosso un dito per invitare gli organi di governo regionale a rivedere il piano degli oneri e della relativa ripartizione".
Un contributo, quello chiesto dal Consorzio di bonifica che dovranno versare anche "i proprietari di fabbricati nel centro urbano, chiamati a partecipare ai costi per la cura, manutenzione e messa in sicurezza di argini, scoli e canali affidati al Consorzio".
Una richiesta inaccettabile per il consigliere che con amarezza sottolinea "lo stato di abbandono e di degrado dei canali nel nostro territorio" chiedendo un intervento da parte dell'intera classe politica gravinese perchè "urge tentare di bloccare l'iniziativa del consorzio e di sospendere i pagamenti".
Il Consorzio, tuttavia, ha inviato i medesimi avvisi anche nelle altre città di competenza, scatenando anche li le medesime reazioni. Nei giorni scorsi la vicenda è approdata nella sede del consiglio comunale di Altamura dove l'assessore alle attività produttive Mimmo Laterza e i consiglieri di opposizione hanno già avviato una trattativa con l'assessorato regionale all'agricoltura chiedendo di intervenire.
A dare man forte alla richiesta di immediato ritiro del balzello, c'è la legge regionale numero 4 del 2012 secondo cui "Non sono assoggettati a contributo di bonifica per lo scolo delle acque gli immobili situati in aree urbane servite da pubblica fognatura, a condizione che le relative acque trovino recapito nel sistema scolante del comprensorio di bonifica esclusivamente attraverso le opere e gli impianti di depurazione, ovvero non siano sversate nel sistema scolante del comprensorio di bonifica". Inoltre, il dispositivo prosegue specificando che "Il contributo per lo scolo delle acque reflue che trovano recapito nel sistema scolante di bonifica esclusivamente attraverso le opere e gli impianti di depurazione è a carico dei soggetti gestori del servizio idrico integrato".
Un dispositivo di legge chiaro e preciso su cui tuttavia i dirigenti del Consorzio hanno sollevato qualche eccezione nonostante il consigliere regionale Michele Ventricelli, durante l'incontro celebrato luned' presso l'assessorato regionale all'agricoltura, ha già definito "gli avvisi di pagamento illegittimi per gli immobili urbani che non possono essere tassati anche del contributo di bonifica in violazione della legge regionale e l'assenza di qualsivoglia beneficio specifico e diretto per gli immobili rurali".
Per fare chiarezza e soprattutto dare risposte ai contribuenti in vista dell'immediata scadenza dei pagamenti fissati per il 30 giugno, è previsto per giovedì 26 giugno un incontro tra l'assessore all'agricoltura Fabrizio Nardoni e i vertici del consorzio di bonifica Terre d'Apulia.