Palazzo di città
Caso Epitaffio: i privati accettano l'offerta del Comune
Un milione e mezzo in diciotto mesi: pagano i gravinesi. Se ne discute oggi in consiglio comunale.
Gravina - mercoledì 28 novembre 2012
09.05
Un milione e mezzo in un anno e mezzo. Previa approvazione del consiglio comunale.
Questo prevede l'accordo sottoscritto dal Comune di Gravina con i proprietari dei suoli in zona Epitaffio su cui è stata costruita l'oramai famosa scuola "Michele Soranno". Il prossimo gennaio l'amministrazione comunale provvederà a staccare il primo assegno in favore delle famiglie Preite e Capone. Poi "ci siederemo attorno a un tavolo per trovare un accordo definitivo con cui pattuire la chiusura di tutti i giudizi amministrativi ancora in corso", dicono i legali delle parti interessate.
L'amministrazione comunale non più tardi di 10 giorni fa aveva convocato a Palazzo di città i proprietari dei suoli proponendo una dilazione del pagamento di circa un milione e mezzo di euro, così come stabilito dalla Corte d'appello ad ottobre 2012, con l'accoglimento solo parziale della richiesta di sospensiva avanzata dai difensori dell'ente, in tre anni. Una soluzione inizialmente bocciata dai privati. Ad inizio settimana, invece, la svolta. Con le controparti del Comune che hanno accettato la dilazione del credito vantato, ma in un arco di tempo inferiore della metà rispetto a quello originariamente prospettato dal governo civico.
Così i debiti della sentenza Epitaffio, inseriti in fretta e furia con un punto aggiuntivo nell'ordine del giorno della seduta di consiglio comunale in programma per stasera, una volta approvati come debito fuori bilancio, andranno ad appesantire il bilancio municipale per le annualità 2013 e 2014.
Resta solo un piccolo particolare, ancora da chiarire: chi ha sbagliato pagherà, o il conto resterà tutto a carico dei gravinesi?
Questo prevede l'accordo sottoscritto dal Comune di Gravina con i proprietari dei suoli in zona Epitaffio su cui è stata costruita l'oramai famosa scuola "Michele Soranno". Il prossimo gennaio l'amministrazione comunale provvederà a staccare il primo assegno in favore delle famiglie Preite e Capone. Poi "ci siederemo attorno a un tavolo per trovare un accordo definitivo con cui pattuire la chiusura di tutti i giudizi amministrativi ancora in corso", dicono i legali delle parti interessate.
L'amministrazione comunale non più tardi di 10 giorni fa aveva convocato a Palazzo di città i proprietari dei suoli proponendo una dilazione del pagamento di circa un milione e mezzo di euro, così come stabilito dalla Corte d'appello ad ottobre 2012, con l'accoglimento solo parziale della richiesta di sospensiva avanzata dai difensori dell'ente, in tre anni. Una soluzione inizialmente bocciata dai privati. Ad inizio settimana, invece, la svolta. Con le controparti del Comune che hanno accettato la dilazione del credito vantato, ma in un arco di tempo inferiore della metà rispetto a quello originariamente prospettato dal governo civico.
Così i debiti della sentenza Epitaffio, inseriti in fretta e furia con un punto aggiuntivo nell'ordine del giorno della seduta di consiglio comunale in programma per stasera, una volta approvati come debito fuori bilancio, andranno ad appesantire il bilancio municipale per le annualità 2013 e 2014.
Resta solo un piccolo particolare, ancora da chiarire: chi ha sbagliato pagherà, o il conto resterà tutto a carico dei gravinesi?