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Palazzo di città

Caso Epitaffio: per pagare il debito tagli a cultura e viabilità

Sforbiciati anche Protezione Civile e manifestazioni turistiche. Ecco come e dove il Comune ha recuperato un milione e mezzo.

Tre anni per pagare un debito che ancora non ha padri nè responsabili, ma ha già molti silenziosi e forse anche ignari pagatori: i gravinesi.

I soldini da scucire sono tanti: 1.474.165,07 euro. Sono quelli che il Comune deve ai proprietari dei terreni sui quali, in zona Epitaffio, fu costruita la scuola che oggi porta il nome di Michele Soranno. Quei suoli furono oggetto di esproprio, ma la relativa procedura, avviata nel luglio del 1992, fu conclusa dal Municipio solo nel dicembre del 1997, ben oltre dunque i 5 anni previsti dalla legge per il suo completamento. Ne nacque un contenzioso conclusosi (per il momento, in attesa di sentenze definitive) con la Corte d'Appello di Bari che ad ottobre ha disposto il pagamento in via provvisoria, in favore dei proprietari delle aree dell'Epitaffio, di quasi un milione e mezzo euro, ovvero l'esatta metà di quanto agli stessi già riconosciuto con la sentenza di primo grado resa dal Tribunale di Bari il 25 maggio scorso, e tanto "al fine di contemperare la giusta aspettativa delle parti private a vedersi liquidate certe somme dopo molti anni dall'avvio delle procedure espropriative - scrivono nella loro ordinanza i giudici di seconde cure - con l'altrettanto giusto interesse di una piccola comunità locale di non dissanguare istantaneamente le sue finanze per erogare somme dipendenti da una vicenda contenziosa ancora pienamente sub judice".

E quel che c'è da pagare per evitare l'onta del pignoramento e guai ancora peggiori Palazzo di città ha scelto di pagarlo siglando un accordo con i creditori: il 15 dicembre è scaduto il termine per il versamento della prima tranche da 390.000 euro. La seconda, di importo pari a 210.000 euro, dovrà essere corrisposta entro il 31 gennaio. Quindi, non oltre il 30 giugno 2013, la terza, da 355.000 euro. A seguire la quarta, da 239.000 euro, per il 31.01.2014, ed infine la quinta, da 280.165.07, a giugno del 2014.

Da dove verranno questi soldi? Le variazioni al bilancio pluriennale 2012-2014, di recente approvate in consiglio comunale col voto della sola maggioranza, svelano ora l'arcano: centomila euro erano già disponibili. Altro mezzo milione e passa è stato recuperato tra le pieghe del bilancio 2012: 480.000 euro verranno dagli introiti della tassa per i rifiuti solidi urbani, altri 50.000 dall'avanzo di amministrazione. E tutto il resto? Nel 2013 dovranno essere dragati 355.000 euro: si attingerà alle spese per liti, arbitraggi e risarcimenti, ma pure agli stanziamenti destinati alle attività culturali (50.000 euro in meno) ed ai servizi per la viabilità e la circolazione stradale (85.000 euro). Al resto si farà fronte pescando tra i proventi di imposte, tasse e trasferimenti, con ricadute sui servizi che saranno ben definite solo nei mesi prossimi. E lo scenario si ripeterà anche nel 2014, quando oltre a prelevare somme consistenti dal capitolo delle spese per liti e risarcimenti e dalle entrate per imposte, tasse e trasferimenti, si andrà a rovistare ancora nei capitoli della viabilità (50.000 euro) e delle attività culturali (90.000 euro), ma pure delle manifestazioni turistiche (20.000 euro), della gestione del territorio (10.000 euro), della Protezione Civile (20.000 euro).

E' Natale. Per i gravinesi, però, e' già tempo di cenere e carbone.
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