Cronaca
Furti di rame, 19enne arrestato per ricettazione
L'operazione dei CC in località Iazzo dei Preti
Gravina - martedì 22 luglio 2014
09.00
Era intento a incendiare e sguainare circa 200 chili di rame allo scopo di ripulirli del materiale di rivestimento di plastica.
Per questo i Carabinieri della Stazione di Gravina in Puglia hanno denunciato in stato di libertà un 19enne del luogo, sorpreso all'interno della locale pineta in località Iazzo dei Preti, ritenuto responsabile di ricettazione. Sono in corso indagini finalizzate ad individuare la provenienza dei cavi che sono stati sottoposti a sequestro.
Negli ultimi mesi sono numerosi i casi di arresto per furti di rame nelle campagne, alimentati anche dalla crisi e dal valore economico del materiale. Il rame infatti rappresenta il miglior conduttore elettrico disponibile sul mercato dopo l'argento, perché resistente alla corrosione e interamente riciclabile.Per queste sue caratteristiche è molto richiesto dal mercato internazionale, dove il sensibile aumento della domanda come materia prima, soprattutto nei Paesi emergenti del Nord-Est asiatico, non soddisfatto dalla produzione, alimenta i circuiti illegali. La quotazione annuale media aggiornata a maggio 2014 vede il rame a 6,14 €/kg.
Per questo i Carabinieri della Stazione di Gravina in Puglia hanno denunciato in stato di libertà un 19enne del luogo, sorpreso all'interno della locale pineta in località Iazzo dei Preti, ritenuto responsabile di ricettazione. Sono in corso indagini finalizzate ad individuare la provenienza dei cavi che sono stati sottoposti a sequestro.
Negli ultimi mesi sono numerosi i casi di arresto per furti di rame nelle campagne, alimentati anche dalla crisi e dal valore economico del materiale. Il rame infatti rappresenta il miglior conduttore elettrico disponibile sul mercato dopo l'argento, perché resistente alla corrosione e interamente riciclabile.Per queste sue caratteristiche è molto richiesto dal mercato internazionale, dove il sensibile aumento della domanda come materia prima, soprattutto nei Paesi emergenti del Nord-Est asiatico, non soddisfatto dalla produzione, alimenta i circuiti illegali. La quotazione annuale media aggiornata a maggio 2014 vede il rame a 6,14 €/kg.