La città
Centro per l’istruzione degli adulti: la Regione dice no a Gravina
Il commissario prefettizio non si arrende e torna alla carica
Gravina - sabato 25 febbraio 2012
16.30
Per la Regione Puglia, non ci sarebbero le condizioni per aprire a Gravina di Puglia, come pure chiesto dal Comune lo scorso novembre, un centro provinciale per l'istruzione per gli adulti, da ospitare nei locali della scuola "Nunzio Ingannamorte".
La notizia è racchiusa nel bollettino ufficiale regionale ed è solo l'ultima puntata d'una vicenda iniziata nel maggio del 2011, quando la Regione decise di allocare l'unico centro territoriale al momento attivo nelle aule dell'istituto tecnico per geometri di Altamura, e non invece in quelle della "Ingannamorte", peraltro già sede del centro di educazione degli adulti. Situazione poi stigmatizzata e rilanciata, nel settembre successivo, dal consiglio d'istituto della "Ingannamorte", con la richiesta di istituire un nuovo centro provinciale per l'istruzione degli adulti anche in città. Ma da ultimo, deliberando sulla questione, pure a fronte del parere negativo espresso dall'Ufficio scolastico regionale, ha istituito tre nuovi centri a Manduria, Taranto e Castellaneta, ma non a Gravina. Città che pure godeva del via libera preventivo della Provincia di Bari.
Così tutto è rimasto come prima, ma Palazzo di città non è rimasto a guardare. E nei giorni passati il commissario prefettizio Ciro Trotta, d'intesa con la dirigenza scolastica ed il consiglio di istituto della "Nunzio Ingannamorte", è tornato a bussare alle porte della Regione per chiedere (con tanto di delibera) "con la massima urgenza chiarimenti in merito alla mancata allocazione di un centro provinciale per l'istruzione degli adulti presso la sede del centro territoriale permanente della scuola secondaria di primo grado "Nunzio Ingannamorte", reiterando "la richiesta di allocazione di esso a Gravina, stante il positivo parere espresso dall'amministrazione provinciale".
La notizia è racchiusa nel bollettino ufficiale regionale ed è solo l'ultima puntata d'una vicenda iniziata nel maggio del 2011, quando la Regione decise di allocare l'unico centro territoriale al momento attivo nelle aule dell'istituto tecnico per geometri di Altamura, e non invece in quelle della "Ingannamorte", peraltro già sede del centro di educazione degli adulti. Situazione poi stigmatizzata e rilanciata, nel settembre successivo, dal consiglio d'istituto della "Ingannamorte", con la richiesta di istituire un nuovo centro provinciale per l'istruzione degli adulti anche in città. Ma da ultimo, deliberando sulla questione, pure a fronte del parere negativo espresso dall'Ufficio scolastico regionale, ha istituito tre nuovi centri a Manduria, Taranto e Castellaneta, ma non a Gravina. Città che pure godeva del via libera preventivo della Provincia di Bari.
Così tutto è rimasto come prima, ma Palazzo di città non è rimasto a guardare. E nei giorni passati il commissario prefettizio Ciro Trotta, d'intesa con la dirigenza scolastica ed il consiglio di istituto della "Nunzio Ingannamorte", è tornato a bussare alle porte della Regione per chiedere (con tanto di delibera) "con la massima urgenza chiarimenti in merito alla mancata allocazione di un centro provinciale per l'istruzione degli adulti presso la sede del centro territoriale permanente della scuola secondaria di primo grado "Nunzio Ingannamorte", reiterando "la richiesta di allocazione di esso a Gravina, stante il positivo parere espresso dall'amministrazione provinciale".