Palazzo di città
Centro storico, ecco le regole per le ristrutturazioni
Indicazioni su colori e materiali per salvaguardare gli antichi palazzi e mettere ordine in città
Gravina - mercoledì 3 dicembre 2014
16.20
Stop alle ristrutturazioni selvagge nel centro storico.
Approvata una prima bozza nell'ultimo consiglio comunale, tornerà in aula probabilmente tra un mese per l'approvazione definitiva al termine della fase di recepimento di eventuali osservazioni.
Il prontuario degli interventi e prescrizioni dei materiali da utilizzare sugli edifici storici stra per diventare una realtà anche a Gravina in vista dell'avvio dei lavori previsti dal piano di Rigenerazione Urbana. Elaborato dai funzionari dell'Area Tecnica del Comune l'obiettivo del vademecum è quello di disciplinare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di restauro degli immobili, al fine di evitare, come è accaduto in passato, che il restauro finisca per snaturare la fisionomia degli antichi palazzi.
Fissate, a tal fine, specifiche norme sui manti di copertura, sulle strutture a volta, sulla finitura delle pareti esterne, in ordine alla tinteggiatura delle facciate ed alla sostituzione ed integrazione di canali di gronda, pluviali ed elementi architettonici e sull'installazione o ristrutturazione di infissi, ringhiere, grate e cancelli, oltre che sul posizionamento di insegne e targhe, sulla realizzazione di impianti di illuminazione e pavimentazione di spazi esterni e finanche sulle antenne e sui citofoni esterni.
"Il tessuto urbano – spiega il sindaco Alesio Valente – negli ultimi anni è stato oggetto di un costante abbandono e degrado, conseguenza di molteplici fattori ma anche dell'incapacità di intervenire con riforme strutturali, che ha finito per consegnarlo all'arbitrio di ogni singolo intervento".
Dunque scritte e approvate le regole, una volta entrato in vigore il prontuario e decise le sanzioni per gli eventuali trasgressori, nel cuore antico saranno consentite, per esempio, solo le coperture con le tradizionali tegole di argilla cotta giallo-rosacea. Infissi e serramenti dovranno essere realizzati in legno, con divieto assoluto di ogni altro tipo di chiusura, come avvolgibili e veneziane. Ancora: per preservare il panorama, le antenne televisive potranno essere collocate esclusivamente sulla copertura degli edifici, a distanza dal filo di gronda o dal parapetto prospiciente la pubblica via. Soprattutto, facciate e pareti potranno essere tinteggiate soltanto con l'utilizzo di colori ben definiti, nel rispetto della colorazione originaria.
"Una volta ricevuto il definitivo via libera dal consiglio – annuncia il sindaco Valente – faremo partire un'attenta opera di informazione e sensibilizzazione, cercando di coinvolgere i cittadini ma anche gli operatori del settore, perché tutti facciano propria quella che è una battaglia di civiltà fornendo così un contributo che si rivelerà decisivo per conseguire il risultato della tutela e valorizzazione del nostro centro storico".
Approvata una prima bozza nell'ultimo consiglio comunale, tornerà in aula probabilmente tra un mese per l'approvazione definitiva al termine della fase di recepimento di eventuali osservazioni.
Il prontuario degli interventi e prescrizioni dei materiali da utilizzare sugli edifici storici stra per diventare una realtà anche a Gravina in vista dell'avvio dei lavori previsti dal piano di Rigenerazione Urbana. Elaborato dai funzionari dell'Area Tecnica del Comune l'obiettivo del vademecum è quello di disciplinare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di restauro degli immobili, al fine di evitare, come è accaduto in passato, che il restauro finisca per snaturare la fisionomia degli antichi palazzi.
Fissate, a tal fine, specifiche norme sui manti di copertura, sulle strutture a volta, sulla finitura delle pareti esterne, in ordine alla tinteggiatura delle facciate ed alla sostituzione ed integrazione di canali di gronda, pluviali ed elementi architettonici e sull'installazione o ristrutturazione di infissi, ringhiere, grate e cancelli, oltre che sul posizionamento di insegne e targhe, sulla realizzazione di impianti di illuminazione e pavimentazione di spazi esterni e finanche sulle antenne e sui citofoni esterni.
"Il tessuto urbano – spiega il sindaco Alesio Valente – negli ultimi anni è stato oggetto di un costante abbandono e degrado, conseguenza di molteplici fattori ma anche dell'incapacità di intervenire con riforme strutturali, che ha finito per consegnarlo all'arbitrio di ogni singolo intervento".
Dunque scritte e approvate le regole, una volta entrato in vigore il prontuario e decise le sanzioni per gli eventuali trasgressori, nel cuore antico saranno consentite, per esempio, solo le coperture con le tradizionali tegole di argilla cotta giallo-rosacea. Infissi e serramenti dovranno essere realizzati in legno, con divieto assoluto di ogni altro tipo di chiusura, come avvolgibili e veneziane. Ancora: per preservare il panorama, le antenne televisive potranno essere collocate esclusivamente sulla copertura degli edifici, a distanza dal filo di gronda o dal parapetto prospiciente la pubblica via. Soprattutto, facciate e pareti potranno essere tinteggiate soltanto con l'utilizzo di colori ben definiti, nel rispetto della colorazione originaria.
"Una volta ricevuto il definitivo via libera dal consiglio – annuncia il sindaco Valente – faremo partire un'attenta opera di informazione e sensibilizzazione, cercando di coinvolgere i cittadini ma anche gli operatori del settore, perché tutti facciano propria quella che è una battaglia di civiltà fornendo così un contributo che si rivelerà decisivo per conseguire il risultato della tutela e valorizzazione del nostro centro storico".