La città
Centro storico sotto scacco dei residenti. Stop agli eventi di bar e locali.
Sobissati da denunce e mancanze amministrative, i commercianti protestano.
Gravina - venerdì 5 settembre 2014
13.42
Settembre nero per i commercianti gravinesi del centro storico. L'inizio del mese ha infatti portato con sé risvolti inaspettati per le attività situate nel cuore antico di Gravina.
Da pochi giorni, infatti, agli esercenti è stato informalmente disposto il blocco degli eventi ricreativi organizzati nell'arco del mese. Tutto nasce dalle plurime denunce accumulate da bar e locali, ad opera di una cerchia molto ristretta di residenti. Ad essere soggetti alle lamentele dei residenti, infatti, non sarebbero solo le attività commerciali. Sotto scacco anche gli eventi e le manifestazioni organizzate durante i mesi estivi da alcune associazioni con le diffide che, almeno in teoria, potrebbero addirittura interessare le manifestazioni comunali, come la festa patronale.
Il culmine della grottesca situazione è stato raggiunto lo scorso sabato quando il concerto organizzato da un locale in piazza della Repubblica è stato bloccato, prima ancora di iniziare, nelle prime ore serali. Ben prima, insomma, della mezzanotte posta come limite massimo alla diffusione di musica nel centro storico.
Commercianti e clienti, sono oramai esasperati da una situazione che da qualche anno impedisce la rivitalizzazione del centro storico, perlomeno nei mesi estivi. "Di questo passo nel centro storico resteranno solo sezioni di partiti e circoli di anziani", sentenzia il proprietario di un locale. E l'assurda situazione cozza senz'altro con i provvedimenti che l'amministrazione ha inteso adottare per la valorizzazione e lo sviluppo commerciale delle piazze e dei vicoli del centro storico. Infatti, a fronte dei progetti di riqualificazione urbana e delle agevolazioni previste nei confronti di chi decidesse di investire in questa parte della città, i commercianti sono costretti a subire l'intolleranza di pochi residenti che, dopotutto, agirebbero con il favore della legge, a causa di alcune mancanze amministrative.
Rammaricato l'assessore al commercio Nicola Lagreca. "Tecnicamente la Polizia Municipale, a fronte della sollecitazione di alcuni residenti, ha fatto notare che come a Gravina manchi un piano comunale di classificazione acustica, di competenza dell'assessorato all'ambiente e deliberato dal consiglio comunale. Si tratta di un piano mai adottato a Gravina ma fin'ora non si erano mai verificate situazioni come quelle emerse negli ultimi giorni", dichiara l'assessore. Che continua assicurando l'impegno dell'amministrazione per risolvere nel più breve tempo possibile la diatriba. "In questi giorni la giunta è al lavoro ed uno dei punti all'ordine del giorno è proprio questo. Bisogna considerare però che i tempi per stilare ed approvare un simile piano non sono brevi. Stiamo quindi valutando provvedimenti alternativi, comprese una serie di ordinanze del sindaco".
In conclusione Lagreca non manca di appellarsi al buon senso dei residenti del centro storico. "Non è possibile che pochi cittadini opprimano le attività commerciali. Certamente nel rispetto della quiete, queste devono poter esercitare la propria attività. Non è concepibile bloccare la vitalità del centro storico in estate a causa di alcune mancanze burocratiche".
Da pochi giorni, infatti, agli esercenti è stato informalmente disposto il blocco degli eventi ricreativi organizzati nell'arco del mese. Tutto nasce dalle plurime denunce accumulate da bar e locali, ad opera di una cerchia molto ristretta di residenti. Ad essere soggetti alle lamentele dei residenti, infatti, non sarebbero solo le attività commerciali. Sotto scacco anche gli eventi e le manifestazioni organizzate durante i mesi estivi da alcune associazioni con le diffide che, almeno in teoria, potrebbero addirittura interessare le manifestazioni comunali, come la festa patronale.
Il culmine della grottesca situazione è stato raggiunto lo scorso sabato quando il concerto organizzato da un locale in piazza della Repubblica è stato bloccato, prima ancora di iniziare, nelle prime ore serali. Ben prima, insomma, della mezzanotte posta come limite massimo alla diffusione di musica nel centro storico.
Commercianti e clienti, sono oramai esasperati da una situazione che da qualche anno impedisce la rivitalizzazione del centro storico, perlomeno nei mesi estivi. "Di questo passo nel centro storico resteranno solo sezioni di partiti e circoli di anziani", sentenzia il proprietario di un locale. E l'assurda situazione cozza senz'altro con i provvedimenti che l'amministrazione ha inteso adottare per la valorizzazione e lo sviluppo commerciale delle piazze e dei vicoli del centro storico. Infatti, a fronte dei progetti di riqualificazione urbana e delle agevolazioni previste nei confronti di chi decidesse di investire in questa parte della città, i commercianti sono costretti a subire l'intolleranza di pochi residenti che, dopotutto, agirebbero con il favore della legge, a causa di alcune mancanze amministrative.
Rammaricato l'assessore al commercio Nicola Lagreca. "Tecnicamente la Polizia Municipale, a fronte della sollecitazione di alcuni residenti, ha fatto notare che come a Gravina manchi un piano comunale di classificazione acustica, di competenza dell'assessorato all'ambiente e deliberato dal consiglio comunale. Si tratta di un piano mai adottato a Gravina ma fin'ora non si erano mai verificate situazioni come quelle emerse negli ultimi giorni", dichiara l'assessore. Che continua assicurando l'impegno dell'amministrazione per risolvere nel più breve tempo possibile la diatriba. "In questi giorni la giunta è al lavoro ed uno dei punti all'ordine del giorno è proprio questo. Bisogna considerare però che i tempi per stilare ed approvare un simile piano non sono brevi. Stiamo quindi valutando provvedimenti alternativi, comprese una serie di ordinanze del sindaco".
In conclusione Lagreca non manca di appellarsi al buon senso dei residenti del centro storico. "Non è possibile che pochi cittadini opprimano le attività commerciali. Certamente nel rispetto della quiete, queste devono poter esercitare la propria attività. Non è concepibile bloccare la vitalità del centro storico in estate a causa di alcune mancanze burocratiche".