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Politica

Centrosinistra: parte la corsa alle primarie

Valente nel comitato regionale pro Bersani, ma a Gravina spuntano i renziani. E Sel tira la volata a Vendola.

Arrivano le primarie, e il centrosinistra si rimette in moto.

La costituzione formale, a livello regionale, del comitato pro Bersani, segna l'avvio delle ostilità politiche anche a Gravina. La partita riguarda, al momento, il centrosinistra. Nell'attesa che anche nel centrodestra, come annunciato ieri da Silvio Berlusconi, si apra la contesa per la scelta del candidato premier.

Il centrosinistra: in città portabandiera dei bersaniani sarà - e non potrebbe essere altrimenti - il sindaco Alesio Valente, membro della pattuglia dei dieci saggi che in tutta la Puglia, col coordinamento del sociologo Onofrio Romano, cureranno in terra appula la corsa del segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani. Ma proprio in casa sua Valente dovrà vedersela con una fitta e agguerrita concorrenza. Nel Pd cittadino non mancano infatti voci diverse, favorevoli al sindaco rottamatore di Firenze, Matteo Renzi. Tra i più vicini alle posizioni del primo cittadino fiorentino radio-politica segnala infatti l'assessore alle finanze Nicola Lagreca e parte del mondo cattolico locale.

Difficile, al momento, dire se da questa (radicale) diversità di vedute sulle linee strategiche nazionali nasceranno distinti ed opposti (sebbene fratelli) comitati elettorali. Di certo v'è che i bersaniani sono già in moto, in rete come nelle piazze, impegnati a definire gli ultimi dettagli organizzativi.

E se al momento resta un'incognita il ruolo che nella partita avranno le opposizioni consiliari (in buona parte costituite da personalità provenienti proprio dalla galassia democratica, e che nelle primarie potrebbero ritrovare dunque un filo di dialogo con gli ex compagni di viaggio), chi non mostra dubbi è Sel: già da giorni i vendoliani sono impegnati in riunioni tese alla calendarizzazione di eventi ed incontri pubblici, oltre che alla formale costituzione del comitato "Oppure Vendola".

Unica incertezza, il destino del loro candidato: da qualche ora su Vendola pende la richiesta di una condanna ad un anno ed otto mesi di reclusione nell'ambito dell'inchiesta aperta sulle presunte pressioni esercitate per la riapertura dei termini di un concorso che vedeva candidato un professionista la cui nomina, secondo la Procura barese, era caldeggiata dal governatore. Vendola, che ha scelto il rito abbreviato, s'è sempre detto innocente, ma ha anche assicurato che in caso di condanna avrebbe abbandonato l'agone.

In serata, al massimo domani, sarà tempo di sentenze. Poi il via anche a Gravina alla campagna per le primarie. Con o senza Vendola, di sicuro con Bersani e Renzi.
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