Politica
Centrosinistra verso il divorzio: il Pd avanti per la sua strada. Sel pure.
Fumata nera all’incontro promosso dai vendoliani. Oggi riunione decisiva.
Gravina - lunedì 9 gennaio 2012
16.59
L'unità è come un papa che il centrosinistra sogna ma che non riesce ad eleggere ed a seguire. Il conclave convocato dalla segreteria cittadina di Sel si è infatti concluso con una fumata nera appena venata da un filo grigio. Quello al quale sono appese tutte le residue speranze: nuova riunione oggi, martedì 10 gennaio 2012, con impegno a rendere ufficiali le decisioni intraprese.
Al momento, infatti, al netto dell'ormai consolidato silenzio da tempo calato sulle grandi manovre, in cronaca finiscono le indiscrezioni. E raccontano di un'assemblea alla quale hanno preso parte in molti tra dirigenti locali e provinciali del centrosinistra per una volta tutto intero. Sul tappeto, l'alleanza (che pare ormai cosa già fatta) tra il Pd, l'Udc, l'Api, Fli, Idv, l'Upc e "Democrazia e futuro": Sel, "Puglia per Vendola" e Comunisti italiani, allo stato (per scelta propria ma pure altrui) tagliati fuori dal patto a sette, preferirebbero un centrosinistra all'antica, modello Ulivo prodiano. Pd e Idv, però, fermi sulle proprie posizioni, avrebbero difeso a spada tratta l'apertura al Terzo Polo, lasciando intendere chiaramente ai compagni di un tempo di non essere intenzionati a tornare indietro e, soprattutto, d'essere più che pronti a tagliare i ponti con l'ala sinistra.
Posizioni inconciliabili, attese ora all'ennesimo banco di prova. Dovrebbe essere l'ultimo e decisivo, ma in politica, come nei conclavi, la prudenza è d'obbligo. Per non entrare da papi, ed uscire da cardinali.
Al momento, infatti, al netto dell'ormai consolidato silenzio da tempo calato sulle grandi manovre, in cronaca finiscono le indiscrezioni. E raccontano di un'assemblea alla quale hanno preso parte in molti tra dirigenti locali e provinciali del centrosinistra per una volta tutto intero. Sul tappeto, l'alleanza (che pare ormai cosa già fatta) tra il Pd, l'Udc, l'Api, Fli, Idv, l'Upc e "Democrazia e futuro": Sel, "Puglia per Vendola" e Comunisti italiani, allo stato (per scelta propria ma pure altrui) tagliati fuori dal patto a sette, preferirebbero un centrosinistra all'antica, modello Ulivo prodiano. Pd e Idv, però, fermi sulle proprie posizioni, avrebbero difeso a spada tratta l'apertura al Terzo Polo, lasciando intendere chiaramente ai compagni di un tempo di non essere intenzionati a tornare indietro e, soprattutto, d'essere più che pronti a tagliare i ponti con l'ala sinistra.
Posizioni inconciliabili, attese ora all'ennesimo banco di prova. Dovrebbe essere l'ultimo e decisivo, ma in politica, come nei conclavi, la prudenza è d'obbligo. Per non entrare da papi, ed uscire da cardinali.