Politica
Cesa apre la campagna elettorale dell’Udc a Gravina
Il segretario centrista contro Berlusconi e il centrosinistra. “L'ex premier racconta favole, Bersani condizionato da Vendola”.
Gravina - lunedì 4 febbraio 2013
14.25
La continuità dell'esperienza del governo Monti contro le opposte derive populiste.
La campagna elettorale del Terzo Polo a Gravina fa scendere in campo un protagonista della politica nazionale con il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, ospite della manifestazione tenutasi domenica mattina alle Officine Culturali. Presenti sul palco anche il segretario regionale Peppino Longo, l'assessore del Comune di Bari, Filippo Barattolo, candidato alla Camera, ed il deputato. Angelo Sanza. A moderare il dibattito l'ex vicesindaco Tonino Masiello, vicesegretario provinciale dello scudocrociato.
"Questa campagna elettorale – ha detto Cesa – sembra più un concorso a chi la spara più grossa. Berlusconi ripropone per l'ennesima volta un libro di favole, pieno di promesse che non ha mai mantenuto, e si ripresenta alleato con la Lega, mentre il centrosinistra è condizionato dalla sua parte più radicale, quella di Vendola e della Cgil. La coalizione che rappresenta il vero polo moderato è quella che si riconosce nella guida di Mario Monti, che ha evitato il baratro all'Italia riconquistando credibilità in Europa". All'interno della compagine montiana, ha spiegato Cesa, l'Udc intende rappresentare i valori del centrismo cattolico: "Il voto all'Udc è un voto alla famiglia, quella fondata sul matrimonio e composta da un uomo e una donna che crescono i figli. Un voto per la difesa della vita, dal concepimento alla morte naturale, contro chi vorrebbe svilirla. Un voto per affermare la centralità della persona, che vuol dire lavoro dignitoso,solidarietà, diritto alla salute e all'assistenza, ad avere una casa, ad uscire dalla povertà".
Presenti alla manifestazione anche i giovani dell'Udc, che hanno salutato i dirigenti del partito leggendo una missiva sulle battaglie e le proposte fatte in questi anni: "Noi vi sosterremo in questa campagna elettorale – si legge nel documento - ma ad una e imprescindibile condizione: una volta raggiunti i palazzi istituzionali, dovrete rappresentarci degnamente portando il grido di dolore, da troppo tempo inascoltato, di questa terra martoriata. Dovrete sostenere in tutti i modi possibili Gravina e i suoi abitanti, i quali ripongono in voi fiducia. Non illudetela, non dimenticatela e soprattutto non traditela".
La campagna elettorale del Terzo Polo a Gravina fa scendere in campo un protagonista della politica nazionale con il segretario dell'Udc Lorenzo Cesa, ospite della manifestazione tenutasi domenica mattina alle Officine Culturali. Presenti sul palco anche il segretario regionale Peppino Longo, l'assessore del Comune di Bari, Filippo Barattolo, candidato alla Camera, ed il deputato. Angelo Sanza. A moderare il dibattito l'ex vicesindaco Tonino Masiello, vicesegretario provinciale dello scudocrociato.
"Questa campagna elettorale – ha detto Cesa – sembra più un concorso a chi la spara più grossa. Berlusconi ripropone per l'ennesima volta un libro di favole, pieno di promesse che non ha mai mantenuto, e si ripresenta alleato con la Lega, mentre il centrosinistra è condizionato dalla sua parte più radicale, quella di Vendola e della Cgil. La coalizione che rappresenta il vero polo moderato è quella che si riconosce nella guida di Mario Monti, che ha evitato il baratro all'Italia riconquistando credibilità in Europa". All'interno della compagine montiana, ha spiegato Cesa, l'Udc intende rappresentare i valori del centrismo cattolico: "Il voto all'Udc è un voto alla famiglia, quella fondata sul matrimonio e composta da un uomo e una donna che crescono i figli. Un voto per la difesa della vita, dal concepimento alla morte naturale, contro chi vorrebbe svilirla. Un voto per affermare la centralità della persona, che vuol dire lavoro dignitoso,solidarietà, diritto alla salute e all'assistenza, ad avere una casa, ad uscire dalla povertà".
Presenti alla manifestazione anche i giovani dell'Udc, che hanno salutato i dirigenti del partito leggendo una missiva sulle battaglie e le proposte fatte in questi anni: "Noi vi sosterremo in questa campagna elettorale – si legge nel documento - ma ad una e imprescindibile condizione: una volta raggiunti i palazzi istituzionali, dovrete rappresentarci degnamente portando il grido di dolore, da troppo tempo inascoltato, di questa terra martoriata. Dovrete sostenere in tutti i modi possibili Gravina e i suoi abitanti, i quali ripongono in voi fiducia. Non illudetela, non dimenticatela e soprattutto non traditela".