Politica
Chi ha visto il Pd?
I commenti alle elezioni. I democratici al terzo posto, mentre trionfa Grillo e torna ad imporsi il Pdl.
Gravina - martedì 26 febbraio 2013
09.25
Un risultato che lascia di stucco. Tutti. Da destra a sinistra tutti sono convinti di non aver ben capito cosa sia successo nel corso dell'ultimo pomeriggio elettorale che, secondo i soliti osservatori, avrebbe dovuto decretare la fine della Seconda Repubblica.
Eppure solo alle 15,05 di lunedì tutti gli istant pool davano in netto vantaggio il centro sinistra attribuendo alla coalizione guidata da Pierluigi Bersani 16 regioni su 20: quando si dice che tra il dire e il fare c'è di mezzo…la cabina elettorale. E a Gravina il pomeriggio elettorale non è stato da meno, con percentuali che confermano sostanzialmente gli stessi dati per Camera e Senato. Proiettando il Movimento 5 Stelle sul gradino più alto del podio, seguito ad un paio di punti dal Pdl. Terzo un Pd che resta lontano dal vertice. Non supera l'8% la lista Monti. E se il Pdl festeggia con il suo coordinatore cittadino Ignazio Zullo, che si dice soddisfatto "perché nonostante siamo fuori dalle istituzioni locali c'è un sentire di centrodestra: continuerà il processo di cambiamento e di coinvolgimento avviato sul territorio da parte del Pdl", in casa Pd la musica è tutta un'altra storia. Dalle parti del centrosinistra, dopo un pomeriggio di silenzi e di cellulari staccati, a parlare è proprio il segretario e sindaco Alesio Valente, che cerca di contenere la delusione spiegando che "il dato locale rispecchia quello provinciale e regionale, sebbene una dimostrazione di responsabilità da parte di alcune forze locali nei confronti dell'amministrazione comunale avrebbe consentito al centrosinistra di raggiungere un risultato migliore. C'è tuttavia, un voto di protesta espresso dagli italiani che non va sottaciuto. Al contrario, è l'inizio di un percorso che deve portare al dialogo continuo e costruttivo tra istituzioni e cittadini". Un voto che, così come è nato, resta il risultato di una consultazione elettorale a livello nazionale che non mette a rischio il prosieguo dell'amministrazione Valente, "anzi a dimostrazione di quanto il voto sia stato espresso per i leader nazionali - aggiunge Valente - arriva proprio il risultato del Pdl che nonostante non abbia fatto nessun tipo di campagna elettorale in città, si è accreditato come primo partito", chiosa il segretario democratico.
Sulla stessa linea d'onda viaggia anche il consigliere comunale di Sel Vincenzo Varrese, secondo cui proprio a Gravina Sel avrebbe espresso una delle performance migliore rispetto al dato regionale. Varrese, però, non riesce a spiegarsi il risultato ottenuto dal centrodestra: "Se posso capire, e in qualche modo giustificare, il risultato espresso dal movimento di Grillo, non capisco sul serio la fiducia data nei confronti del Pdl. E' la dimostrazione che ancora una volta ha vinto la televisione e le false promesse".
Aria diversa invece tra i grillini nostrani. Mario Conca, portavoce del "Gravina5stelle", esulta per il risultato che esce dalle urne gravinesi "un risultato che ci aspettavamo anche se la realtà ha superato le aspettative con questo bel 32%". Per Conca è tutto merito dello Tsunami tour e del mattatore genovese, "perché si deve a lui questo bellissimo risultato visto che ad essere onesti noi abbiamo iniziato ad operare in questo territorio da poco, ma considerata la fiducia che egli elettori ci hanno dato, è certo che a breve avvieremo una serie di iniziative per avvicinare ancora di più la gente al movimento". Il giovane attivista grillino tuttavia non perde occasione per ricordare che tuttavia "il risultato elettorale del Movimento 5 Stelle gravinese esprime ancora di più il malessere nei confronti della politica e del sistema partitico, considerando che soprattutto negli ultimi anni a Gravina ha regnato il mal governo".
Aria nuova soffia sui cieli d'Italia e certamente anche sui cieli gravinesi. Aria che sa di novità ma anche di pericolosa incertezza.
Eppure solo alle 15,05 di lunedì tutti gli istant pool davano in netto vantaggio il centro sinistra attribuendo alla coalizione guidata da Pierluigi Bersani 16 regioni su 20: quando si dice che tra il dire e il fare c'è di mezzo…la cabina elettorale. E a Gravina il pomeriggio elettorale non è stato da meno, con percentuali che confermano sostanzialmente gli stessi dati per Camera e Senato. Proiettando il Movimento 5 Stelle sul gradino più alto del podio, seguito ad un paio di punti dal Pdl. Terzo un Pd che resta lontano dal vertice. Non supera l'8% la lista Monti. E se il Pdl festeggia con il suo coordinatore cittadino Ignazio Zullo, che si dice soddisfatto "perché nonostante siamo fuori dalle istituzioni locali c'è un sentire di centrodestra: continuerà il processo di cambiamento e di coinvolgimento avviato sul territorio da parte del Pdl", in casa Pd la musica è tutta un'altra storia. Dalle parti del centrosinistra, dopo un pomeriggio di silenzi e di cellulari staccati, a parlare è proprio il segretario e sindaco Alesio Valente, che cerca di contenere la delusione spiegando che "il dato locale rispecchia quello provinciale e regionale, sebbene una dimostrazione di responsabilità da parte di alcune forze locali nei confronti dell'amministrazione comunale avrebbe consentito al centrosinistra di raggiungere un risultato migliore. C'è tuttavia, un voto di protesta espresso dagli italiani che non va sottaciuto. Al contrario, è l'inizio di un percorso che deve portare al dialogo continuo e costruttivo tra istituzioni e cittadini". Un voto che, così come è nato, resta il risultato di una consultazione elettorale a livello nazionale che non mette a rischio il prosieguo dell'amministrazione Valente, "anzi a dimostrazione di quanto il voto sia stato espresso per i leader nazionali - aggiunge Valente - arriva proprio il risultato del Pdl che nonostante non abbia fatto nessun tipo di campagna elettorale in città, si è accreditato come primo partito", chiosa il segretario democratico.
Sulla stessa linea d'onda viaggia anche il consigliere comunale di Sel Vincenzo Varrese, secondo cui proprio a Gravina Sel avrebbe espresso una delle performance migliore rispetto al dato regionale. Varrese, però, non riesce a spiegarsi il risultato ottenuto dal centrodestra: "Se posso capire, e in qualche modo giustificare, il risultato espresso dal movimento di Grillo, non capisco sul serio la fiducia data nei confronti del Pdl. E' la dimostrazione che ancora una volta ha vinto la televisione e le false promesse".
Aria diversa invece tra i grillini nostrani. Mario Conca, portavoce del "Gravina5stelle", esulta per il risultato che esce dalle urne gravinesi "un risultato che ci aspettavamo anche se la realtà ha superato le aspettative con questo bel 32%". Per Conca è tutto merito dello Tsunami tour e del mattatore genovese, "perché si deve a lui questo bellissimo risultato visto che ad essere onesti noi abbiamo iniziato ad operare in questo territorio da poco, ma considerata la fiducia che egli elettori ci hanno dato, è certo che a breve avvieremo una serie di iniziative per avvicinare ancora di più la gente al movimento". Il giovane attivista grillino tuttavia non perde occasione per ricordare che tuttavia "il risultato elettorale del Movimento 5 Stelle gravinese esprime ancora di più il malessere nei confronti della politica e del sistema partitico, considerando che soprattutto negli ultimi anni a Gravina ha regnato il mal governo".
Aria nuova soffia sui cieli d'Italia e certamente anche sui cieli gravinesi. Aria che sa di novità ma anche di pericolosa incertezza.