La città
Chi ha visto san Giorgio?
Gravina fuori dal calendario fieristico regionale. La Regione punta il dito contro il Comune: "Non ci mandano i documenti".
Gravina - giovedì 25 ottobre 2012
18.00
Chi fine ha fatto la fiera di san Giorgio?
La giunta regionale ha approvato il calendario regionale delle manifestazioni fieristiche per l'anno 2013, ma della manifestazione gravinese non v'è traccia. Eppure, nell'elenco dove la fa da padrona la fiera di Francavilla Fontana, figurano anche le fiere di San Severo e Torre Santa Susanna, la mostra mercato dedicata a San Donato, di Montesano Salentino. E poi ancora Miggiano, Latiano, Ortelle, Grottaglie e la cugina "Expo Murgia" di Altamura.
Per essere inseriti nell'elenco annuale delle fiere e ottenere la qualifica di "Fiera Regionale" i comuni o gli enti proponenti devono inviare le loro richieste "entro il 30 giugno dell'anno precedente a quello di svolgimento della manifestazione fieristica", ricorda nel deliberato il vicepresidente della giunta regionale, Loredana Capone, precisando che "entro il successivo 30 settembre si conclude il processo di formazione del calendario".
La documentazione da inviare, con cui si stabiliscono i criteri per il rilascio della qualifica di manifestazione d'interesse regionale, prevede l'attestazione della "consuetudine, manifestazioni che hanno avuto luogo per un periodo non inferiore a cinque anni consecutivi; l'innovazione, l'assetto merceologico, ossia manifestazione di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici regionali, la tradizione e la posizione strategica".
Ma di Gravina e della pluricentenaria fiera di san Giorgio non v'è proprio segno. Tuttavia, 718 anni di storia dovranno pur contare qualcosa. Proviamo allora a vedere nell'elenco degli eventi fieristici promossi a livello nazionale che si svolgono in Puglia, ma anche li, tra Foggia e Bari, di san Giorgio neppure l'ombra. Sul sito dell'Osservatorio del commercio regionale l'ultima menzione della fiera di Gravina risale al 2010: "Con determinazione dirigenziale 124 dell'11.03.2010 viene confermata la qualifica regionale alla 716ª edizione della "Fiera Regionale San Giorgio di Gravina" organizzata dal comune di Gravina in Puglia dal 15 al 18 aprile 2010".
Dopo di allora, niente. Come è possibile? In Regione svelano l'arcano: mancano i documenti. "Purtroppo – spiegano dal Dipartimento delle attività produttive - alcuni paesi pensano che una volta ottenuta la qualifica regionale, la stessa spetti di diritto senza sapere che ogni anno bisogna inviare la documentazione agli uffici". In pratica, almeno ufficialmente, in Regione nessuno sa niente della fiera gravinese. "In realtà - aggiungono dal Dipartimento delle attività produttive - gli eventi non inseriti negli elenchi regionali e nazionali non dovrebbero nemmeno svolgersi, ma la Regione chiude un occhio solo perché il Regolamento per le fiere non è ancora stato approvato in via definitiva".
Insomma, la 719ª edizione della fiera di san Giorgio, che con ogni probabilità dovrebbe svolgersi nel nuovo quartiere fieristico, almeno formalmente non potrà fregiarsi della qualifca di manifestazione fieristica regionale.
Peccato: avremmo voluto mettere l'abito delle feste...
La giunta regionale ha approvato il calendario regionale delle manifestazioni fieristiche per l'anno 2013, ma della manifestazione gravinese non v'è traccia. Eppure, nell'elenco dove la fa da padrona la fiera di Francavilla Fontana, figurano anche le fiere di San Severo e Torre Santa Susanna, la mostra mercato dedicata a San Donato, di Montesano Salentino. E poi ancora Miggiano, Latiano, Ortelle, Grottaglie e la cugina "Expo Murgia" di Altamura.
Per essere inseriti nell'elenco annuale delle fiere e ottenere la qualifica di "Fiera Regionale" i comuni o gli enti proponenti devono inviare le loro richieste "entro il 30 giugno dell'anno precedente a quello di svolgimento della manifestazione fieristica", ricorda nel deliberato il vicepresidente della giunta regionale, Loredana Capone, precisando che "entro il successivo 30 settembre si conclude il processo di formazione del calendario".
La documentazione da inviare, con cui si stabiliscono i criteri per il rilascio della qualifica di manifestazione d'interesse regionale, prevede l'attestazione della "consuetudine, manifestazioni che hanno avuto luogo per un periodo non inferiore a cinque anni consecutivi; l'innovazione, l'assetto merceologico, ossia manifestazione di promozione e valorizzazione dei prodotti tipici regionali, la tradizione e la posizione strategica".
Ma di Gravina e della pluricentenaria fiera di san Giorgio non v'è proprio segno. Tuttavia, 718 anni di storia dovranno pur contare qualcosa. Proviamo allora a vedere nell'elenco degli eventi fieristici promossi a livello nazionale che si svolgono in Puglia, ma anche li, tra Foggia e Bari, di san Giorgio neppure l'ombra. Sul sito dell'Osservatorio del commercio regionale l'ultima menzione della fiera di Gravina risale al 2010: "Con determinazione dirigenziale 124 dell'11.03.2010 viene confermata la qualifica regionale alla 716ª edizione della "Fiera Regionale San Giorgio di Gravina" organizzata dal comune di Gravina in Puglia dal 15 al 18 aprile 2010".
Dopo di allora, niente. Come è possibile? In Regione svelano l'arcano: mancano i documenti. "Purtroppo – spiegano dal Dipartimento delle attività produttive - alcuni paesi pensano che una volta ottenuta la qualifica regionale, la stessa spetti di diritto senza sapere che ogni anno bisogna inviare la documentazione agli uffici". In pratica, almeno ufficialmente, in Regione nessuno sa niente della fiera gravinese. "In realtà - aggiungono dal Dipartimento delle attività produttive - gli eventi non inseriti negli elenchi regionali e nazionali non dovrebbero nemmeno svolgersi, ma la Regione chiude un occhio solo perché il Regolamento per le fiere non è ancora stato approvato in via definitiva".
Insomma, la 719ª edizione della fiera di san Giorgio, che con ogni probabilità dovrebbe svolgersi nel nuovo quartiere fieristico, almeno formalmente non potrà fregiarsi della qualifca di manifestazione fieristica regionale.
Peccato: avremmo voluto mettere l'abito delle feste...