La città
Chiudono a Gravina le Ferrovie dello Stato
Attraverso un' interrogazione parlamentare, la senatrice Poli Bortone chiede spiegazioni. Uno tra i tanti "disservizi" ferroviari…
Gravina - mercoledì 26 ottobre 2011
11.14
Si torna a parlare di "disservizi" sui binari, ma stranamente questa volta, ad essere protagoniste non sono le ferrovie Appulo Lucane, più volte tacciate di inefficienza, ma le "concorrenti" Ferrovie dello Stato, tutte gravinesi.
E quanti ignoravano fino a qualche momento fa il funzionamento a Gravinadelle FFSS, non tarderanno ad essere assaliti dallo stupore...
La notizia della chiusura seppur provvisoria, delle FFSS nella tratta che coinvolge anche Gravina, è arrivata dritta in Parlamento giovedì 13 ottobre, sotto forma di interrogazione parlamentare; una richiesta cioè, che uno o più parlamentari rivolge al Governo nel suo complesso o a un singolo Ministro per essere informati sulla veridicità di un fatto o di una notizia, e sui provvedimenti che il Governo intende adottare o ha già adottato in merito.
A chiedere spiegazioni, nonché un intervento del Ministro delle infrastrutture è stata la senatrice di Grande Sud, Adriana Poli Bortone.
Unica tratta che interessava le Ferrovie dello Stato di Gravina, era quella Gioia del Colle - Rocchetta Sant'Antonio, un percorso di 140 km, in azione dal lontano 1891, con le seguenti soste: Rocchetta Sant'Antonio-Lacedonia, San Nicola di Melfi, Venosa-Maschito, Palazzo San Gervasio-Montemilone, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Casal Sabini, Santeramo in Colle, Gioia del Colle. Una linea questa a carattere regionale, a binario unico, non elettrificata, definita da RFI parte della rete complementare della Puglia e che per alcuni chilometri correva in territorio lucano.
Chiarito questo, qual è la situazione attuale? Falliti i tentativi di contattare telefonicamente le stazioni ferroviarie di Gravina e Gioia (parrebbe che entrambe non dispongano di linea telefonica, né di personale impiegato, essendo anche la stessa biglietteria meccanica), riportiamo parte di quanto si legge nell'interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Poli Bortone: "Con atto unilaterale l'assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia ha deciso la soppressione delle tratte ferroviarie Gioia del Colle - Rocchetta San Antonio e del parziale utilizzo della Barletta-Spinazzola a partire dal 1° ottobre sino a dicembre, mese in cui anche questa linea ferrata verrà chiusa nel tratto Spinazzola-Canosa di Puglia; disponendo per ragioni di antieconomicità che sulla Gioia-Rocchetta che attraversa la maggior parte dei paesi della Murgia: Gioia del Colle, Santeramo, Altamura, Gravina, Poggiorsini, Spinazzola, Palazzo S.G./Montemilione, Venosa/Maschito, San Nicola di Melfi, Rocchetta Sant'Antonio, le corse siano effettuate con pullman sostitutivi". E ancora "L'importante mantenimento della tratta Barletta-Spinazzola eviterebbe l'isolamento delle piccole città murgiane, così come nella direttrice Gioia del Colle-Rocchetta-Sant'Antonio ambedue frequentate in sicurezza da numerosi studenti e lavoratori pendolari, specie in inverno quando soventi sono nevicate e gelate che ostruiscono le arterie stradali".
Una test, una prova, insomma che si protrarrà fino a dicembre, mese in cui si decideranno le sorti dei binari statali.
Sottolineando tutti i disservizi provocati ai cittadini, e ricordando che le tratte in questione sono tra le più antiche d'Italia e che risultano fondamentali perché uniche due linee ferroviarie di collegamento tra la Murgia e la zona costiera, a chiusura della interrogazione, la senatrice chiede di sapere:
"se il Ministro sia a conoscenza delle dismissioni delle tratte ferroviarie menzionate;
se non intenda intervenire a sostegno delle comunità percorse dalle tratte ferroviarie Barletta-Spinazzola e Gioia del Colle- Rocchetta Sant'Antonio, anche in ragione degli ultimi investimenti effettuati su queste linee ferroviarie per renderle più sicure nella loro fruizione, dando così valore al denaro pubblico fino ad oggi investito".
Una chiusura quella delle FFSS che probabilmente manderebbe in fumo anche la quotata idea progettuale sulla realizzazione di un collegamento ferroviario diretto della Rete Ferroviaria Italia, tra Matera e Gravina fortemente sostenuta e voluta dall'ASSOTIM – Confcommercio di Gravina in Puglia: "La nostra idea è quella di chiedere il proseguimento della linea ferroviaria da Matera-La Martella a Gravina in Puglia e avendo quest'ultimo Comune, il collegamento delle FF SS con i Comuni posti a Nord di Gravina, si può dirottare qualcuno dei treni nazionali su questa rete che serve i comuni interni alla Puglia e la provincia di Matera, questo perché si avrebbe un collegamento Canosa – Metaponto utile a servire con treni nazionali un territorio che conta oltre 300.000 abitanti" – così scrive Michele Capone, presidente dell'ASSO.T.IM – Confcommercio di Gravina.
Un progetto quest'ultimo di cui torneremo a parlare con i diretti promotori, nei prossimi giorni.
E quanti ignoravano fino a qualche momento fa il funzionamento a Gravinadelle FFSS, non tarderanno ad essere assaliti dallo stupore...
La notizia della chiusura seppur provvisoria, delle FFSS nella tratta che coinvolge anche Gravina, è arrivata dritta in Parlamento giovedì 13 ottobre, sotto forma di interrogazione parlamentare; una richiesta cioè, che uno o più parlamentari rivolge al Governo nel suo complesso o a un singolo Ministro per essere informati sulla veridicità di un fatto o di una notizia, e sui provvedimenti che il Governo intende adottare o ha già adottato in merito.
A chiedere spiegazioni, nonché un intervento del Ministro delle infrastrutture è stata la senatrice di Grande Sud, Adriana Poli Bortone.
Unica tratta che interessava le Ferrovie dello Stato di Gravina, era quella Gioia del Colle - Rocchetta Sant'Antonio, un percorso di 140 km, in azione dal lontano 1891, con le seguenti soste: Rocchetta Sant'Antonio-Lacedonia, San Nicola di Melfi, Venosa-Maschito, Palazzo San Gervasio-Montemilone, Poggiorsini, Gravina in Puglia, Altamura, Casal Sabini, Santeramo in Colle, Gioia del Colle. Una linea questa a carattere regionale, a binario unico, non elettrificata, definita da RFI parte della rete complementare della Puglia e che per alcuni chilometri correva in territorio lucano.
Chiarito questo, qual è la situazione attuale? Falliti i tentativi di contattare telefonicamente le stazioni ferroviarie di Gravina e Gioia (parrebbe che entrambe non dispongano di linea telefonica, né di personale impiegato, essendo anche la stessa biglietteria meccanica), riportiamo parte di quanto si legge nell'interrogazione parlamentare presentata dalla senatrice Poli Bortone: "Con atto unilaterale l'assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Puglia ha deciso la soppressione delle tratte ferroviarie Gioia del Colle - Rocchetta San Antonio e del parziale utilizzo della Barletta-Spinazzola a partire dal 1° ottobre sino a dicembre, mese in cui anche questa linea ferrata verrà chiusa nel tratto Spinazzola-Canosa di Puglia; disponendo per ragioni di antieconomicità che sulla Gioia-Rocchetta che attraversa la maggior parte dei paesi della Murgia: Gioia del Colle, Santeramo, Altamura, Gravina, Poggiorsini, Spinazzola, Palazzo S.G./Montemilione, Venosa/Maschito, San Nicola di Melfi, Rocchetta Sant'Antonio, le corse siano effettuate con pullman sostitutivi". E ancora "L'importante mantenimento della tratta Barletta-Spinazzola eviterebbe l'isolamento delle piccole città murgiane, così come nella direttrice Gioia del Colle-Rocchetta-Sant'Antonio ambedue frequentate in sicurezza da numerosi studenti e lavoratori pendolari, specie in inverno quando soventi sono nevicate e gelate che ostruiscono le arterie stradali".
Una test, una prova, insomma che si protrarrà fino a dicembre, mese in cui si decideranno le sorti dei binari statali.
Sottolineando tutti i disservizi provocati ai cittadini, e ricordando che le tratte in questione sono tra le più antiche d'Italia e che risultano fondamentali perché uniche due linee ferroviarie di collegamento tra la Murgia e la zona costiera, a chiusura della interrogazione, la senatrice chiede di sapere:
"se il Ministro sia a conoscenza delle dismissioni delle tratte ferroviarie menzionate;
se non intenda intervenire a sostegno delle comunità percorse dalle tratte ferroviarie Barletta-Spinazzola e Gioia del Colle- Rocchetta Sant'Antonio, anche in ragione degli ultimi investimenti effettuati su queste linee ferroviarie per renderle più sicure nella loro fruizione, dando così valore al denaro pubblico fino ad oggi investito".
Una chiusura quella delle FFSS che probabilmente manderebbe in fumo anche la quotata idea progettuale sulla realizzazione di un collegamento ferroviario diretto della Rete Ferroviaria Italia, tra Matera e Gravina fortemente sostenuta e voluta dall'ASSOTIM – Confcommercio di Gravina in Puglia: "La nostra idea è quella di chiedere il proseguimento della linea ferroviaria da Matera-La Martella a Gravina in Puglia e avendo quest'ultimo Comune, il collegamento delle FF SS con i Comuni posti a Nord di Gravina, si può dirottare qualcuno dei treni nazionali su questa rete che serve i comuni interni alla Puglia e la provincia di Matera, questo perché si avrebbe un collegamento Canosa – Metaponto utile a servire con treni nazionali un territorio che conta oltre 300.000 abitanti" – così scrive Michele Capone, presidente dell'ASSO.T.IM – Confcommercio di Gravina.
Un progetto quest'ultimo di cui torneremo a parlare con i diretti promotori, nei prossimi giorni.