Cronaca
Chiusa la caccia: individuato l'uomo che si mostrò nudo alle bimbe
Il fatto a metà maggio, nei pressi della "Don Saverio Valerio". Denunciato a piede libero dalla Polizia.
Gravina - giovedì 27 giugno 2013
01.00
Sarebbe lui.
Ha 32 anni, è incensurato, vive in città. Si chiama L. M. ed è stato denunciato a piede libero dagli agenti del Commissariato di Gravina, con le accuse di corruzione di minori ed atti osceni in luogo pubblico. Per gli investigatori sarebbe l'uomo che a metà maggio si sarebbe denudato davanti ad alcune ragazzine, accarezzandosi le parti intime davanti alle stesse, prima di essere messo in fuga dalle urla delle malcapitate e dall'accorrere di altri passanti. L'episodio s'era verificato nelle vicinanze del plesso scolastico "Don Saverio Valerio", e da esso avevano preso la stura le indagini che avevano poi portato, nel volgere di un paio di settimane, all'arresto di due persone che con quella vicenda non avevano nulla a che fare, ma che erano comunque rimaste impigliate nella rete dei controlli tesa per prevenire reati a sfondo sessuale a danno di minori.
Adesso, il cerchio sembra chiudersi. E sotto inchiesta, indagato in stato di libertà (e da considerarsi innocente fino a prova contraria), finisce il trentaduenne. Alla sua identificazione i poliziotti, coordinati sul campo dal vicequestore vicario Pietro Battipede, sarebbero giunti dopo ricerche e accertamenti. In particolare, determinante si sarebbe rivelato il racconto di due fanciulle, una di 11 anni l'altra di 14, davanti alle quali L. M., in quel tardo pomeriggio di maggio, si sarebbe mostrato nudo ed intento a palpeggiarsi prima della precipitosa fuga in auto. Essa pure ricordata e descritta dalle testimoni in erba, le cui dichiarazioni, raccolte alla presenza di uno psicologo, avrebbero infine portato chi indaga al deferimento all'autorità giudiziaria del giovane gravinese.
Ha 32 anni, è incensurato, vive in città. Si chiama L. M. ed è stato denunciato a piede libero dagli agenti del Commissariato di Gravina, con le accuse di corruzione di minori ed atti osceni in luogo pubblico. Per gli investigatori sarebbe l'uomo che a metà maggio si sarebbe denudato davanti ad alcune ragazzine, accarezzandosi le parti intime davanti alle stesse, prima di essere messo in fuga dalle urla delle malcapitate e dall'accorrere di altri passanti. L'episodio s'era verificato nelle vicinanze del plesso scolastico "Don Saverio Valerio", e da esso avevano preso la stura le indagini che avevano poi portato, nel volgere di un paio di settimane, all'arresto di due persone che con quella vicenda non avevano nulla a che fare, ma che erano comunque rimaste impigliate nella rete dei controlli tesa per prevenire reati a sfondo sessuale a danno di minori.
Adesso, il cerchio sembra chiudersi. E sotto inchiesta, indagato in stato di libertà (e da considerarsi innocente fino a prova contraria), finisce il trentaduenne. Alla sua identificazione i poliziotti, coordinati sul campo dal vicequestore vicario Pietro Battipede, sarebbero giunti dopo ricerche e accertamenti. In particolare, determinante si sarebbe rivelato il racconto di due fanciulle, una di 11 anni l'altra di 14, davanti alle quali L. M., in quel tardo pomeriggio di maggio, si sarebbe mostrato nudo ed intento a palpeggiarsi prima della precipitosa fuga in auto. Essa pure ricordata e descritta dalle testimoni in erba, le cui dichiarazioni, raccolte alla presenza di uno psicologo, avrebbero infine portato chi indaga al deferimento all'autorità giudiziaria del giovane gravinese.