Lavoro e Impresa
Christian Divella nuovo delegato Confcommercio a Gravina
Tra le priorità individuate dall’imprenditore gravinese ci sono il Duc e il Piano del Commercio
Gravina - venerdì 16 dicembre 2022
Dopo oltre 8 anni da Michele Capone, Gravina ha nuovamente un suo delegato di Confcommercio. Si tratta dell'imprenditore del settore della distribuzione, Christian Divella.
Divella, 43 anni, sposato con due figli, con la sua famiglia è da 50 anni nel settore della distribuzione e da qualche anno, seguendo la vocazione familiare di inizio secolo, anche in quello della produzione alimentare. Divella è stato nominato nel corso dell'assemblea della Confcommercio di Bari. Una importante presenza sul territorio che arriva in un momento cruciale per la città che- afferma Divella- dopo anni di totale scollamento tra tessuto produttivo e amministrazione pubblica, che hanno portato ad una contrazione, adesso sembrerebbe pronta per una nuova partenza.
Secondo il neo delegato Confcommercio la città, per colpa di una mancata pianificazione strategica, non ha avuto il giusto sviluppo economico, anzi è stata frenata da scelte discutibili delle passate amministrazioni. Adesso però sono cambiate le condizioni. E un segnale è rappresentato dal ritorno della Confcommercio a Gravina: una città- afferma l'imprenditore- che deve riprendere la sua corsa e recuperare il tempo perduto.
Ma quali sono le priorità?
"Intanto la priorità è quella di cominciare a lavorare perché si comprenda che bisogna unirsi e non dividersi, per cui, il primo impegno è sicuramente quello di chiamare a raccolta gli operatori di tutti i settori, non solo commerciali e comprendere insieme che non è più tempo di divisioni" -afferma Divella, convinto che una delle più grandi debolezza di Gravina sia la mancanza di pensare come squadra con gli stessi obiettivi e le stesse necessità: "ma ce la possiamo fare". L'imprenditore sottolinea come sia necessaria mettere in atto una rivoluzione che "deve essere prima di tutto culturale. E poi, lavorare insieme all'amministrazione affinché ci siano delle regole e si adotti una strategia chiara e lungimirante che miri a tutelare il settore, dando uguali opportunità a tutti".
Tra tutte le necessità del settore, Divella individua due urgenze rappresentate dal Distretto Urbano del Commercio e dal Piano del Commercio.
In chiusura l'ultimo pensiero del delegato locale della Confcommercio va a chi lo ha designato, dicendosi fiero di rappresentare Gravina e onorato per tale incarico, che si presenta non facile, ma stimolante, cogliendo l'occasione per chiamare all'appello tutti coloro che intendono dare il proprio contributo, affinchè, uniti, si possa viaggiare nella stessa direzione, che possa portare alla crescita e allo sviluppo della città.
Divella, 43 anni, sposato con due figli, con la sua famiglia è da 50 anni nel settore della distribuzione e da qualche anno, seguendo la vocazione familiare di inizio secolo, anche in quello della produzione alimentare. Divella è stato nominato nel corso dell'assemblea della Confcommercio di Bari. Una importante presenza sul territorio che arriva in un momento cruciale per la città che- afferma Divella- dopo anni di totale scollamento tra tessuto produttivo e amministrazione pubblica, che hanno portato ad una contrazione, adesso sembrerebbe pronta per una nuova partenza.
Secondo il neo delegato Confcommercio la città, per colpa di una mancata pianificazione strategica, non ha avuto il giusto sviluppo economico, anzi è stata frenata da scelte discutibili delle passate amministrazioni. Adesso però sono cambiate le condizioni. E un segnale è rappresentato dal ritorno della Confcommercio a Gravina: una città- afferma l'imprenditore- che deve riprendere la sua corsa e recuperare il tempo perduto.
Ma quali sono le priorità?
"Intanto la priorità è quella di cominciare a lavorare perché si comprenda che bisogna unirsi e non dividersi, per cui, il primo impegno è sicuramente quello di chiamare a raccolta gli operatori di tutti i settori, non solo commerciali e comprendere insieme che non è più tempo di divisioni" -afferma Divella, convinto che una delle più grandi debolezza di Gravina sia la mancanza di pensare come squadra con gli stessi obiettivi e le stesse necessità: "ma ce la possiamo fare". L'imprenditore sottolinea come sia necessaria mettere in atto una rivoluzione che "deve essere prima di tutto culturale. E poi, lavorare insieme all'amministrazione affinché ci siano delle regole e si adotti una strategia chiara e lungimirante che miri a tutelare il settore, dando uguali opportunità a tutti".
Tra tutte le necessità del settore, Divella individua due urgenze rappresentate dal Distretto Urbano del Commercio e dal Piano del Commercio.
In chiusura l'ultimo pensiero del delegato locale della Confcommercio va a chi lo ha designato, dicendosi fiero di rappresentare Gravina e onorato per tale incarico, che si presenta non facile, ma stimolante, cogliendo l'occasione per chiamare all'appello tutti coloro che intendono dare il proprio contributo, affinchè, uniti, si possa viaggiare nella stessa direzione, che possa portare alla crescita e allo sviluppo della città.