Politica
Cinque stelle contro la Fondazione: "Gestione opaca"
Burdi replica: "Atti depositati al Comune"
Gravina - lunedì 13 maggio 2019
"Prima di parlare e di accusare bisognerebbe documentarsi e magari rivolgersi presso la Fondazione per ricevere tutte le spiegazioni necessarie". E' infastidito, Mario Burdi il presidente della Fondazione Pomarici Santomasi oggetto degli attacchi del gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle che in una nota ufficiale, rivolta al sindaco e allo stesso Burdi, chiede di fare chiarezza su una gestione poco chiara dell'Ente morale.
Sotto accusa l'obbligo di rendicontazione da parte della Fondazione che per statuto dovrebbe pubblicare tutti gli atti e le delibere nell'Albo Pretorio del Comune di Gravina oltre a rendicontare in che modo e per quali progetto l'Ente morale spende i 142.000 euro elargiti dal Comune di Gravina .
"Soldi pubblici che vengono offerti all'Ente e di cui non è dato sapere per cosa, come e quando vengono utilizzati – attaccano le consigliere Cinque stelle - Per questo grave inadempimento da parte della Fondazione, reiterato nel tempo, riteniamo che il Comune di Gravina in Puglia debba sospendere, da subito, il pagamento del contributo annuale fino a che l'Ente morale non provveda a rendere pubblico ciò che il suo Consiglio di Amministrazione decide".
Accuse a cui lo stesso presidente Burdi risponde tranquillizzando le consigliere spiegando che "tutti gli atti gestionali della Fondazione vengono depositati, oramai da anni, a palazzo di città con tanto di bilancio di previsione e bilancio consuntivo, nota specifica delle spese e tutti i dettagli atti a ricostruire la gestione dell'Ente morale".
Sulla diffusione delle delibere invece, il presidente rimanda le responsabilità al Municipio "avendo chiesto più volte in che modo e secondo quali procedure possiamo come Fondazione pubblicare le delibere ma ad oggi nulla mi è dato sapere". Il presidente assicura la massima trasparenza nella gestione dell'ente morale mostrando disponibilità a fornire tutte le informazioni a chi vuole vederci chiaro "in una gestione che tutto è meno che opaca" conclude Burdi.
Le consigliere cinque stelle, nel dubbio, hanno interpellato l'Autorità nazionale anti corruzione (Anac) "affinché proceda con i dovuti accertamenti sul modus operandi della Fondazione".
Sotto accusa l'obbligo di rendicontazione da parte della Fondazione che per statuto dovrebbe pubblicare tutti gli atti e le delibere nell'Albo Pretorio del Comune di Gravina oltre a rendicontare in che modo e per quali progetto l'Ente morale spende i 142.000 euro elargiti dal Comune di Gravina .
"Soldi pubblici che vengono offerti all'Ente e di cui non è dato sapere per cosa, come e quando vengono utilizzati – attaccano le consigliere Cinque stelle - Per questo grave inadempimento da parte della Fondazione, reiterato nel tempo, riteniamo che il Comune di Gravina in Puglia debba sospendere, da subito, il pagamento del contributo annuale fino a che l'Ente morale non provveda a rendere pubblico ciò che il suo Consiglio di Amministrazione decide".
Accuse a cui lo stesso presidente Burdi risponde tranquillizzando le consigliere spiegando che "tutti gli atti gestionali della Fondazione vengono depositati, oramai da anni, a palazzo di città con tanto di bilancio di previsione e bilancio consuntivo, nota specifica delle spese e tutti i dettagli atti a ricostruire la gestione dell'Ente morale".
Sulla diffusione delle delibere invece, il presidente rimanda le responsabilità al Municipio "avendo chiesto più volte in che modo e secondo quali procedure possiamo come Fondazione pubblicare le delibere ma ad oggi nulla mi è dato sapere". Il presidente assicura la massima trasparenza nella gestione dell'ente morale mostrando disponibilità a fornire tutte le informazioni a chi vuole vederci chiaro "in una gestione che tutto è meno che opaca" conclude Burdi.
Le consigliere cinque stelle, nel dubbio, hanno interpellato l'Autorità nazionale anti corruzione (Anac) "affinché proceda con i dovuti accertamenti sul modus operandi della Fondazione".