La città
Mantenere la città pulita: il Comune accusa i cittadini
Non tutto compete all'Amministrazione comunale!. Bisogna "riportare decoro ed igiene in ampie zone comunali ma di proprietà privata"
Gravina - sabato 21 maggio 2011
15.44
Gravinalife denuncia, il cittadino chiede, i gravinesi vivono e respirano l'aria malsana del degrado di alcune zone locali, e l'amministrazione che fa? Rilancia.
Cercando di venirne fuori elegantemente, estrapolando una via d'uscita alla querelle ambientale in salsa locale, ecco che cosa si legge in un comunicato pervenutoci questa mattina proprio dal Palazzo di città: "Bisogna combattere e non più tollerare l'inciviltà. Vi è ora la necessità che si estirpi la malsana e diffusa convinzione che è sempre a spese dell'Amministrazione Comunale che le cose debbono essere fatte, anche quando competono ai cittadini. Proprio da questa considerazione nasce l'Ordinanza Dirigenziale n. 19 del 20 aprile 2011, che ha come unica finalità riportare decoro ed igiene in ampie zone comunali ma di proprietà privata. Un'Ordinanza con la quale si vuole porre un freno e limitare lo stato di degrado e di abbandono soprattutto di molte aree a verde private".
Insomma un'ordinanza, tra l'altro, poco "sponsorizzata" che circa un mese fa veniva sottoscritta e che si rendeva necessaria "data la noncuranza e la leggerezza con la quale i proprietari dei terreni ne curano decoro e sicurezza. Da qui l'obbligo ai proprietari di assumersi ogni responsabilità...Alla Polizia Municipale è stato dato mandato di controllare la corretta osservanza del presente provvedimento e di applicare, in caso di riscontrate violazioni, le sanzioni del caso".
Ma prima del 20 aprile scorso i privati non avevano alcun obbligo? La forza pubblica era in vacanza?
Dal 20 aprile ad oggi ci sono privati a cui sono state comminate delle sanzioni?
Come i cavoli a merenda, ci giunge un comunicato che, intanto nulla di nuovo aggiunge a quello che dovrebbe essere da sempre il ruolo della forza pubblica di fronte ad infrazioni del genere; ed in secondo luogo lo stesso comunicato non discolpa certo i "residenti" del Palazzo di Città, dal non aver provveduto a rimuovere il pattume che pure compete alla stessa amministrazione, negli spazi appunto comunali.
Vogliamo ricordare la questione della zona P.I.P.? Solo dopo essere finiti sulla homepage di Gravinalife, dall'amministrazione si sono interessati alla pulizia, e voilà la zona P.I.P., per lo meno gli spiazzali da noi fotografati, al momento non presentano rifiuti.
D'accordo che i privati debbano provvedere alla manutenzione di quanto rientra negli spazi di cui sono proprietari esclusivi, ma d'altro canto al Palazzo di città compete garantire e "mantenere una città pulita e decorosa", senza SE e senza MA.
E se una delle soluzioni corrisponde a sanzionare i contravventori, che lo si faccia pure, ma prendiamo atto che siamo in ritardo! Se l'ordinanza n.19 fosse davvero esecutiva...dovrebbe essere questa la regola!
Cercando di venirne fuori elegantemente, estrapolando una via d'uscita alla querelle ambientale in salsa locale, ecco che cosa si legge in un comunicato pervenutoci questa mattina proprio dal Palazzo di città: "Bisogna combattere e non più tollerare l'inciviltà. Vi è ora la necessità che si estirpi la malsana e diffusa convinzione che è sempre a spese dell'Amministrazione Comunale che le cose debbono essere fatte, anche quando competono ai cittadini. Proprio da questa considerazione nasce l'Ordinanza Dirigenziale n. 19 del 20 aprile 2011, che ha come unica finalità riportare decoro ed igiene in ampie zone comunali ma di proprietà privata. Un'Ordinanza con la quale si vuole porre un freno e limitare lo stato di degrado e di abbandono soprattutto di molte aree a verde private".
Insomma un'ordinanza, tra l'altro, poco "sponsorizzata" che circa un mese fa veniva sottoscritta e che si rendeva necessaria "data la noncuranza e la leggerezza con la quale i proprietari dei terreni ne curano decoro e sicurezza. Da qui l'obbligo ai proprietari di assumersi ogni responsabilità...Alla Polizia Municipale è stato dato mandato di controllare la corretta osservanza del presente provvedimento e di applicare, in caso di riscontrate violazioni, le sanzioni del caso".
Ma prima del 20 aprile scorso i privati non avevano alcun obbligo? La forza pubblica era in vacanza?
Dal 20 aprile ad oggi ci sono privati a cui sono state comminate delle sanzioni?
Come i cavoli a merenda, ci giunge un comunicato che, intanto nulla di nuovo aggiunge a quello che dovrebbe essere da sempre il ruolo della forza pubblica di fronte ad infrazioni del genere; ed in secondo luogo lo stesso comunicato non discolpa certo i "residenti" del Palazzo di Città, dal non aver provveduto a rimuovere il pattume che pure compete alla stessa amministrazione, negli spazi appunto comunali.
Vogliamo ricordare la questione della zona P.I.P.? Solo dopo essere finiti sulla homepage di Gravinalife, dall'amministrazione si sono interessati alla pulizia, e voilà la zona P.I.P., per lo meno gli spiazzali da noi fotografati, al momento non presentano rifiuti.
D'accordo che i privati debbano provvedere alla manutenzione di quanto rientra negli spazi di cui sono proprietari esclusivi, ma d'altro canto al Palazzo di città compete garantire e "mantenere una città pulita e decorosa", senza SE e senza MA.
E se una delle soluzioni corrisponde a sanzionare i contravventori, che lo si faccia pure, ma prendiamo atto che siamo in ritardo! Se l'ordinanza n.19 fosse davvero esecutiva...dovrebbe essere questa la regola!