La città
Cittadinanza per il Cardinale Semerano
Seduta straordinaria del consiglio comunale
Gravina - lunedì 16 gennaio 2023
"Per il costante impegno profuso nella Chiesa come cercatore appassionato della Verità, uomo molto colto e di vivida intelligenza, fortemente radicato nel patrimonio della Tradizione e fedele al Magistero dei Papi, nel suo ministero ha particolarmente curato la formazione umana e culturale di diversi giovani candidati al sacerdozio della nostra amata città di Gravina in Puglia".
Con questa motivazione il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria al Cardinale Marcello Semeraro. Una cerimonia svoltasi nella sala consiliare con il sindaco Fedele Lagreca a fare gli onori di casa, porgendo i saluti dell'intera cittadinanza al cardinale leccese.
Il primo cittadino ha ringraziato l'alto prelato per la sua permanenza nella città di Gravina "a parere dei molteplici storici locali, città di Santi, per i benefici da questi elargiti ad intere e numerose generazioni".
"Santi – ha continuato il sindaco nel suo discorso di benvenuto- non ancora ufficialmente dichiarati tali, ma ci auguriamo quanto prima, dopo l'inappellabile, definitivo e sereno giudizio della Chiesa, essendo in corso, come lei ben sa, per ciascuno di loro, i Processi di Beatificazione e Canonizzazione".
Il riferimento è a papa Benedetto XIII; a don Eustachio Montemurro, di cui in questi giorni si sta celebrando, il primo centenario della morte, fondatore delle Suore Missionarie del Sacro Costato e di Maria Santissima Addolorata e alla nobildonna Madre Teresa Orsini, nata a Gravina, pronipote di papa Benedetto XIII, fondatrice delle Suore Ospedaliere della Misericordia.
"Tutte figure insigni, che hanno servito la Chiesa" e che – ha detto Lagreca- rappresentano "modelli da imitare e da trasmettere".
"Eminenza, grazie ancora per questo suo regalo odierno, ma, ancor più grati per averci dato la possibilità di conferirle la cittadinanza onoraria, proprio per i meriti dianzi accennati. Questo nostro atto d'amore e di sensibilità, rinsalderà ancora di più, ne sono convinto, ne siamo convinti, i suoi legami e i suoi vincoli d'amicizia con la nostra città" - ha concluso il sindaco.
"Devo confessarvi la sorpresa nell'apprendere di questa iniziativa- ha detto il cardinale- vi sono sinceramente grato".
Mons. Semeraro, giunto a Gravina per le celebrazioni in occasione del centenario della morte di Don Eustachio Montemurro, ha sottolineato il legame tra l'evento religioso e il conferimento della cittadinanza. "Due realtà non distanti che si richiamano -ha detto il Cardinale – perché ciò che si considera santità nella chiesa cattolica, non è distanze dalla santità della vita e coincide con la perfezione dell'umano. Le virtù del santo non sono distanti dalle virtù di chi è pienamente uomo".
Una gratitudine per una città che il cardinale ben conosce, e dove "ci sono diversi sacerdoti miei amici".
Il Vescovo della Diocesi Mons. Giovanni Ricchiuti ha ringraziato il sindaco Lagreca per aver voluto inserire nella lista dei personaggi illustri della città il cardinale Semeraro, a cui ha porto i suoi saluti, accogliendolo "con simpatia e affetto" -ha detto Mons. Ricchiuti, che con il porporato ha una conoscenza di lungo corso e una relazione ecclesiale e amicale che lo ha portato a concludere il suo intervento con una battuta. "Ti inviterò a Gravina quando porterai con te il decreto di venerabilità del Papa Benedetto XIII" - ha chiosato tra gli applausi il vescovo.
(foto Carlo Centonze)
Con questa motivazione il consiglio comunale ha conferito la cittadinanza onoraria al Cardinale Marcello Semeraro. Una cerimonia svoltasi nella sala consiliare con il sindaco Fedele Lagreca a fare gli onori di casa, porgendo i saluti dell'intera cittadinanza al cardinale leccese.
Il primo cittadino ha ringraziato l'alto prelato per la sua permanenza nella città di Gravina "a parere dei molteplici storici locali, città di Santi, per i benefici da questi elargiti ad intere e numerose generazioni".
"Santi – ha continuato il sindaco nel suo discorso di benvenuto- non ancora ufficialmente dichiarati tali, ma ci auguriamo quanto prima, dopo l'inappellabile, definitivo e sereno giudizio della Chiesa, essendo in corso, come lei ben sa, per ciascuno di loro, i Processi di Beatificazione e Canonizzazione".
Il riferimento è a papa Benedetto XIII; a don Eustachio Montemurro, di cui in questi giorni si sta celebrando, il primo centenario della morte, fondatore delle Suore Missionarie del Sacro Costato e di Maria Santissima Addolorata e alla nobildonna Madre Teresa Orsini, nata a Gravina, pronipote di papa Benedetto XIII, fondatrice delle Suore Ospedaliere della Misericordia.
"Tutte figure insigni, che hanno servito la Chiesa" e che – ha detto Lagreca- rappresentano "modelli da imitare e da trasmettere".
"Eminenza, grazie ancora per questo suo regalo odierno, ma, ancor più grati per averci dato la possibilità di conferirle la cittadinanza onoraria, proprio per i meriti dianzi accennati. Questo nostro atto d'amore e di sensibilità, rinsalderà ancora di più, ne sono convinto, ne siamo convinti, i suoi legami e i suoi vincoli d'amicizia con la nostra città" - ha concluso il sindaco.
"Devo confessarvi la sorpresa nell'apprendere di questa iniziativa- ha detto il cardinale- vi sono sinceramente grato".
Mons. Semeraro, giunto a Gravina per le celebrazioni in occasione del centenario della morte di Don Eustachio Montemurro, ha sottolineato il legame tra l'evento religioso e il conferimento della cittadinanza. "Due realtà non distanti che si richiamano -ha detto il Cardinale – perché ciò che si considera santità nella chiesa cattolica, non è distanze dalla santità della vita e coincide con la perfezione dell'umano. Le virtù del santo non sono distanti dalle virtù di chi è pienamente uomo".
Una gratitudine per una città che il cardinale ben conosce, e dove "ci sono diversi sacerdoti miei amici".
Il Vescovo della Diocesi Mons. Giovanni Ricchiuti ha ringraziato il sindaco Lagreca per aver voluto inserire nella lista dei personaggi illustri della città il cardinale Semeraro, a cui ha porto i suoi saluti, accogliendolo "con simpatia e affetto" -ha detto Mons. Ricchiuti, che con il porporato ha una conoscenza di lungo corso e una relazione ecclesiale e amicale che lo ha portato a concludere il suo intervento con una battuta. "Ti inviterò a Gravina quando porterai con te il decreto di venerabilità del Papa Benedetto XIII" - ha chiosato tra gli applausi il vescovo.
(foto Carlo Centonze)