La città
Cittadini Gravinesi: il museo ancora non c’è
Attacco all’amministrazione comunale per la mancata apertura
Gravina - martedì 22 giugno 2021
12.50
La notizia del sequestro da parte della Guardia di Finanza ad un gravinese di alcune manufatti archeologici, allocati successivamente presso il Museo Nazionale di Altamura, spinge ad alcune riflessioni il movimento Politico "Cittadini Gravinesi".
"Oltre al danno anche la beffa ci verrebbe da dire" - commenta Mario Conca, leader del movimento, che spiega la sua affermazione, ricordando come il 30 marzo 2017 il sindaco Valente "si affrettava ad inaugurare, fintamente", il Museo Civico di Piazza Benedetto XIII, per evitare –afferma Conca- di perdere il finanziamento regionale di ben 550mila euro percepito dalla Regione Puglia. "D'allora di fatto non è stato mai aperto" - dice laconico l'esponente di Cittadini Gravinesi.
Lo stesso Conca più volte aveva sollecitato il governo della città ad adoperarsi per non far andare perso il finanziamento della regione, aprendo finalmente il museo mettendolo a disposizione della collettività. Apertura mai avvenuta per un museo che- dicono da Cittadini Gravinesi- "non c'è".
Nella ricostruzione dei fatti della mancata apertura del museo civico, il movimento politico annovera un contenzioso con la ditta che si era occupata dei lavori di allestimento e dei percorsi museali, seguito dall'affidamento dell'appalto in gestione ad un soggetto che, constatata la poca remunerativa dell'operazione, si era di fatto tirato indietro, considerando anche i costi del personale e l'impossibilità a poter usufruire del piano terra della struttura che ospita il Museo. La vicenda si è protratta poi negli anni, con incontri con la Regione e altri affidamenti, ma allo stato attuale delle cose il museo è chiuso, aperto solo al pian terreno per ciò che concerne la parte concessa allo Iat.
"Questi sono i risultati di quando si gestisce la cosa pubblica non nell'interesse della collettività, e gli affidamenti fatti ai privati non vengono gestiti nel migliore dei modi ritrovandoci un museo civico aperto, ma "chiuso" -sottolineano da Cittadini Gravinesi, che ricordano il rischio di dover rendere anche il finanziamento ricevuto per l'apertura del museo, con il pericolo anche che lo scheletro del guerriero, "racchiuso in una teca chissà dove, venga, se non lo è già stato, affidato a qualche altro museo perdendolo definitivamente".
Insomma, il giudizio sull'operato delle amministrazioni guidate dal sindaco Valente, visto anche l'evolversi della vicenda del Museo Civico, non può che essere estremamente negativo. "Non osiamo immaginare di quante altre cose la collettività non ha goduto, o avuto, grazie sempre ad essa. Auguri Gravina città con un "quasi" museo civico" - chiudono gli attività di Cittadini Gravinesi.
"Oltre al danno anche la beffa ci verrebbe da dire" - commenta Mario Conca, leader del movimento, che spiega la sua affermazione, ricordando come il 30 marzo 2017 il sindaco Valente "si affrettava ad inaugurare, fintamente", il Museo Civico di Piazza Benedetto XIII, per evitare –afferma Conca- di perdere il finanziamento regionale di ben 550mila euro percepito dalla Regione Puglia. "D'allora di fatto non è stato mai aperto" - dice laconico l'esponente di Cittadini Gravinesi.
Lo stesso Conca più volte aveva sollecitato il governo della città ad adoperarsi per non far andare perso il finanziamento della regione, aprendo finalmente il museo mettendolo a disposizione della collettività. Apertura mai avvenuta per un museo che- dicono da Cittadini Gravinesi- "non c'è".
Nella ricostruzione dei fatti della mancata apertura del museo civico, il movimento politico annovera un contenzioso con la ditta che si era occupata dei lavori di allestimento e dei percorsi museali, seguito dall'affidamento dell'appalto in gestione ad un soggetto che, constatata la poca remunerativa dell'operazione, si era di fatto tirato indietro, considerando anche i costi del personale e l'impossibilità a poter usufruire del piano terra della struttura che ospita il Museo. La vicenda si è protratta poi negli anni, con incontri con la Regione e altri affidamenti, ma allo stato attuale delle cose il museo è chiuso, aperto solo al pian terreno per ciò che concerne la parte concessa allo Iat.
"Questi sono i risultati di quando si gestisce la cosa pubblica non nell'interesse della collettività, e gli affidamenti fatti ai privati non vengono gestiti nel migliore dei modi ritrovandoci un museo civico aperto, ma "chiuso" -sottolineano da Cittadini Gravinesi, che ricordano il rischio di dover rendere anche il finanziamento ricevuto per l'apertura del museo, con il pericolo anche che lo scheletro del guerriero, "racchiuso in una teca chissà dove, venga, se non lo è già stato, affidato a qualche altro museo perdendolo definitivamente".
Insomma, il giudizio sull'operato delle amministrazioni guidate dal sindaco Valente, visto anche l'evolversi della vicenda del Museo Civico, non può che essere estremamente negativo. "Non osiamo immaginare di quante altre cose la collettività non ha goduto, o avuto, grazie sempre ad essa. Auguri Gravina città con un "quasi" museo civico" - chiudono gli attività di Cittadini Gravinesi.