Carabinieri
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Cronaca

Colpo al Tabacchi: i rapinatori non sarebbero gravinesi

Carabinieri al lavoro: la rapina avrebbe fruttato migliaia di euro. Nell'assalto utilizzati pistole e fucili.

"Avevano studiato bene il percorso da seguire ed i possibili obiettivi da colpire. Ma crediamo non fossero gravinesi. Soprattutto, abbiamo motivo di ritenere fossero ben preparati all'azione. Dei professionisti".

Ne sembrano convinti, gli investigatori, a qualche giorno di distanza dall'assalto al Tabacchi di via Maiorana, preso di mira nel pomeriggio di sabato scorso da una gang di uomini mascherati. Dagli accertamenti nel frattempo compiuti sarebbero emersi elementi per un racconto con risvolti da arancia meccanica, capace di stravolgere le prime sensazioni, quelle filtrate anche in cronaca nelle ore immediatamente successive al fatto.

Nella dinamica degli eventi, per come fissata nella ricostruzione ormai definitiva dell'accaduto, tutto avrebbe luogo attorno alle 14.30 di sabato. Un'Audi A8 di color nero si ferma davanti alla rivendita di via Maiorana. Nell'esercizio, a quell'ora, si troverebbero uno dei gestori, una sua collaboratrice, almeno un cliente. In quattro, col volto coperto ed armati di pistole e fucili, farebbero irruzione, lasciando una quinta persona ad attendere fuori, in auto, col motore acceso. Il quartetto, forse sotto l'effetto di stupefacenti, non lesinerebbe violenza. In due salterebbero dietro il bancone: uno, pistola in pugno, terrebbe sotto tiro la ragazza (poi soccorsa dai medici del 118 per il forte choc). L'altro punterebbe il fucile in faccia al gestore, dopo averlo anche percosso. Sei, sette minuti di terrore puro, durante i quali verrebbe intanto portata a termine la razzia: gratta e vinci, stecche di sigarette, gli incassi. Poi la fuga. Repentina. Con l'Audi che si dileguerebbe sgommando, probabilmente dirigendosi verso via Corato per poter così avere a disposizione più vie d'uscita dalla città portando con sè il tesoretto della rapina. A conti fatti, denaro, bionde e biglietti della fortuna per un valore pari ad alcune decine di migliaia di euro.

Le indagini: si presentano difficili. Si lavorerebbe, ed e' notizia fresca di giornata, sulle immagini registrate da alcune telecamere attive nelle vicinanze, che i Carabinieri avrebbero già acquisito, a caccia di possibili spunti in grado di dare un volto ed un nome ai malviventi. Ritenuti ben organizzati (come dimostrerebbero le armi impiegate ed il vestiario utilizzato, tale da non far trasparire neppure un lembo di pelle) ed estranei al contesto criminale gravinese. "Venivano da fuori", è il ritornello che risuona con insistenza. Tanto da lasciar pensare (anche se la smentita al riguardo è ferma) che chi indaga un'idea di chi ci sia dietro alla rapina in via Maiorana se la sia già fatta...
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