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Comune: la maggioranza apre al Psi

Ma i socialisti rispondono picche. Nolasco: "Niente di nuovo: tutta roba già sentita".

Ci hanno impiegato una settimana, forse più, ma alla fine hanno deciso la strategia da seguire: in difesa.

Chiusa a catenaccio come la storia calcistica tricolore insegna, la maggioranza Valente risponde al partito socialista che alcuni giorni fa s'era tirato fuori dalla coalizione, rea di non aver rispettato il programma elettorale e di non aver mantenuto gli impegni con gli alleati. Una maggioranza, secondo il Psi, che non lavorerebbe per rafforzare l'ufficio tecnico ed avrebbe pure un assessore, Laura Marchetti, spacciato per tecnico ma in realtà esponente del Prc.

"Non sarà disertando le riunioni di maggioranza che si risolveranno i malcontenti e le incomprensioni", fanno sapere ora le forze a sostegno del primo cittadino. L'invito è, chiaramente, quello di cercare un modo per riallacciare i rapporti e "rivedere la decisione", non prima però di aver chiarito alcuni punti: "La giunta Valente - si legge in una nota inviata alla stampa dallo staff del sindaco - ad oggi non ha mai deragliato da quel programma elettorale che ha ottenuto la fiducia della larga parte della città ,dentro il quale vi sono anche le proposte del Psi. Sul piano urbanistico è volontà della maggioranza porre in essere una pianificazione territoriale e dotarsi di un Piano Urbanistico Generale per il riassetto del territorio. Grande attenzione è stata posta (e così sarà in futuro) alla riqualificazione dell'esistente. Innumerevoli i provvedimenti e le disposizioni adottate per garantire lo sviluppo della nostra città, ed il Psi, come tutti i partiti di coalizione, ne ha conoscenza avendo discusso insieme il Piano Triennale delle Opere Pubbliche". E, si aggiunge, "la giunta Valente sta cercando con pazienza di rimettere ordine e di potenziare gli uffici cardine, primo fra tutti l'ufficio tecnico, avendo, tra l'altro, ereditato un numero di dipendenti ai minimi storici anche a causa della spending review".

In coda le risposte squisitamente politiche, partendo da un altro "punto che necessita di un chiarimento", ossia "la differenza che sussiste tra il politico e il funzionario/tecnico. La politica ha il compito di recepire un problema, trovarne le soluzioni con il supporto dei funzionari/tecnici, decidere come procedere e con un atto di indirizzo demandare l'ufficio competente a seguire la volontà politica. Pertanto non è l'assessore che deve avere competenze in un dato settore, bensì deve avere chiaro l'obiettivo da raggiungere, la vision". E infine, a proposito della mancata visibilità data ai socialisti, si legge nella medesima nota, "non è intenzione del sindaco venire meno alla parola data e a quanto più volte affermato. Di fatto, proprio in una riunione di maggioranza si è deciso di comune accordo di rinviare la definizione dei ruoli politici, dando la priorità a problematiche più impellenti".

Parole che tuttavia non smuovono il Psi, che alle sirene valentiane sembra non voler cedere. Pietro Nolasco, coordinatore del Psi, prima specifica che "la decisone la prenderemo all'interno del partito", ma poi lascia intendere che in fondo il verdetto è già stato emesso giorni addietro: "In quel documento consegnato oggi pomeriggio dal messo comunale non si legge nulla di nuovo. E' l'ennesima elencazione di intenzioni e non di progetti". E a chi insinua che la pace si potrebbe sancire con un ruolo in giunta, Nolasco ribadisce: "Forse non è chiaro, noi non vogliamo incarichi ma vogliamo discutere la linea politica di questa amministrazione prima che le cose si facciano, e non a consuntivo".
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