Segnalazione strada e ponte crollato
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La città

Comuni a rischio sismico: Gravina c'è

La Regione mette a disposizione i finanziamenti. Una quarantina le richieste di contributi presentate in Municipio.

L'82% dei Comuni italiani presenta aree a rischio idrogeologico.

Sono dati allarmanti quelli diffusi, pochi giorni fa, durante la conferenza nazionale sul rischio idrogeologico, che ha fatto il punto sulla situazione italiana. Obiettivo dell'incontro è stato anche quello di "accendere l'attenzione della politica e dei candidati alle prossime elezioni e al nuovo governo su questi temi". Secondo i dati forniti da Legambiente, infatti, "la dimensione del rischio è ovunque preoccupante, con una superficie delle aree ad alta criticità geologica che si estende per 29.517 chilometri quadrati, il 9,8% del territorio nazionale. In Italia oltre 5 milioni di persone si trovano in zone esposte al pericolo costante di frane e alluvioni".

Il rischio riguarda 6.633 Comuni che hanno aree sensibili nel proprio territorio e che i violenti fenomeni meteorologici che si verificano con sempre maggiore frequenza, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, espongono sempre di più al rischio, aumentano le possibilità di un disastro idrogeologico. Un rischio che la Regione Puglia conosce bene tanto che la scorsa estate sono stati stanziati dalla giunta regionale i finanziamenti inerenti ad interventi strutturali di rafforzamento locale, miglioramento sismico e, eventualmente, di demolizione e ricostruzione di edifici privati per una spesa complessiva di 1.155.000 euro.

Il bando prevedeva l'erogazione dei finanziamenti ai cittadini che intendessero realizzare interventi di rafforzamento locale (massimo 20.000 euro per ogni unità abitativa e 10.000 euro per altre unità immobiliari); interventi di miglioramento sismico (30.000 euro per ogni unità abitativa e 15.000 per altre unità immobiliari) ed infine interventi di demolizione e ricostruzione (40.000 euro per ogni unità abitativa e 20.000 per altre unità immobiliari).

Da Gravina, secondo i dati diffusi dall'Ufficio tecnico comunale, sono state presentate 41 richieste di finanziamento, di cui 27 dichiarate ammissibili. Altre 7 sono state ammesse con riserva, mentre 6 sono state dichiarate inammissibili perchè non rispettavano i requisiti richiesti dal bando. Tra le richieste presentate, conferma il dirigente dell'area tecnica Michele Stasi, la maggior parte riguardano il cuore antico della città, a dimostrazione che diventa sempre più urgente un intervento nel centro cittadino.

Nei prossimi mesi la Regione dovrebbe completare tutte le procedure e pubblicare la graduatoria definitiva per l'erogazione dei contributi.
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