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Con Valente non cambia niente

Duro attacco del centro destra contro l'aministrazione

Dopo mesi di silenzio, distratti dalla riorganizzazione dei partiti prima, e dalla scissioni poi, tornano a far sentire la propria voce i partiti del centro destra gravinese pronti a "ridare voce alla maggioranza dei cittadini gravinesi che non si riconoscono in questa amministrazione e che non sopportano più il modo spregiudicato di gestire il potere da parte di un sindaco intento solo a somministrare alla sua ciurma, poltrone e prebende a piccole dosi, con l'intento di tenerla a bada".

In un comunicato scritto a quattro mani da Fratelli d'Italia, Nuovo centro destra, Forza Italia e Movimento Schittulli, piovono critiche sull'amministrazione Valente convocata proprio oggi per un nuovo consiglio comunale.
E proprio i punti previsti all'ordine del giorno in consiglio danno il là ai partiti di centro destra per sferrare il primo affondo: "Da cittadini fiduciosi e ottimisti credevamo che il presidente del Consiglio Comunale, Giacinto Lupoli unitamente al suo sindaco, volessero affrontare i punti cruciali per la nostra comunità e dare finalmente il via libera a quelle opere lasciate in eredità dall'amministrazione di centrodestra e che i cittadini attendono, ormai sfiduciati, di vedere realizzate come: la piscina, lo sblocco delle area in zona C, il piano commerciale, l'esecuzione delle tante opere pubbliche approvate e finanziate per il centro storico, il piano di gestione del Bosco" e invece "nulla di tutto questo è inserito nel dibattito politico di questa disastrata amministrazione che era nata all'insegna del cambiamente".

Al contrario, stando a quanto sostenuto da quella parte dell'opposizione politica che non siede in consiglio, "il sindaco intende barattare la sua sopravvivenza con le nomine in seno alla Fondazione Santomasi, un ente morale e culturale, prestigio e orgoglio della nostra Città, tentando e accontentando partiti come l'Udc, vedi nomina di Stefano Valente, che da mesi ufficialmente reclamano una svolta ma praticamente assecondano tutto, o partiti in attesa di poltrone post elettorali, come Democrazia e Futuro a cui andrà la nomina di Mario Burdi".
L'ennesimo accordo dopo "il mercimonio più sfacciato, dopo la spartizione delle nomine dei componenti del Nucleo di Valutazione del personale, dove ogni nome è associato per parentela o amicizia a consiglieri o a segretari di partito "capricciosi" (nello specifico: Psi; Fli; Democratici e Riformisti; Centro Democratico)".

Una bocciatura su tutti i fronti e la costatazione che il " Cambiamente" si è tradotto in un gioco di equilibrismo politico con "il trasloco dalla maggioranza all'opposizione, per poi rientrare nuovamente in maggioranza passando da FLI, da parte del consigliere Giuseppe Mazzilli; il trasloco dall'opposizione alla maggioranza per poi rientrare nuovamente all'opposizione, da parte del consigliere Michele Tedesco; le dimissioni dell'assessore Maddalena Grillo sostituita dell'assessore Divella, per accontentare i mal di pancia dei consiglieri Depascale e Dipalma in quota "Democratici e Riformisti".
E ancora: le dimissioni dell'assessore Lorenzo Carbone rimpiazzato con l'assessore Francesco Santomasi "per accontentare il neo segretario del FLI Aldo Dibattista, il presidente Giacinto Lupoli e i consiglieri Ariani, Mazzilli e Carbone".
E le critiche non risparmiano nemmeo la giunta prima con " Gino Lorusso, vice sindaco UDC, prima congelato nelle sue funzioni dal proprio partito e poi scongelato senza chiederne il permesso" e Nicola Lagreca "assessore al Bilancio del PD, capace di dimettersi e ritirare la dimissioni nell'arco di 24 ore, dando l'impressione di essere su Scherzi a Parte" passando per Monica Calzetta, la segretaria generale del Comune che alla prima occasione è scappata via".
Un quadro politico poco edificante, seconda la destra gravinese, nel quale anche il consiglio comunale diventa uno spettacolo con un finale già scritto, convinta che "oramai è chiaro lo stato confusionale di questa amministrazione e della sua maggioranza, che hanno scambiato la casa comunale per una proprietà privata se è vero che il sindaco e il suo presidente, pur di tirare a campare per qualche altro mese, hanno convocato un Consiglio Comunale con punti che riguardano solo nomine e poltrone, col chiaro intento di accontentare quei consiglieri e quei partiti che reclamano maggiore visibilità a scapito solo e sempre della Città".

e infine "Gravina ha bisogno di essere governata da una amministrazione concentrata ad affrontare le questioni cruciali per lo sviluppo della comunità e non di un sindaco che pensa solo alla sua poltrona e perciò capace di ogni compromesso pur di rimanere sullo scranno, il tutto nell'assenza assoluta dei consiglieri di opposizione (tutti di sinistra) forse troppo presi da una ipotesi di ribaltone".
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