Territorio
Condratìembe, storie e colture di una Puglia Biodiversa
Un progetto volto alla scoperta del nostro territorio
Gravina - martedì 1 marzo 2016
11.27
"Condratìembe", un viaggio attraverso i paesaggi pugliesi che mira alla tutela e alla salvaguardia delle antiche varietà autoctone di piante da frutto, olivo e vite.
Il termine "condratìembe" in dialetto pugliese vuol dire propriamente "controtempo", "fuori stagione" e si riferisce sostanzialmente a tutte quelle colture espressione della biodiversità, che si sono estinte per diverse ragioni o sono state relegate ai margini dell'attenzione dei produttori e dei consumatori, nelle quali risiede l'identità stessa di un territorio e dei suoi abitanti, della loro cultura e delle loro tradizioni.
Territorio che si preserva e produce frutti, di cui s'ignorava persino l'esistenza, sotto la tutela di contadini "fuori tempo", che, consapevoli e non, si fanno custodi di quelle centinaia antiche varietà autoctone, presenti in Puglia da secoli. Territorio che va curato, conservato e protetto con amore e dedizione.
Il progetto sulla Biodiversità pugliese frutto del lavoro scientifico del CRSFA "Basile Caramia" di Locorotondo e dello Spin Off Sinagri, si struttura di diverse parti: un video istituzionale con cui viene presentata l'intera attività; quindici video-interviste (5 interviste sulla vite e sul vino, 5 sull'olivo e sull'olio, 5 sulla frutta) ad agricoltori, esperti, responsabili di progetto...in giro per la Puglia, nelle quali emerge la biodiversità propria della Puglia, ma anche la bellezza di un territorio unico nel suo genere; tre corti monotematici, uno sulla vite, uno sulla frutta e uno sull'olivo.
Quest'ultimo si intitola "Diogene corre", in cui l'omonimo protagonista ripercorre la Puglia intera alla ricerca della biodiversità olivicola pugliese, partendo da Faeto, in provincia di Foggia, con la varietà "Peranzana", a Lecce e Melpignano, alla scoperta della gustosissima oliva "Butirra", passando per Sannicadro di Bari, con la dolce varietà "Termite" e poi per Statte, per conoscere il rapporto tra una coltura olivicola di qualità e la modificazione ambientale avvenuta ad opera dell'eco-mostro ILVA, fino alla quinta e ultima tappa: Gravina in Puglia.
Tra i prodotti che la nostra terra partorisce, ritroviamo infatti una varietà di oliva denominata "bambina", nome di origine incerta, che risale probabilmente al dopoguerra. Probabilmente il nome lo si deve all'olio prodotto da questo frutto, che era considerato dalle famiglie contadine l'alimento base per lo svezzamento e la nutrizione dei più piccoli: essendo molto ricco di acidi grassi insaturi, consentiva all'organismo di assimilare in modo più equilibrato tutti gli alimenti, necessari per uno sviluppo corretto e nella fase dello svezzamento, era in grado di eliminare o – almeno di tenere sotto controllo – il problema della stitichezza. In più, il suo sapore gradevole rendeva il gusto delle pappe sicuramente più appetibile per il bambino, abituato a nutrirsi del latte materno.
La prima del cortometraggio si terrà a Giugno 2016 presso il CRSFA "Basile Caramia" a Locorotondo.
Un itinerario alla scoperta delle tradizioni della Puglia, una terra, sconosciuta sotto diversi aspetti, che ha tanto da raccontare.
Il termine "condratìembe" in dialetto pugliese vuol dire propriamente "controtempo", "fuori stagione" e si riferisce sostanzialmente a tutte quelle colture espressione della biodiversità, che si sono estinte per diverse ragioni o sono state relegate ai margini dell'attenzione dei produttori e dei consumatori, nelle quali risiede l'identità stessa di un territorio e dei suoi abitanti, della loro cultura e delle loro tradizioni.
Territorio che si preserva e produce frutti, di cui s'ignorava persino l'esistenza, sotto la tutela di contadini "fuori tempo", che, consapevoli e non, si fanno custodi di quelle centinaia antiche varietà autoctone, presenti in Puglia da secoli. Territorio che va curato, conservato e protetto con amore e dedizione.
Il progetto sulla Biodiversità pugliese frutto del lavoro scientifico del CRSFA "Basile Caramia" di Locorotondo e dello Spin Off Sinagri, si struttura di diverse parti: un video istituzionale con cui viene presentata l'intera attività; quindici video-interviste (5 interviste sulla vite e sul vino, 5 sull'olivo e sull'olio, 5 sulla frutta) ad agricoltori, esperti, responsabili di progetto...in giro per la Puglia, nelle quali emerge la biodiversità propria della Puglia, ma anche la bellezza di un territorio unico nel suo genere; tre corti monotematici, uno sulla vite, uno sulla frutta e uno sull'olivo.
Quest'ultimo si intitola "Diogene corre", in cui l'omonimo protagonista ripercorre la Puglia intera alla ricerca della biodiversità olivicola pugliese, partendo da Faeto, in provincia di Foggia, con la varietà "Peranzana", a Lecce e Melpignano, alla scoperta della gustosissima oliva "Butirra", passando per Sannicadro di Bari, con la dolce varietà "Termite" e poi per Statte, per conoscere il rapporto tra una coltura olivicola di qualità e la modificazione ambientale avvenuta ad opera dell'eco-mostro ILVA, fino alla quinta e ultima tappa: Gravina in Puglia.
Tra i prodotti che la nostra terra partorisce, ritroviamo infatti una varietà di oliva denominata "bambina", nome di origine incerta, che risale probabilmente al dopoguerra. Probabilmente il nome lo si deve all'olio prodotto da questo frutto, che era considerato dalle famiglie contadine l'alimento base per lo svezzamento e la nutrizione dei più piccoli: essendo molto ricco di acidi grassi insaturi, consentiva all'organismo di assimilare in modo più equilibrato tutti gli alimenti, necessari per uno sviluppo corretto e nella fase dello svezzamento, era in grado di eliminare o – almeno di tenere sotto controllo – il problema della stitichezza. In più, il suo sapore gradevole rendeva il gusto delle pappe sicuramente più appetibile per il bambino, abituato a nutrirsi del latte materno.
La prima del cortometraggio si terrà a Giugno 2016 presso il CRSFA "Basile Caramia" a Locorotondo.
Un itinerario alla scoperta delle tradizioni della Puglia, una terra, sconosciuta sotto diversi aspetti, che ha tanto da raccontare.