La città
Confcommercio contro l'ex assessore Lagreca
Progetti e provvedimenti per il commercio restano sepolti nei cassetti
Gravina - sabato 18 ottobre 2014
09.00
Inserire Via San Sebastiano nelle future vie di sviluppo del commercio gravinese.
Questa la richiesta avanzata dalla Confcommercio gravinese e sottoscritta da 300 commerciati della zona, promotori a loro volta di una petizione per chieder all'amministrazione comunale di trasformare l'antico corso cittadino in una delle strade principali della città "attraverso interventi di arredo urbano e viabilità che facilitino il decollo dell'intero quartiere".
"Speriamo di avere la giusta attenzione verso un quartiere abbandonato a se stesso – scrive Michele Capone presidente di Confcommercio - e che al più presto si possano produrre gli atti necessari per avviare una minima programmazione di sviluppo del quartiere e più in generale del commercio gravinese da sempre fermo al palo".
Una richiesta che si somma a una lunga scaletta di richieste e di aiuti inviati dagli operatori della zona artigianale per i cambi di destinazione di uso di alcuni locali da artigianali a commerciali in zona PIP e dello spostamento del mercato degli ambulanti, "capitoli su cui purtroppo si continuerà per molto tempo ancora a sprecare carta e promesse".
Richieste che diventano occasione per stuzzicare l'ex assessore al commercio Nicola Lagreca reo secondo Capone di aver snobbato tanto il quartiere di San Sebastiano, il quartiere a cominciare degli eventi organizzati dalla associazione e a cui Lagreca "non è mai stato presente" quanto una serie di suggerimenti presentati dalla Confcommercio e mai tradotti in fatti dall'assessore.
Nella sequela degli appunti mossi contro l'assessore, Capone ricorda che "Il Duc (Distretto Urbano del Commercio) non è ancora stato approvato in Consiglio Comunale, atto indispensabile per completare il percorso burocratico e quindi poter partecipare a bandi di riqualificazione urbana indetti dalla Regione Puglia". E come il Duc anche il Piano commerciale è fermo nei cassetti del palazzo di città in attesa di essere sottoposto all'attenzione del Consiglio.
"Vede assessore – incalza il presidente della Confcommercio - le tasse è bravo ad imporle, anche se in molti casi si sarebbero potute evitare, ma almeno contemporaneamente imponetevi alla politica per darci la possibilità di lavorare, ascoltate le nostre istanze ancora pazientemente avanzate dai pochi imprenditori e professionisti rimasti in vita. Questa associazione, ha sempre dato il suo supporto incondizionato a questa Amministrazione fino al 9 febbraio 2014, data in cui l'assessore Nicola Lagreca diede le fulminee dimissione subito rientrate dopo qualche giorno, ma dal suo rientro il suo atteggiamento è cambiato, non ha più ascoltato i nostri consigli e suggerimenti su diverse questioni e non ha più prodotto atti consequenziali al brillante lavoro fatto in tandem fino al 9 febbraio 2014".
Questa la richiesta avanzata dalla Confcommercio gravinese e sottoscritta da 300 commerciati della zona, promotori a loro volta di una petizione per chieder all'amministrazione comunale di trasformare l'antico corso cittadino in una delle strade principali della città "attraverso interventi di arredo urbano e viabilità che facilitino il decollo dell'intero quartiere".
"Speriamo di avere la giusta attenzione verso un quartiere abbandonato a se stesso – scrive Michele Capone presidente di Confcommercio - e che al più presto si possano produrre gli atti necessari per avviare una minima programmazione di sviluppo del quartiere e più in generale del commercio gravinese da sempre fermo al palo".
Una richiesta che si somma a una lunga scaletta di richieste e di aiuti inviati dagli operatori della zona artigianale per i cambi di destinazione di uso di alcuni locali da artigianali a commerciali in zona PIP e dello spostamento del mercato degli ambulanti, "capitoli su cui purtroppo si continuerà per molto tempo ancora a sprecare carta e promesse".
Richieste che diventano occasione per stuzzicare l'ex assessore al commercio Nicola Lagreca reo secondo Capone di aver snobbato tanto il quartiere di San Sebastiano, il quartiere a cominciare degli eventi organizzati dalla associazione e a cui Lagreca "non è mai stato presente" quanto una serie di suggerimenti presentati dalla Confcommercio e mai tradotti in fatti dall'assessore.
Nella sequela degli appunti mossi contro l'assessore, Capone ricorda che "Il Duc (Distretto Urbano del Commercio) non è ancora stato approvato in Consiglio Comunale, atto indispensabile per completare il percorso burocratico e quindi poter partecipare a bandi di riqualificazione urbana indetti dalla Regione Puglia". E come il Duc anche il Piano commerciale è fermo nei cassetti del palazzo di città in attesa di essere sottoposto all'attenzione del Consiglio.
"Vede assessore – incalza il presidente della Confcommercio - le tasse è bravo ad imporle, anche se in molti casi si sarebbero potute evitare, ma almeno contemporaneamente imponetevi alla politica per darci la possibilità di lavorare, ascoltate le nostre istanze ancora pazientemente avanzate dai pochi imprenditori e professionisti rimasti in vita. Questa associazione, ha sempre dato il suo supporto incondizionato a questa Amministrazione fino al 9 febbraio 2014, data in cui l'assessore Nicola Lagreca diede le fulminee dimissione subito rientrate dopo qualche giorno, ma dal suo rientro il suo atteggiamento è cambiato, non ha più ascoltato i nostri consigli e suggerimenti su diverse questioni e non ha più prodotto atti consequenziali al brillante lavoro fatto in tandem fino al 9 febbraio 2014".