Salute
Confronto tra esperti, istituzioni e politica sulle “Malattie Invisibili”
Al convegno esponenti medici punto di riferimento europeo della cura
Gravina - domenica 2 aprile 2023
Un evento organizzato dalla M.I.Cro Italia Odv, dall'Aps Philia e dall'Associazione Medica Gravinese in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Gravina a conclusione del mese dedicato all'endometriosi e al benessere delle donne, svoltosi presso la sala convegni dell'area Fiera San Giorgio.
L'incontro è stato organizzato in due parti: la prima parte dedicata agli interventi istituzionali; mentre la seconda parte dedicata maggiormente all'aspetto più clinico riservato alle relazioni scientifiche.
La moderatrice nonché socia dell'Aps Philia Ketti Lorusso, inizia a introdurre gli ospiti istituzionali intervenuti, dando la parola all'Assessore alle pari opportunità Felicetta Cilifrese. "L'endometriosi è una malattia subdola, è importante sensibilizzare formare i giovani e la società a conoscere e comprendere quali sono i sintomi e quali possano essere le diagnosi" -ha detto l'assessore, cui ha fatto seguito l'intervento di Vincenzo Florio, presidente della M.I.Cro Italia Odv. che racconta come il paziente affetto da malattie croniche intestinali, tramite lo sviluppo di un protocollo dedicato di cure, non è più soggetto alle possibili lunghe liste d'attesa. Florio auspica che lo stesso metodo possa essere adottato anche per le cure dell'endometriosi.
È il presidente dell'AMG (Associazione Medica Gravinese) dott. Francesco Loglisci a porre la questione sull'importanza della diagnosi precoce dell'endometriosi, quale strumento per intercettare in tempo la malattia.
"La regione Puglia è stata sottoposta a un monitoraggio stretto da parte del Ministero della Salute, e da questo è emerso che la rete gastroenterologica, ha creato un sistema che ha garantito equità di trattamento su tutto il territorio regionale". Esordisce così Antonella Caroli, dirigente regionale del Dipartimento Salute, una pratica che potrebbe essere adottata anche nella cura dell'endometriosi, e sottolinea l'importanza del contributo delle associazioni sul territorio, al fine di aiutare lo sviluppo di questo tipo di progetti.
Poi è stata la volta di Michele Picaro, da poco in consiglio regionale, ma già attivo su più fronti, Vice Presidente della II Commissione Regionale e primo firmatario della proposta di legge per il riconoscimento dell'endometriosi tra le malattie invalidanti. Picaro fa un excursus storico normativo e, a conclusione, illustra la proposta di legge presentata in regione relativa alla possibilità per le donne affette da endometriosi, di poter ottenere l'esenzione, totale o parziale, sulle terapie, spesso molto costose. Donne spesso costrette a curarsi fuori regione, sostenendo stress ed enormi spese.
Il dibatto diventa molto tecnico quando i dottori Domenico Ferrulli gastroenterologo, Pierfrancesco Lonero Baldassarra ginecologo e la dott.ssa Bianca Maria Di Maio ginecologa moderano gli interventi di altrettanti esperti professionisti di alto profilo, tutti convinti della bontà del "lavoro in rete" tra le diverse specializzazioni mediche, al fine di affrontare le molte complesse patologie come le malattie croniche intestinali e l'endometriosi. Con un linguaggio accessibile spiegano a tutta la platea presente in sala, gli studi che sono stati fatti sulla malattia.
Marco Scioscia, responsabile medico dell'Unità di ginecologia presso la Mater Dei di Bari, spiega come sia importante non classificare l'endometriosi in stadi diversi, ma che la malattia una volta diagnosticata deve essere considerata invalidante a tutti gli effetti. Mentre l'intervento di Roberto Spyridon Bringiotti, coordinatore del progetto M.I.C.I. per la Asl Bari, si sofferma sugli aspetti comuni tra malattie croniche intestinali e l'endometriosi. Arriva, invece, da Milano il direttore della Chirurgia Generale dell'ASST Rhodense, Gianluca Matteo Sampietro per relazionare su "La fertilità dopo la chirurgia maggiore nelle giovani pazienti affette da M.I.C.I. e Endometriosi". Conclude il giro degli interventi scientifici la dott.ssa Maria Fiorenza Tota parlando di "M.I.C.I. ed endometriosi nel setting della medicina generale", importante perché il medico di famiglia è il primo a dover analizzare i sintomi del paziente.
Dunque a Gravina per la prima volta, si sono visti i massimi esperti in materia di cure delle cosiddette "malattie invisibili", esperti medici considerati i punti di riferimento a livello europeo. Da questo dibattito gli esperti si sono trovati concordi che l'importanza delle diagnosi della M.I.C.I. e dell'endometriosi è di fondamentale rilevanza già nella fascia d'età adolescenziale. Inoltre è emerso anche il valore che assume la messa a sistema delle diverse specializzazioni mediche.
Insomma, Gravina non solo contenitore culturale, ma anche luogo di incontro e dibattito scientifico di alto livello.
L'incontro è stato organizzato in due parti: la prima parte dedicata agli interventi istituzionali; mentre la seconda parte dedicata maggiormente all'aspetto più clinico riservato alle relazioni scientifiche.
La moderatrice nonché socia dell'Aps Philia Ketti Lorusso, inizia a introdurre gli ospiti istituzionali intervenuti, dando la parola all'Assessore alle pari opportunità Felicetta Cilifrese. "L'endometriosi è una malattia subdola, è importante sensibilizzare formare i giovani e la società a conoscere e comprendere quali sono i sintomi e quali possano essere le diagnosi" -ha detto l'assessore, cui ha fatto seguito l'intervento di Vincenzo Florio, presidente della M.I.Cro Italia Odv. che racconta come il paziente affetto da malattie croniche intestinali, tramite lo sviluppo di un protocollo dedicato di cure, non è più soggetto alle possibili lunghe liste d'attesa. Florio auspica che lo stesso metodo possa essere adottato anche per le cure dell'endometriosi.
È il presidente dell'AMG (Associazione Medica Gravinese) dott. Francesco Loglisci a porre la questione sull'importanza della diagnosi precoce dell'endometriosi, quale strumento per intercettare in tempo la malattia.
"La regione Puglia è stata sottoposta a un monitoraggio stretto da parte del Ministero della Salute, e da questo è emerso che la rete gastroenterologica, ha creato un sistema che ha garantito equità di trattamento su tutto il territorio regionale". Esordisce così Antonella Caroli, dirigente regionale del Dipartimento Salute, una pratica che potrebbe essere adottata anche nella cura dell'endometriosi, e sottolinea l'importanza del contributo delle associazioni sul territorio, al fine di aiutare lo sviluppo di questo tipo di progetti.
Poi è stata la volta di Michele Picaro, da poco in consiglio regionale, ma già attivo su più fronti, Vice Presidente della II Commissione Regionale e primo firmatario della proposta di legge per il riconoscimento dell'endometriosi tra le malattie invalidanti. Picaro fa un excursus storico normativo e, a conclusione, illustra la proposta di legge presentata in regione relativa alla possibilità per le donne affette da endometriosi, di poter ottenere l'esenzione, totale o parziale, sulle terapie, spesso molto costose. Donne spesso costrette a curarsi fuori regione, sostenendo stress ed enormi spese.
Il dibatto diventa molto tecnico quando i dottori Domenico Ferrulli gastroenterologo, Pierfrancesco Lonero Baldassarra ginecologo e la dott.ssa Bianca Maria Di Maio ginecologa moderano gli interventi di altrettanti esperti professionisti di alto profilo, tutti convinti della bontà del "lavoro in rete" tra le diverse specializzazioni mediche, al fine di affrontare le molte complesse patologie come le malattie croniche intestinali e l'endometriosi. Con un linguaggio accessibile spiegano a tutta la platea presente in sala, gli studi che sono stati fatti sulla malattia.
Marco Scioscia, responsabile medico dell'Unità di ginecologia presso la Mater Dei di Bari, spiega come sia importante non classificare l'endometriosi in stadi diversi, ma che la malattia una volta diagnosticata deve essere considerata invalidante a tutti gli effetti. Mentre l'intervento di Roberto Spyridon Bringiotti, coordinatore del progetto M.I.C.I. per la Asl Bari, si sofferma sugli aspetti comuni tra malattie croniche intestinali e l'endometriosi. Arriva, invece, da Milano il direttore della Chirurgia Generale dell'ASST Rhodense, Gianluca Matteo Sampietro per relazionare su "La fertilità dopo la chirurgia maggiore nelle giovani pazienti affette da M.I.C.I. e Endometriosi". Conclude il giro degli interventi scientifici la dott.ssa Maria Fiorenza Tota parlando di "M.I.C.I. ed endometriosi nel setting della medicina generale", importante perché il medico di famiglia è il primo a dover analizzare i sintomi del paziente.
Dunque a Gravina per la prima volta, si sono visti i massimi esperti in materia di cure delle cosiddette "malattie invisibili", esperti medici considerati i punti di riferimento a livello europeo. Da questo dibattito gli esperti si sono trovati concordi che l'importanza delle diagnosi della M.I.C.I. e dell'endometriosi è di fondamentale rilevanza già nella fascia d'età adolescenziale. Inoltre è emerso anche il valore che assume la messa a sistema delle diverse specializzazioni mediche.
Insomma, Gravina non solo contenitore culturale, ma anche luogo di incontro e dibattito scientifico di alto livello.