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Politica

Consiglio, approvato il bilancio

Le opposizioni: “Aumentate le spese”. Valente: “La miglior manovra possibile”. E Mazzilli attacca l'Api.

Un'astensione, diversi voti contrari e un "volemose bene" trasversale sulla costituzione delle commissioni consiliari.

E' questo sostanzialmente l'esito del secondo consiglio comunale dell'era Valente, incentrato principalmente sull'approvazione del bilancio, mentre un lavoratore esodato si incatenava ai cancelli di Palazzo di città per denunciare le precarie condizioni della sua categoria.

Solo il voto sugli organi di sottogoverno, spartiti secondo rigidi criteri da manuale Cencelli, passa liscio come l'olio, mentre sul resto dei temi all'odg la maggioranza deve fare affidamento sui propri voti per approvare i vari punti (assente il vicesindaco Lorusso).

Ad infiammare subito il dibattito è l'intervento del consigliere Mazzilli, che in una lettera, pur confermando piena fedeltà al sindaco Valente, rincara le dure accuse all'ex movimento, l'Api: "La mia entrata in lista evidentemente per qualcuno non era finalizzata all'elezione. E' prevalsa una logica diversa da quella del rinnovamento, le decisioni politiche sono state prese da un gruppo ristretto di persone, contro ogni principio di condivisione e cambiamento". Intanto, l'opposizione va all'attacco: "L'approvazione del Programma triennale delle opere pubbliche è una vera e propria variante urbanistica che ci si chiede di approvare senza specificare la destinazione", denuncia Angelo Petrara, che punta il dito contro l'aumento della spesa. "Non sono ancora note le dichiarazioni programmatiche di questa amministrazione", accusa Rino Vendola, che critica l'aumento dell'Imu, una piaga per la cultura del mattone della generazione dei contadini risparmiatori gravinesi. "L'epoca delle coppole è finita", replica pragmatico dall'altra parte della barricata il democratico Sante Giordano invitando a una modernizzazione del dibattito sociale, mentre Vincenzo Varrese (Sel) stigmatizza quello che considera il tradimento degli accordi con le federazioni sindacali sul ritocco delle aliquote, annunciando la protesta della Triplice.

Così la discussione sul rendiconto di gestione 2011 si trasforma – paradossalmente, ma neanche tanto - nella difesa d'ufficio dell'amministrazione Divella da parte di alcuni esponenti dell'attuale maggioranza: "Lo scorso anno abbiamo lasciato i conti in ordine, anzi con un avanzo di un milione e duecentomila euro", tuona il consigliere Lamuraglia (Udc), facendo eco all'assessore Lagreca, che smentisce anche le voci su semplici disavanzi delle casse comunali, parlando della necessità di ridurre lo sbilancio. "Il federalismo fiscale in tempi di crisi ci impone rigore, che noi garantiremo senza toccare i servizi", dichiara invece Raffaele Lorusso (Api).

In chiusura dei lavori, prima del voto finale, è toccato al sindaco Valente difendere le ragioni politiche del bilancio: "E' la migliore manovra possibile nella nostra situazione. Siamo pronti a recepire proposte costruttive, ma non accettiamo le critiche infondate".

E adesso, superato lo scoglio del bilancio, anche la politica va al mare, insieme alle polemiche momentaneamente tacitate. Arrivederci a settembre, per quello che si preannuncia un autunno piuttosto caldo.
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