Palazzo di città
Consiglio comunale: i silenzi della maggioranza
Vendola attacca Valente e Varvara sulle vicende giudiziarie. Approvato il consuntivo 2012. Discussione rinviata sull'eolico.
Gravina - mercoledì 29 maggio 2013
10.14
Questioni procedurali, gaffes istituzionali e il solito strascico di polemiche e di battibecchi con il pubblico caratterizzano l'ennesimo consiglio comunale convocato a tarda ora.
Dopo un minuto di silenzio dedicato ad Antonio Buonamassa, nuovo caduto sul lavoro, la discussione (assenti i consiglieri Mazzilli e Debenedictis) si impantana già nella volontà della maggioranza, su proposta del consigliere Leonardo Mandolino (Upc), di anticipare l'approvazione del punto principale, quello sul rendiconto di gestione 2012, rispetto alle questioni preliminari. Dopo le contestazioni dell'opposizione, l'intervento della segretaria generale Monica Calzetta prima, ed il ritiro della proposta poi, permettono dopo qualche minuto di sospensione di proseguire i lavori.
Il sindaco rinuncia a fare qualsiasi comunicazione, mentre tocca ad Angelo Petrara (Per Gravina) sferrare il primo attacco all'amministrazione: "Alcune questioni delle ultime settimane avrebbero meritato una risposta dal sindaco – tuona il consigliere d'opposizione – come quella del Gal, da dove siamo usciti perché si è cercato di fare i furbi. Vogliamo chiarezza sulle eventuali incompatibilità del sindaco con la delega all'urbanistica. Sull'eolico chiediamo una discussione da mesi". Un intervento critico del consigliere Raffaele Lorusso (Api) sui ritardi degli uffici nell'emanazione dei regolamenti delle commissioni è destinato invece a non trovare risposte per l' assenza del dirigente Amedeo Visci.
Proprio sul tema dell'eolico, oltre che sulle inadempienze nello smaltimento dei rifiuti e sulla questione lavoro, si concentrano gli interventi successivi (spesso interrotti dagli schiamazzi del pubblico, a fatica contenuti dal presidente Giacinto Lupoli), con Mimmo Cardascia (Pd) che si associa nella richiesta di una discussione pubblica e trasparente ("Ci sono altre autorizzazioni concesse?"), e Carbone (Udc) che sottolinea le eventuali ricadute occupazionali, mentre Giordano (Pd) prova a rilanciare la palla nel campo avversario: "Su questo tema ci sono responsabilità politiche chiare, che ricadono su chi firmò la convezione in precedenti amministrazioni". Michele Lamuraglia (Udc), ex assessore all'ambiente, interviene vanificando il tentativo di risposta dell'assessore Maddalena Grillo e rinviando il dibattito al consiglio monotematico fissato dalla presidenza per giugno.
Tocca a Rino Vendola, leader delle opposizioni, fare l'intervento più politico della serata, ma anche in questo caso nessuna replica significativa giungerà dai banchi della maggioranza: "Sono accadute troppe cose in questi mesi – attacca l'avvocato – e non si può far finta di nulla. L'assessore indagato non parla, e il sindaco non spiega. C'è la questione del sequestro dell'immobile dei parenti del sindaco. Il consiglio non può essere il luogo degli yes-men". Il presidente Lupoli prova a stoppare la reprimenda del capo delle opposizioni, ma Vendola continua: "I lavori appaltati sono sempre per pochi amichetti, e sull'eolico ricordo che c'è stata una delibera che fissava dei paletti, mai revocata".
Ma né da Valente né da Varvara giungono risposte: su questi argomenti la compagine di governo si trincera dietro un assordante silenzio. Senza storia anche l'approvazione del rendiconto economico, con i soli voti della maggioranza, più quello del consigliere Tedesco (transitato al gruppo misto), dopo una lunga e particolareggiata illustrazione dell'assessore Lagreca, interrotta dalle obiezioni dell'opposizione sull'esternalizzazione della riscossione tributaria e sulle società partecipate che richiedono l'intervento del revisore dei conti.
Nel frattempo, anche gran parte del pubblico è tornato a casa, a parte qualche disoccupato che si attarda a chiacchierare con il presidente del consiglio…
Dopo un minuto di silenzio dedicato ad Antonio Buonamassa, nuovo caduto sul lavoro, la discussione (assenti i consiglieri Mazzilli e Debenedictis) si impantana già nella volontà della maggioranza, su proposta del consigliere Leonardo Mandolino (Upc), di anticipare l'approvazione del punto principale, quello sul rendiconto di gestione 2012, rispetto alle questioni preliminari. Dopo le contestazioni dell'opposizione, l'intervento della segretaria generale Monica Calzetta prima, ed il ritiro della proposta poi, permettono dopo qualche minuto di sospensione di proseguire i lavori.
Il sindaco rinuncia a fare qualsiasi comunicazione, mentre tocca ad Angelo Petrara (Per Gravina) sferrare il primo attacco all'amministrazione: "Alcune questioni delle ultime settimane avrebbero meritato una risposta dal sindaco – tuona il consigliere d'opposizione – come quella del Gal, da dove siamo usciti perché si è cercato di fare i furbi. Vogliamo chiarezza sulle eventuali incompatibilità del sindaco con la delega all'urbanistica. Sull'eolico chiediamo una discussione da mesi". Un intervento critico del consigliere Raffaele Lorusso (Api) sui ritardi degli uffici nell'emanazione dei regolamenti delle commissioni è destinato invece a non trovare risposte per l' assenza del dirigente Amedeo Visci.
Proprio sul tema dell'eolico, oltre che sulle inadempienze nello smaltimento dei rifiuti e sulla questione lavoro, si concentrano gli interventi successivi (spesso interrotti dagli schiamazzi del pubblico, a fatica contenuti dal presidente Giacinto Lupoli), con Mimmo Cardascia (Pd) che si associa nella richiesta di una discussione pubblica e trasparente ("Ci sono altre autorizzazioni concesse?"), e Carbone (Udc) che sottolinea le eventuali ricadute occupazionali, mentre Giordano (Pd) prova a rilanciare la palla nel campo avversario: "Su questo tema ci sono responsabilità politiche chiare, che ricadono su chi firmò la convezione in precedenti amministrazioni". Michele Lamuraglia (Udc), ex assessore all'ambiente, interviene vanificando il tentativo di risposta dell'assessore Maddalena Grillo e rinviando il dibattito al consiglio monotematico fissato dalla presidenza per giugno.
Tocca a Rino Vendola, leader delle opposizioni, fare l'intervento più politico della serata, ma anche in questo caso nessuna replica significativa giungerà dai banchi della maggioranza: "Sono accadute troppe cose in questi mesi – attacca l'avvocato – e non si può far finta di nulla. L'assessore indagato non parla, e il sindaco non spiega. C'è la questione del sequestro dell'immobile dei parenti del sindaco. Il consiglio non può essere il luogo degli yes-men". Il presidente Lupoli prova a stoppare la reprimenda del capo delle opposizioni, ma Vendola continua: "I lavori appaltati sono sempre per pochi amichetti, e sull'eolico ricordo che c'è stata una delibera che fissava dei paletti, mai revocata".
Ma né da Valente né da Varvara giungono risposte: su questi argomenti la compagine di governo si trincera dietro un assordante silenzio. Senza storia anche l'approvazione del rendiconto economico, con i soli voti della maggioranza, più quello del consigliere Tedesco (transitato al gruppo misto), dopo una lunga e particolareggiata illustrazione dell'assessore Lagreca, interrotta dalle obiezioni dell'opposizione sull'esternalizzazione della riscossione tributaria e sulle società partecipate che richiedono l'intervento del revisore dei conti.
Nel frattempo, anche gran parte del pubblico è tornato a casa, a parte qualche disoccupato che si attarda a chiacchierare con il presidente del consiglio…