Territorio
Consiglio regionale: istituita Commissione di studio sulla criminalità organizzata
Sotto la lente appalti pubblici ed ecomafie
Gravina - mercoledì 19 ottobre 2016
10.33
Voto unanime del Consiglio regionale alla proposta di legge che istituisce una Commissione regionale di studio e inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia.
La Commissione di studio della criminalità organizzata sarà istituita ai sensi dello Statuto della Regione Puglia e del Regolamento del Consiglio regionale e avrà la durata della legislatura in corso. Si tratta di un organo consultivo con il compito di approfondire la conoscenza dei fenomeni di tipo mafioso e corruttivo e adottare iniziative che rafforzino la cultura della legalità. In collegamento con la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, ha compiti di monitoraggio sulle attività della criminalità organizzata di tipo mafioso, con riferimento particolare anche alle ecomafie. Collabora invece con l'Anac e il responsabile anticorruzione della Regione Puglia per quello che riguarda la corruzione negli appalti e finanziamenti pubblici.
La Commissione svolgerà attività di verifica e vigilanza sulle attività dell'amministrazione regionale, e ne trasmette una relazione al Consiglio regionale, Anac e Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Ha inoltre il potere di sollecitare l'azione ispettiva degli organi competenti e di richiedere audizioni e acquisire documenti. Con l'approvazione di due emendamenti a firma del consigliere Fabiano Amati (PD), è prevista la rotazione dell'Ufficio di presidenza della Commissione, che sarà eletto a scrutinio segreto e durerà in carica un anno; la Commissione inoltre si potrà avvalere della possibilità di nominare magistrati, avvocati ed esperti nelle materie di competenza in qualità di consulenti a titolo gratuito. Altri due emendamenti approvati, a firma della consigliera Rosa Barone (M5S), propongono la collaborazione della Commissione con la Sezione Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale, istituita presso la Presidenza della Regione Puglia e il compito di monitorare le azioni della criminalità organizzata, specie quelle connesse alla gestione dei rifiuti e al coinvolgimento delle agromafie.
Al termine dei lavori in aula, il Governatore Emiliano ha espresso soddisfazione per l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Regionale della legge: "Voglio ringraziare tutti i Consiglieri per il voto odierno che fornisce alla nostra Regione un ulteriore strumento nell'analisi dei fenomeni mafiosi. Il mio apprezzamento e la mia gratitudine vanno anche ai magistrati delle Procure pugliesi e della Corte dei Conti ed ai rappresentanti delle Camere Penali e degli Ordini degli Avvocati che hanno partecipato ai lavori preparatori garantendo contributi preziosi e attenzione istituzionale".
Giornata storica, invece, per il Movimento 5 Stelle Puglia i cui consiglieri hanno rivendicato la paternità di questa legge: "E' stata e rimarrà, dunque, la prima proposta di legge nella storia del M5S da quando è entrato in Consiglio regionale pugliese. Forse non poteva essere diversamente per un movimento che, come il nostro, fa di valori come onestà e legalità delle vere e proprie stelle polari. Vogliamo ringraziare la nostra ex collega Viviana Guarini che per prima ha lavorato a questa idea".
La Commissione di studio della criminalità organizzata sarà istituita ai sensi dello Statuto della Regione Puglia e del Regolamento del Consiglio regionale e avrà la durata della legislatura in corso. Si tratta di un organo consultivo con il compito di approfondire la conoscenza dei fenomeni di tipo mafioso e corruttivo e adottare iniziative che rafforzino la cultura della legalità. In collegamento con la Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie, ha compiti di monitoraggio sulle attività della criminalità organizzata di tipo mafioso, con riferimento particolare anche alle ecomafie. Collabora invece con l'Anac e il responsabile anticorruzione della Regione Puglia per quello che riguarda la corruzione negli appalti e finanziamenti pubblici.
La Commissione svolgerà attività di verifica e vigilanza sulle attività dell'amministrazione regionale, e ne trasmette una relazione al Consiglio regionale, Anac e Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie. Ha inoltre il potere di sollecitare l'azione ispettiva degli organi competenti e di richiedere audizioni e acquisire documenti. Con l'approvazione di due emendamenti a firma del consigliere Fabiano Amati (PD), è prevista la rotazione dell'Ufficio di presidenza della Commissione, che sarà eletto a scrutinio segreto e durerà in carica un anno; la Commissione inoltre si potrà avvalere della possibilità di nominare magistrati, avvocati ed esperti nelle materie di competenza in qualità di consulenti a titolo gratuito. Altri due emendamenti approvati, a firma della consigliera Rosa Barone (M5S), propongono la collaborazione della Commissione con la Sezione Sicurezza del cittadino, politiche per le migrazioni ed antimafia sociale, istituita presso la Presidenza della Regione Puglia e il compito di monitorare le azioni della criminalità organizzata, specie quelle connesse alla gestione dei rifiuti e al coinvolgimento delle agromafie.
Al termine dei lavori in aula, il Governatore Emiliano ha espresso soddisfazione per l'approvazione all'unanimità da parte del Consiglio Regionale della legge: "Voglio ringraziare tutti i Consiglieri per il voto odierno che fornisce alla nostra Regione un ulteriore strumento nell'analisi dei fenomeni mafiosi. Il mio apprezzamento e la mia gratitudine vanno anche ai magistrati delle Procure pugliesi e della Corte dei Conti ed ai rappresentanti delle Camere Penali e degli Ordini degli Avvocati che hanno partecipato ai lavori preparatori garantendo contributi preziosi e attenzione istituzionale".
Giornata storica, invece, per il Movimento 5 Stelle Puglia i cui consiglieri hanno rivendicato la paternità di questa legge: "E' stata e rimarrà, dunque, la prima proposta di legge nella storia del M5S da quando è entrato in Consiglio regionale pugliese. Forse non poteva essere diversamente per un movimento che, come il nostro, fa di valori come onestà e legalità delle vere e proprie stelle polari. Vogliamo ringraziare la nostra ex collega Viviana Guarini che per prima ha lavorato a questa idea".