La città
Contrada Cozzarolo, interviene la Regione
Il cinque maggio conferenza di servizi per chiedere lumi al comune
Gravina - mercoledì 4 maggio 2016
E' convocata per giovedì 5 maggio la conferenza di servizi tra comune e regione per capire lo stato dell'arte sulla bonifica di contrada Cozzarolo. La notizia è stata data dall'assessore regionale all'ambiente Domenico Santorsola in risposta alle interrogazioni del consigliere regionale Mario Conca.
Nella risposta messa nero su bianco, l'assessore Santorsola ricostruisce la vicenda rimarcando che secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale 471/99 è di competenza dei Comuni approvare il piano di caratterizzazione dei siti inquinati. Piano a cui dovrebbe seguire il progetto preliminare, e poi definitivo, per la messa in sicurezza del sito.
E come ricorda lo stesso assessore, risale al 2002 la richiesta di finanziamento presentata dal Comune per finanziare il piano di caratterizzazione. Richiesta accordata e finanziata per un totale di 126.000 euro di cui stanziati 110.000.
Un percorso interrotto nel 2007 con l'avvio di un procedimento giudiziario che dichiarò il sito inquinato e vietò tutte le attività, compresa la chiusura di un maneggio aperto solo tre anni prima.
Le lungaggini giudiziarie hanno difatti bloccato le procedure per la messa in sicurezza dell'area poiché anche il proprietario del maneggio ha avviato un procedimento penale contro il Comune di Gravina.
Ora la Regione Vuole vederci chiaro e domani, nel corso della conferenza di servizio, sarà chiesto agli uffici municipali di dar conto "sull'attività sino ad ora svolta al fine di poter riprendere il percorso interrotto dalle vicende giudiziaria".
La volontà manifestata in consiglio regionale dell'assessore Santorsola è chiara: "Coordinare le attività di intervento incalzando i tempi e tentando di arrivare a contenere i due principali aspetti di preoccupazione che riguardano l'area ovvero il percolato di discarica e l'emissione di biogas".
Nella risposta messa nero su bianco, l'assessore Santorsola ricostruisce la vicenda rimarcando che secondo quanto stabilito dal decreto ministeriale 471/99 è di competenza dei Comuni approvare il piano di caratterizzazione dei siti inquinati. Piano a cui dovrebbe seguire il progetto preliminare, e poi definitivo, per la messa in sicurezza del sito.
E come ricorda lo stesso assessore, risale al 2002 la richiesta di finanziamento presentata dal Comune per finanziare il piano di caratterizzazione. Richiesta accordata e finanziata per un totale di 126.000 euro di cui stanziati 110.000.
Un percorso interrotto nel 2007 con l'avvio di un procedimento giudiziario che dichiarò il sito inquinato e vietò tutte le attività, compresa la chiusura di un maneggio aperto solo tre anni prima.
Le lungaggini giudiziarie hanno difatti bloccato le procedure per la messa in sicurezza dell'area poiché anche il proprietario del maneggio ha avviato un procedimento penale contro il Comune di Gravina.
Ora la Regione Vuole vederci chiaro e domani, nel corso della conferenza di servizio, sarà chiesto agli uffici municipali di dar conto "sull'attività sino ad ora svolta al fine di poter riprendere il percorso interrotto dalle vicende giudiziaria".
La volontà manifestata in consiglio regionale dell'assessore Santorsola è chiara: "Coordinare le attività di intervento incalzando i tempi e tentando di arrivare a contenere i due principali aspetti di preoccupazione che riguardano l'area ovvero il percolato di discarica e l'emissione di biogas".