Palazzo di città
Contrada Graviglione, Valente tira fuori i documenti
Il Comune ha finanziato gli interventi sulle aree pubbliche.
Gravina - mercoledì 21 ottobre 2015
12.57
Continua il botta e risposta a distanza tra il sindaco valente e il consigliere regionale Mario Conca a proposito dei lavori a contrada Graviglione.
Questa volta a sferrare il nuovo colpo è proprio il Municipio secondo cui i documenti ufficiali smentirebbero le contestazioni sollevate in ordine alla bitumatura della strada.
"L'accusa rivolta al Municipio era di aver sostenuto finanziariamente, o comunque favorito, in occasione dei lavori che hanno riguardato la contrada gravinese, l'asfaltatura di una stradina laterale della lunghezza di pochi metri confinante con un manufatto di proprietà del presidente del consiglio comunale, Giacinto Lupoli. Ben diversa, tuttavia, la realtà" si legge in una nota del Comune.
Secondo i documenti ufficiali "i lavori pubblici portati a termine a regola d'arte a Graviglione, per una spesa pari a 30.000 euro, hanno riguardato esclusivamente un tratto di strada rettilineo di poco meno di un chilometro di lunghezza, a completamento di altre opere similari realizzate in passato per dotare di rete viaria un comprensorio abitato da decine di famiglie e sede di altrettante imprese agricole, edili e commerciali, oltre ad essere bretella di collegamento con le vie per Dolcecanto e Spinazzola. E contrariamente a quanto falsamente affermato in più circostanze, la determina di affidamento dell'incarico non è mai sparita dall'albo online ma è sempre disponibile nell'archivio storico".
In merito alle altre questioni sollevate nei giorni scorsi, dal Municipio precisano: "Nessun lavoro di bitumatura è stato commissionato o comunque pagato dal Comune, direttamente o indirettamente, per la stradina laterale: gli interventi su di essa compiuti sono pertanto da ritenersi probabilmente eseguiti sulla base di incarico di natura privata tra le parti interessate e senza necessità di specifiche autorizzazioni da parte degli uffici comunali competenti, dal momento che preesiste permesso di costruire nell'ambito del quale è contemplata la possibilità di procedere a lavori di tale natura da parte del titolare dello stesso. Infine, si osserva, la traversa anzidetta risulta essere oggetto di un esplicito impegno alla cessione in favore del Comune, formalizzato già da diversi mesi".
"Da quanto emerso – commenta il primo cittadino – viene fuori l'ennesima montatura imbastita al solo scopo di delegittimare l'operato delle istituzioni e dei suoi rappresentanti per oscurare i buoni risultati conseguiti dall'amministrazione comunale dopo anni di immobilismo".
Prosegue Valente: "E' intollerabile sentir affermare che l'opera non si rivelerà utile per gli stessi cittadini di contrada Graviglione: occorrerebbe piuttosto avere l'onestà intellettuale di verificare e dire che se qualche tratto è rimasto non asfaltato è solo perché ancora di proprietà privata. Ugualmente impregnato di falsità è il riferimento ad altre vie, a creare artificiose ma inesistenti fratture in seno alla cittadinanza".
"Rispondo punto per punto sulle strade elencate da chi si vanta d'essere paladino di giustizia: su via Rodi si è intervenuti, eccezion fatta per la parte non trasferita al Comune. Per via Tasso le procedure di cessione sono in corso. Via Cimabue sarà presto rifatta come via Quasimodo, per la quale si attende solo che la Provincia completi interventi di sua competenza. Come per contrada Graviglione, che aveva diritto ad una strada efficiente, continueremo ad impegnarci perché ciò possa avvenire anche per altri pezzi di città da anni colpevolmente abbandonati a se stessi e nei quali non si possono asfaltare strade perché i terreni sui quali esse insistono non sono mai stati ceduti al Comune. Una situazione paradossale che l'amministrazione comunale è impegnata a risolvere sin dal suo insediamento e che a breve darà altri buoni frutti, che andranno a sommarsi a quelli già colti negli ultimi tre anni, con un investimento di oltre 600.000 euro che ha consentito l'ammodernamento di diverse arterie stradali".
Questa volta a sferrare il nuovo colpo è proprio il Municipio secondo cui i documenti ufficiali smentirebbero le contestazioni sollevate in ordine alla bitumatura della strada.
"L'accusa rivolta al Municipio era di aver sostenuto finanziariamente, o comunque favorito, in occasione dei lavori che hanno riguardato la contrada gravinese, l'asfaltatura di una stradina laterale della lunghezza di pochi metri confinante con un manufatto di proprietà del presidente del consiglio comunale, Giacinto Lupoli. Ben diversa, tuttavia, la realtà" si legge in una nota del Comune.
Secondo i documenti ufficiali "i lavori pubblici portati a termine a regola d'arte a Graviglione, per una spesa pari a 30.000 euro, hanno riguardato esclusivamente un tratto di strada rettilineo di poco meno di un chilometro di lunghezza, a completamento di altre opere similari realizzate in passato per dotare di rete viaria un comprensorio abitato da decine di famiglie e sede di altrettante imprese agricole, edili e commerciali, oltre ad essere bretella di collegamento con le vie per Dolcecanto e Spinazzola. E contrariamente a quanto falsamente affermato in più circostanze, la determina di affidamento dell'incarico non è mai sparita dall'albo online ma è sempre disponibile nell'archivio storico".
In merito alle altre questioni sollevate nei giorni scorsi, dal Municipio precisano: "Nessun lavoro di bitumatura è stato commissionato o comunque pagato dal Comune, direttamente o indirettamente, per la stradina laterale: gli interventi su di essa compiuti sono pertanto da ritenersi probabilmente eseguiti sulla base di incarico di natura privata tra le parti interessate e senza necessità di specifiche autorizzazioni da parte degli uffici comunali competenti, dal momento che preesiste permesso di costruire nell'ambito del quale è contemplata la possibilità di procedere a lavori di tale natura da parte del titolare dello stesso. Infine, si osserva, la traversa anzidetta risulta essere oggetto di un esplicito impegno alla cessione in favore del Comune, formalizzato già da diversi mesi".
"Da quanto emerso – commenta il primo cittadino – viene fuori l'ennesima montatura imbastita al solo scopo di delegittimare l'operato delle istituzioni e dei suoi rappresentanti per oscurare i buoni risultati conseguiti dall'amministrazione comunale dopo anni di immobilismo".
Prosegue Valente: "E' intollerabile sentir affermare che l'opera non si rivelerà utile per gli stessi cittadini di contrada Graviglione: occorrerebbe piuttosto avere l'onestà intellettuale di verificare e dire che se qualche tratto è rimasto non asfaltato è solo perché ancora di proprietà privata. Ugualmente impregnato di falsità è il riferimento ad altre vie, a creare artificiose ma inesistenti fratture in seno alla cittadinanza".
"Rispondo punto per punto sulle strade elencate da chi si vanta d'essere paladino di giustizia: su via Rodi si è intervenuti, eccezion fatta per la parte non trasferita al Comune. Per via Tasso le procedure di cessione sono in corso. Via Cimabue sarà presto rifatta come via Quasimodo, per la quale si attende solo che la Provincia completi interventi di sua competenza. Come per contrada Graviglione, che aveva diritto ad una strada efficiente, continueremo ad impegnarci perché ciò possa avvenire anche per altri pezzi di città da anni colpevolmente abbandonati a se stessi e nei quali non si possono asfaltare strade perché i terreni sui quali esse insistono non sono mai stati ceduti al Comune. Una situazione paradossale che l'amministrazione comunale è impegnata a risolvere sin dal suo insediamento e che a breve darà altri buoni frutti, che andranno a sommarsi a quelli già colti negli ultimi tre anni, con un investimento di oltre 600.000 euro che ha consentito l'ammodernamento di diverse arterie stradali".