La città
Contributi a progettazioni, Gravina candida il Botroverso
Avviso della Regione Puglia a favore degli enti locali
Gravina - sabato 4 novembre 2023
10.06
L'obiettivo della Regione Puglia è quello di migliorare la capacità di progettazione degli Enti locali, dei Consorzi per le Aree di Sviluppo Industriale della Regione Puglia, delle Agenzie della Regione Puglia e le Aziende Sanitarie Pubbliche della Puglia, che intendano realizzare interventi (opere e/o infrastrutture) a supporto delle politiche di sviluppo locale. Per questa ragione il governo pugliese ha emanato un avviso al quale il Comune di Gravina ha deciso di partecipare. Il bando prevede un "Fondo rotativo per l'anticipazione delle spese di progettazione tecnica a favore delle amministrazioni pubbliche". Una risorsa che l'amministrazione comunale intende sfruttare candidando l'idea relativa al recupero del patrimonio archeologico e rurale della collina di Botromagno. La richiesta per la progettazione del Botroverso da parte del comune di Gravina è di 270mila euro.
"Un finanziamento che servirà a strutturare una progettualità che pianifica, restituisce, immerge, connette" - spiega Ignazio Lovero, consigliere delegato alla tutela e valorizzazione degli ipogei, dell'habitat rupestre e della Gravina e alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura. L'eventuale finanziamento regionale servirà a redigere le progettualità relative alla realizzazione del Parco Rurale Immersivo Metropolitano Archeologico della collina Botromagno.
"Una idea progettuale ambiziosa e che promette bene- afferma Lovero, che aggiunge: "Un disegno che abbiamo già sottoposto al Ministero della Cultura e che è stata inserita nel Piano Strategico Metropolitano (PMS), strumento attraverso il quale la Città Metropolitana di Bari ha delineato gli interventi prioritari per favorire il progresso economico, sociale e culturale del territorio".
Con questa ennesima iniziativa l'amministrazione comunale intende ribadire la propria volontà di rilancio del patrimonio paesaggistico e culturale gravinese, attraverso la valorizzazione e salvaguardia dei siti di interesse assoluto che devono diventare accessibili e fruibili, in modo da garantire la loro conservazione e messa in sicurezza, oltre che diventare potenziali luoghi che incrementano l'offerta turistica del territorio.
"Una scelta coraggiosa" - sostiene il consigliere Lovero, che chiosa: "non potevano continuare a rimanere inermi davanti all'abbandono di una delle zone archeologiche più grandi d'Italia. Non potevano non provare a cancellare una brutta pagina di vicissitudini giudiziarie".
"Un finanziamento che servirà a strutturare una progettualità che pianifica, restituisce, immerge, connette" - spiega Ignazio Lovero, consigliere delegato alla tutela e valorizzazione degli ipogei, dell'habitat rupestre e della Gravina e alla candidatura a Capitale Italiana della Cultura. L'eventuale finanziamento regionale servirà a redigere le progettualità relative alla realizzazione del Parco Rurale Immersivo Metropolitano Archeologico della collina Botromagno.
"Una idea progettuale ambiziosa e che promette bene- afferma Lovero, che aggiunge: "Un disegno che abbiamo già sottoposto al Ministero della Cultura e che è stata inserita nel Piano Strategico Metropolitano (PMS), strumento attraverso il quale la Città Metropolitana di Bari ha delineato gli interventi prioritari per favorire il progresso economico, sociale e culturale del territorio".
Con questa ennesima iniziativa l'amministrazione comunale intende ribadire la propria volontà di rilancio del patrimonio paesaggistico e culturale gravinese, attraverso la valorizzazione e salvaguardia dei siti di interesse assoluto che devono diventare accessibili e fruibili, in modo da garantire la loro conservazione e messa in sicurezza, oltre che diventare potenziali luoghi che incrementano l'offerta turistica del territorio.
"Una scelta coraggiosa" - sostiene il consigliere Lovero, che chiosa: "non potevano continuare a rimanere inermi davanti all'abbandono di una delle zone archeologiche più grandi d'Italia. Non potevano non provare a cancellare una brutta pagina di vicissitudini giudiziarie".