Cronaca
Contributi comunali, l'indagine va avanti
Accertamenti sui beneficiari che non avevano i requisiti
Gravina - lunedì 6 settembre 2021
18.00
Ha destato clamore l'indagine della Guardia di Finanza che ha contestato ad un dipendente del Comune di Gravina i reati di abuso d'ufficio e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici per l'erogazione di contributi a nuclei familiari che non ne avevano i requisiti. Tanta è stata l'indignazione, soprattutto perché quei contributi avrebbero dovuto essere assegnati a persone con maggiori necessità.
L'indagine va avanti. Sono in corso accertamenti sui 107 beneficiari di contributi riferiti all'anno 2018 per le "Psa", le prestazioni sociali agevolate, che per loro natura sono erogate a persone con grande disagio economico. Infatti ad essi possono accedere soggetti in particolari condizioni di disagio economico-sociale con Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 3.000 euro.
Come contestato dall'accusa, dall'esame della documentazione amministrativa acquisita, le fiamme gialle hanno accertato "la totale assenza di una adeguata istruttoria finalizzata a verificare la sussistenza dei requisiti previsti per l'ottenimento del contributo da parte di 107 cittadini gravinesi". Infatti il pubblico dipendente ha erogato oltre 188mila euro ai richiedenti sulla scorta di semplici colloqui verbali e della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, senza acquisire agli atti dell'ufficio comunale le istanze corredate dalle attestazioni Isee.
Il dipendente comunale, ancora in servizio, ha patteggiato la pena di un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa). E' stato segnalato alla Procura regionale presso la Corte dei Conti di Bari, per aver provocato un danno erariale di oltre 188 mila euro.
Sono in corso accertamenti su coloro che hanno percepito indebitamente i contributi comunali. Hanno presentato domanda pur avendo un Isee superiore a 3.000 euro. In vari casi l'Isee era di 15.000 o 20.000 euro, quindi decisamente superiore al requisito. Ma i contributi sono stati assegnati ugualmente perché - come contestato dai finanzieri e dalla Procura - il controllo sui requisiti non avveniva.
Sono due le procedure che si aprono per questi beneficiari. La prima è l'irrogazione di una sanzione. La seconda è la procedura di recupero delle somme indebitamente percepite che dovrà essere avviata dal Comune di Gravina (l'ente è parte offesa) quando saranno completati gli accertamenti delle fiamme gialle della compagnia di Altamura.
L'indagine va avanti. Sono in corso accertamenti sui 107 beneficiari di contributi riferiti all'anno 2018 per le "Psa", le prestazioni sociali agevolate, che per loro natura sono erogate a persone con grande disagio economico. Infatti ad essi possono accedere soggetti in particolari condizioni di disagio economico-sociale con Indicatore della situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 3.000 euro.
Come contestato dall'accusa, dall'esame della documentazione amministrativa acquisita, le fiamme gialle hanno accertato "la totale assenza di una adeguata istruttoria finalizzata a verificare la sussistenza dei requisiti previsti per l'ottenimento del contributo da parte di 107 cittadini gravinesi". Infatti il pubblico dipendente ha erogato oltre 188mila euro ai richiedenti sulla scorta di semplici colloqui verbali e della dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà, senza acquisire agli atti dell'ufficio comunale le istanze corredate dalle attestazioni Isee.
Il dipendente comunale, ancora in servizio, ha patteggiato la pena di un anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa). E' stato segnalato alla Procura regionale presso la Corte dei Conti di Bari, per aver provocato un danno erariale di oltre 188 mila euro.
Sono in corso accertamenti su coloro che hanno percepito indebitamente i contributi comunali. Hanno presentato domanda pur avendo un Isee superiore a 3.000 euro. In vari casi l'Isee era di 15.000 o 20.000 euro, quindi decisamente superiore al requisito. Ma i contributi sono stati assegnati ugualmente perché - come contestato dai finanzieri e dalla Procura - il controllo sui requisiti non avveniva.
Sono due le procedure che si aprono per questi beneficiari. La prima è l'irrogazione di una sanzione. La seconda è la procedura di recupero delle somme indebitamente percepite che dovrà essere avviata dal Comune di Gravina (l'ente è parte offesa) quando saranno completati gli accertamenti delle fiamme gialle della compagnia di Altamura.