La città
Contributi per trattamento acque reflue
Recupero acqua piovana. I sistemi di trattamento appropriati
Gravina - venerdì 29 ottobre 2010
Si comunica che il giorno 14 ottobre c.a. ha avuto inizio il decorso dei 90 giorni utili ai fini della presentazione delle domande relative alla richiesta di contributi per la realizzazione di impianti di trattamento delle acque reflue domestiche e di recupero delle acque piovane. Le acque reflue sono le acque che dopo l'utilizzo in attività domestiche, industriali e agricole,tornano a rifluire, a scorrere nuovamente.
Il trattamento delle acque reflue consiste nel processo di rimozione dei contaminanti; tale processo può essere la combinazione di uno o più processi chimici, fisici e biologici con l'obiettivo di produrre un effluente chiarificato che possa essere reimmesso nell'ambiente.
Come ricordano gli architetti Cataldi-Iacovetti, gli interventi da realizzarsi dovranno essere a servizio di fabbricati/insediamenti destinati a Servizi/Attività che siano ubicati nel territorio regionale.
I soggetti beneficiari sono le micro-imprese, quali titolari di servizi di ristorazione e le micro-imprese che esercitano attività manifatturiere. Gli interventi ammissibili riguardano la realizzazione di sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque refluedomestiche o assimilate alle domestiche – ex art. 101 comma 7 del D.Lgs 152/06 - provenienti da insediamenti isolati, di consistenza inferiore a 10.000 A.E. ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura; e interventi finalizzati al trattamento e recupero di acqua piovana.
Il contributo che sarà erogato ai soggetti beneficiari non potrà eccedere il 50% dell'investimento
complessivo e, in ogni caso, l'importo di € 40.000,00 (euro quarantamila); detto contributo rientra nell'ambito degli aiuti "de minimis" .
Le richieste di contributo vanno presentate complete della seguente documentazione:
a) Domanda di finanziamento in bollo (esclusi soggetti esentati per legge) contenente il riferimento esplicito al presente avviso e l'indicazione obbligatoria dell'Asse di riferimento e della denominazione del progetto. La domanda deve essere redatta, utilizzando obbligatoriamente, il modello di cui all'apposito allegato e dovrà contenere:
• una dichiarazione resa dal richiedente ai sensi dell'art. 47 del testo unico di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, in cui sia espresso, tra l'altro:
- di accettare, senza eccezione alcuna, l'applicazione di tutte le norme legislative e regolamentari nazionali e comunitarie vigenti ed applicabili in materia;
- di essere consapevole del fatto che le modifiche dell'iniziativa, delle informazioni e/o dei dati esposti, intervenute successivamente alla chiusura dei termini per la presentazione delle domande e fino alla 28328 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 158 del 14-10-2010 pubblicazione delle graduatorie e rilevanti ai fini della selezione delle domande di contributo, comportano la decadenza della presente domanda;
- di operare nel pieno rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, sul lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell'ambiente;
- che, a fronte dell'iniziativa oggetto della domanda o a parte della stessa, il richiedente non ha presentato e non intende presentare altre domande di agevolazione a valere sulla medesima graduatoria;
- che tutte le notizie fornite dal richiedente nella presente domanda e negli altri allegati corrispondono al vero;
• l'elenco della documentazione prodotta in allegato alla domanda di finanziamento;
b) Dichiarazione, resa dal richiedente, ai sensi dell'art. 47 del testo unico di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e secondo le modalità stabilite con D.P.C.M. 23/05/2007 (Allegato 2) attestante le condizioni dell'impresa in merito al rispetto della normativa europea sugli aiuti "de minimis";
c) Fotocopia del documento d'identità del richiedente, chiara e leggibile, una sola volta per la sottoscrizione della domanda e delle altre dichiarazioni richieste ai sensi del DPR 445/2000;
d) Titolo di proprietà, in copia resa conforme ai sensi del DPR 445/2000, dell'immobile oggetto di intervento;
e) Dichiarazione, resa dal richiedente, ai sensi degli artt. 46 e/o 47 del testo unico di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, relativo al numero degli addetti del'attività.
f) Progetto dell'intervento proposto costituito dai seguenti elaborati, firmati da tecnico abilitato:
Relazione descrittiva;
Relazioni tecniche specialistiche complete dei calcoli preliminari degli impianti;
Elaborati grafici;
Computo metrico estimativo redatto mediante applicazione di prezzi desunti dal Prezzario Regionale OO.PP: - Anno 2010 da apposite analisi nuovo prezzo;
Quadro economico dell'intervento;
Documentazione fotografica;
Estratto di mappa e visure catastali delle particelle oggetto dell'intervento;
Piano di sicurezza e di coordinamento ai sensi della D.Lvo n. 81/2008, se pertinente;
Autocertificazione attestante il regime giuridico dell'area oggetto di intervento (allegato 10);
Stralci cartografici su supporto informatico (da redigere con le modalità riportate nell'allegato 11).
g) Certificato di Iscrizione nel Registro delle Imprese della C.C.I.A.;
Il trattamento delle acque reflue consiste nel processo di rimozione dei contaminanti; tale processo può essere la combinazione di uno o più processi chimici, fisici e biologici con l'obiettivo di produrre un effluente chiarificato che possa essere reimmesso nell'ambiente.
Come ricordano gli architetti Cataldi-Iacovetti, gli interventi da realizzarsi dovranno essere a servizio di fabbricati/insediamenti destinati a Servizi/Attività che siano ubicati nel territorio regionale.
I soggetti beneficiari sono le micro-imprese, quali titolari di servizi di ristorazione e le micro-imprese che esercitano attività manifatturiere. Gli interventi ammissibili riguardano la realizzazione di sistemi di trattamento appropriati per gli scarichi di acque refluedomestiche o assimilate alle domestiche – ex art. 101 comma 7 del D.Lgs 152/06 - provenienti da insediamenti isolati, di consistenza inferiore a 10.000 A.E. ricadenti in aree non servite da pubblica fognatura; e interventi finalizzati al trattamento e recupero di acqua piovana.
Il contributo che sarà erogato ai soggetti beneficiari non potrà eccedere il 50% dell'investimento
complessivo e, in ogni caso, l'importo di € 40.000,00 (euro quarantamila); detto contributo rientra nell'ambito degli aiuti "de minimis" .
Le richieste di contributo vanno presentate complete della seguente documentazione:
a) Domanda di finanziamento in bollo (esclusi soggetti esentati per legge) contenente il riferimento esplicito al presente avviso e l'indicazione obbligatoria dell'Asse di riferimento e della denominazione del progetto. La domanda deve essere redatta, utilizzando obbligatoriamente, il modello di cui all'apposito allegato e dovrà contenere:
• una dichiarazione resa dal richiedente ai sensi dell'art. 47 del testo unico di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n.445, in cui sia espresso, tra l'altro:
- di accettare, senza eccezione alcuna, l'applicazione di tutte le norme legislative e regolamentari nazionali e comunitarie vigenti ed applicabili in materia;
- di essere consapevole del fatto che le modifiche dell'iniziativa, delle informazioni e/o dei dati esposti, intervenute successivamente alla chiusura dei termini per la presentazione delle domande e fino alla 28328 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 158 del 14-10-2010 pubblicazione delle graduatorie e rilevanti ai fini della selezione delle domande di contributo, comportano la decadenza della presente domanda;
- di operare nel pieno rispetto delle vigenti norme edilizie ed urbanistiche, sul lavoro, sulla prevenzione degli infortuni e sulla salvaguardia dell'ambiente;
- che, a fronte dell'iniziativa oggetto della domanda o a parte della stessa, il richiedente non ha presentato e non intende presentare altre domande di agevolazione a valere sulla medesima graduatoria;
- che tutte le notizie fornite dal richiedente nella presente domanda e negli altri allegati corrispondono al vero;
• l'elenco della documentazione prodotta in allegato alla domanda di finanziamento;
b) Dichiarazione, resa dal richiedente, ai sensi dell'art. 47 del testo unico di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, e secondo le modalità stabilite con D.P.C.M. 23/05/2007 (Allegato 2) attestante le condizioni dell'impresa in merito al rispetto della normativa europea sugli aiuti "de minimis";
c) Fotocopia del documento d'identità del richiedente, chiara e leggibile, una sola volta per la sottoscrizione della domanda e delle altre dichiarazioni richieste ai sensi del DPR 445/2000;
d) Titolo di proprietà, in copia resa conforme ai sensi del DPR 445/2000, dell'immobile oggetto di intervento;
e) Dichiarazione, resa dal richiedente, ai sensi degli artt. 46 e/o 47 del testo unico di cui al D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, relativo al numero degli addetti del'attività.
f) Progetto dell'intervento proposto costituito dai seguenti elaborati, firmati da tecnico abilitato:
Relazione descrittiva;
Relazioni tecniche specialistiche complete dei calcoli preliminari degli impianti;
Elaborati grafici;
Computo metrico estimativo redatto mediante applicazione di prezzi desunti dal Prezzario Regionale OO.PP: - Anno 2010 da apposite analisi nuovo prezzo;
Quadro economico dell'intervento;
Documentazione fotografica;
Estratto di mappa e visure catastali delle particelle oggetto dell'intervento;
Piano di sicurezza e di coordinamento ai sensi della D.Lvo n. 81/2008, se pertinente;
Autocertificazione attestante il regime giuridico dell'area oggetto di intervento (allegato 10);
Stralci cartografici su supporto informatico (da redigere con le modalità riportate nell'allegato 11).
g) Certificato di Iscrizione nel Registro delle Imprese della C.C.I.A.;