Territorio
Convenzione Arif, via libera del consiglio comunale
L’accordo però non convince i sindacati
Gravina - lunedì 6 marzo 2023
"E' volere di questa amministrazione avviare iter per tutelare e valorizzare il bosco: la prevenzione è la cosa più importante prima di arrivare alla valorizzazione. Per questo abbiamo deciso di avviare una convenzione con l'Arif". Queste le parole dell'Assessore Marienza Schinco nel suo intervento di presentazione della convenzione tra il Comune di Gravina e l'agenzia Regionale per l'attività Irrigue e Forestali, votata all'unanimità dal consiglio comunale.
"Una convenzione che viene fuori da un anno di lavoro per il bosco" -ha sottolineato il sindaco Lagreca, che ha preannunciato la volontà di far tornare il pascolo delle mucche podoliche che, eliminando il sottobosco, riducono il rischio di incendi.
Un accordo con l'Arif importante per prevenire gli incendi e per garantire una immediatezza di intervento in caso di fiamme nel bosco comunale. Una iniziativa che nel corso del consiglio comunale ha avuto, sia pur con qualche emendamento proposto dalle commissioni III e V, il plauso da parte dell'intera assise.
Un accordo che però non ha convinto appieno i sindacati che avevano già sollevato le proprie perplessità nel merito della convenzione in un incontro avvenuto a Palazzo di Città con l'assessore competente. "Abbiamo ribadito la necessità di dare corso ad un confronto più organico sul bosco" –spiega Peppino Deleonardis della Cgil.
Nel merito della convenzione con l'Arif i sindacati hanno avanzato alcuni dubbi. "Abbiamo fatto notare che la bozza di convenzione è molto striminzita" -sottolinea Deleonardis. Infatti- spiega il sindacalista- riteniamo che la convenzione doveva essere più strutturale, "affidando la gestione complessiva degli interventi all'Arif, che ha risorse e capacità progettuali e potrebbe essere soggetto che ha una visione più ampia di programmazione per il bosco".
Proposta che l'assessore Schinco ha ritenuto non praticabile, poiché la stessa Arif ha dato la propria disponibilità a perseguire due aspetti: uno riguardante la consulenza tecnica fornita dall'agenzia regionale e l'altro inerente all'attivazione di un presidio per gli interventi.
"Oltre questo non c'è niente" -afferma in conclusione Deleonardis. Ragioni che hanno portato alla decisione di aggiornarsi per approfondire alcuni aspetti tematici e le idee progettuale che riguardano il polmone verde alle porte della città.
"Una convenzione che viene fuori da un anno di lavoro per il bosco" -ha sottolineato il sindaco Lagreca, che ha preannunciato la volontà di far tornare il pascolo delle mucche podoliche che, eliminando il sottobosco, riducono il rischio di incendi.
Un accordo con l'Arif importante per prevenire gli incendi e per garantire una immediatezza di intervento in caso di fiamme nel bosco comunale. Una iniziativa che nel corso del consiglio comunale ha avuto, sia pur con qualche emendamento proposto dalle commissioni III e V, il plauso da parte dell'intera assise.
Un accordo che però non ha convinto appieno i sindacati che avevano già sollevato le proprie perplessità nel merito della convenzione in un incontro avvenuto a Palazzo di Città con l'assessore competente. "Abbiamo ribadito la necessità di dare corso ad un confronto più organico sul bosco" –spiega Peppino Deleonardis della Cgil.
Nel merito della convenzione con l'Arif i sindacati hanno avanzato alcuni dubbi. "Abbiamo fatto notare che la bozza di convenzione è molto striminzita" -sottolinea Deleonardis. Infatti- spiega il sindacalista- riteniamo che la convenzione doveva essere più strutturale, "affidando la gestione complessiva degli interventi all'Arif, che ha risorse e capacità progettuali e potrebbe essere soggetto che ha una visione più ampia di programmazione per il bosco".
Proposta che l'assessore Schinco ha ritenuto non praticabile, poiché la stessa Arif ha dato la propria disponibilità a perseguire due aspetti: uno riguardante la consulenza tecnica fornita dall'agenzia regionale e l'altro inerente all'attivazione di un presidio per gli interventi.
"Oltre questo non c'è niente" -afferma in conclusione Deleonardis. Ragioni che hanno portato alla decisione di aggiornarsi per approfondire alcuni aspetti tematici e le idee progettuale che riguardano il polmone verde alle porte della città.