Eventi
Coro di voci bianche “Cum Corde”
L’inaugurazione del coro stabile presso la Fondazione E.P. Santomasi
Gravina - sabato 2 marzo 2024
9.45
"Cum corde" vuol dire col cuore, la concordia, essere in armonia: tutti aggettivi riferibili al coro che da questo momento è stato istituzionalizzato, diventando così parte integrante della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi.
"Questa sera si inaugura un sogno", afferma l'avv. Nicola Cornacchia, sì un sogno ovvero la formazione del Coro stabile della Fondazione Pomarici Santomasi che finalmente si è potuto realizzare. Tra chi ha permesso la riuscita dell'iniziativa un ringraziamento particolare va alla M° Carla Capolongo che ha creduto in questo progetto dedicandoci immensa passione.
Ad aprire la serata il presidente Filippo Tarantino che ha sottolineato lo scopo fondamentale della Fondazione: promuovere le manifestazioni artistiche in tutte le loro modalità.
È poi intervenuto il sindaco Fedele Lagreca che sostiene fermamente l'iniziativa e incoraggia i ragazzi a partecipare e ad amare la cultura. "L'importanza di fare coro e di essere coro, significa ascoltarsi e ascoltare"- dice il M° Luigi Leo, docente di Direzione Corale presso il conservatorio E. Duni di Matera, il rispetto e l'armonia nel coro sono elementi essenziali per poter creare una splendida melodia.
Questo concetto è stato rafforzato e sostenuto dalla M° Carla Capolongo che dice: "l'attività corale e la formazione deve essere garantita a tutti, non solo a chi è capace".
L'esibizione del coro ha intrattenuto e colpito gli spettatori che hanno potuto ascoltare diversi brani selezionati accuratamente per i testi tali da evidenziare la vocalità delle voci bianche e la psicoritmica.
Tra i brani i bambini hanno cantato anche un testo di De André, amato dai bambini per la sua semplicità e profondità.
Per ultimo, ma non per importanza, è intervenuto il prof. Franco Laiso. "La musica fa cadere le armi"- ha detto Laiso. Ed è proprio questo lo scopo ultimo della musica e del coro: l'arte ci rende più umani.
La redazione di Gravinalife ha domandato all'avv. Cornacchia in che modo possa la fondazione influire per migliorare le competenze musicali e culturali dei giovani, domanda a cui il vicepresidente ha risposto dicendo: "Siamo convinti che questa iniziativa porti all'accrescita culturale della nostra città, l'importanza del canto corale ha spinto la Fondazione a sostenere l'iniziativa della M° Capolongo".
Alla Maestra abbiamo poi chiesto cosa la spinga a dedicare così tanto tempo e passione nella direzione di un coro, attività non semplice considerando l'età dei ragazzi: "L'importanza di questa attività formativa sotto tutti gli aspetti capace di fornire abilità come il canto, saper ascoltare e sapersi relazionare con gli altri"- ha concluso la direttrice del coro.
"Questa sera si inaugura un sogno", afferma l'avv. Nicola Cornacchia, sì un sogno ovvero la formazione del Coro stabile della Fondazione Pomarici Santomasi che finalmente si è potuto realizzare. Tra chi ha permesso la riuscita dell'iniziativa un ringraziamento particolare va alla M° Carla Capolongo che ha creduto in questo progetto dedicandoci immensa passione.
Ad aprire la serata il presidente Filippo Tarantino che ha sottolineato lo scopo fondamentale della Fondazione: promuovere le manifestazioni artistiche in tutte le loro modalità.
È poi intervenuto il sindaco Fedele Lagreca che sostiene fermamente l'iniziativa e incoraggia i ragazzi a partecipare e ad amare la cultura. "L'importanza di fare coro e di essere coro, significa ascoltarsi e ascoltare"- dice il M° Luigi Leo, docente di Direzione Corale presso il conservatorio E. Duni di Matera, il rispetto e l'armonia nel coro sono elementi essenziali per poter creare una splendida melodia.
Questo concetto è stato rafforzato e sostenuto dalla M° Carla Capolongo che dice: "l'attività corale e la formazione deve essere garantita a tutti, non solo a chi è capace".
L'esibizione del coro ha intrattenuto e colpito gli spettatori che hanno potuto ascoltare diversi brani selezionati accuratamente per i testi tali da evidenziare la vocalità delle voci bianche e la psicoritmica.
Tra i brani i bambini hanno cantato anche un testo di De André, amato dai bambini per la sua semplicità e profondità.
Per ultimo, ma non per importanza, è intervenuto il prof. Franco Laiso. "La musica fa cadere le armi"- ha detto Laiso. Ed è proprio questo lo scopo ultimo della musica e del coro: l'arte ci rende più umani.
La redazione di Gravinalife ha domandato all'avv. Cornacchia in che modo possa la fondazione influire per migliorare le competenze musicali e culturali dei giovani, domanda a cui il vicepresidente ha risposto dicendo: "Siamo convinti che questa iniziativa porti all'accrescita culturale della nostra città, l'importanza del canto corale ha spinto la Fondazione a sostenere l'iniziativa della M° Capolongo".
Alla Maestra abbiamo poi chiesto cosa la spinga a dedicare così tanto tempo e passione nella direzione di un coro, attività non semplice considerando l'età dei ragazzi: "L'importanza di questa attività formativa sotto tutti gli aspetti capace di fornire abilità come il canto, saper ascoltare e sapersi relazionare con gli altri"- ha concluso la direttrice del coro.