Territorio
Costituita l'associazione culturale "Amici della Masseria dell’Alta Murgia”
L'associazione parteciperà alla Notte dei Claustri. Domani conferenza stampa presso la struttura ricettiva
Gravina - martedì 28 agosto 2012
15.05
Non abbassano la guardia, fremono e s'ingegnano, gli ex dipendenti dell'Antica Masseria dell'Alta Murgia, fino a costituire un'associazione culturale "Amici della Masseria dell'Alta Murgia". Ad entrare a far parte del nuovo "organo" anche liberi cittadini. Obiettivo: ennesimo tentativo di salvare la struttura.
Doveva essere per l'Associazione Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati una esperienza pilota per dare una nuova vita ai beni confiscati assicurandone funzionalità e livelli occupazionali. Ma cosa non è andato? I dipendenti non ci stanno e chiedono che si faccia chiarezza. Proprio in pubblico.
In occasione dell'evento altamurano ad alto impatto cittadino, "La notte dei claustri", sabato 1 settembre, la neonata associazione farà sentire la propria voce. Lì per strada. Ma anche organizzando un evento all'interno della stessa Antica Masseria dell'Alta Murgia, dove alcuni degli ex dipendenti continuano a bazzicare quotidianamente.
Una provocazione per «sensibilizzare l'opinione pubblica pugliese e nazionale sulla situazione di questo bene dello Stato che dall'Aprile scorso è abbandonato a se stesso, licenziati i dipendenti, annullati i contratti sottoscritti per circa € 1.200.000», come scrive in un comunicato la medesima associazione.
Questo mentre le istituzioni non parlano. La Regione! dopo l'irremovibile "niet" ad avviare le pratiche per l'"adozione" dell'Antica Masseria dell'Alta Murgia, ha abbandonato completamente la scena. Il Comune di Altamura, che invece avrebbe dovuto rivestire il ruolo di protagonista, certo, su un palcoscenico non poco "disfatto", ha avuto ben altro da risolvere. E per il momento tutto tace. Tutto è fermo a marzo scorso, quando venivano recapitate ai dipendenti della struttura ricettiva le prime lettere di licenziamento.
Ma la storia di una struttura sfortunata parte da più lontano. A raccontarla gli stessi lavoratori nella giornata di domani, all'interno dei giardini dell'Antica Masseria, nell'ambito di una conferenza stampa.
Doveva essere per l'Associazione Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati una esperienza pilota per dare una nuova vita ai beni confiscati assicurandone funzionalità e livelli occupazionali. Ma cosa non è andato? I dipendenti non ci stanno e chiedono che si faccia chiarezza. Proprio in pubblico.
In occasione dell'evento altamurano ad alto impatto cittadino, "La notte dei claustri", sabato 1 settembre, la neonata associazione farà sentire la propria voce. Lì per strada. Ma anche organizzando un evento all'interno della stessa Antica Masseria dell'Alta Murgia, dove alcuni degli ex dipendenti continuano a bazzicare quotidianamente.
Una provocazione per «sensibilizzare l'opinione pubblica pugliese e nazionale sulla situazione di questo bene dello Stato che dall'Aprile scorso è abbandonato a se stesso, licenziati i dipendenti, annullati i contratti sottoscritti per circa € 1.200.000», come scrive in un comunicato la medesima associazione.
Questo mentre le istituzioni non parlano. La Regione! dopo l'irremovibile "niet" ad avviare le pratiche per l'"adozione" dell'Antica Masseria dell'Alta Murgia, ha abbandonato completamente la scena. Il Comune di Altamura, che invece avrebbe dovuto rivestire il ruolo di protagonista, certo, su un palcoscenico non poco "disfatto", ha avuto ben altro da risolvere. E per il momento tutto tace. Tutto è fermo a marzo scorso, quando venivano recapitate ai dipendenti della struttura ricettiva le prime lettere di licenziamento.
Ma la storia di una struttura sfortunata parte da più lontano. A raccontarla gli stessi lavoratori nella giornata di domani, all'interno dei giardini dell'Antica Masseria, nell'ambito di una conferenza stampa.