Ospedale e Sanità
Covid-19, cento posti letto al Miulli di Acquaviva
L'ospedale ecclesiastico di nuovo disponibile nell'emergenza
Murgia - venerdì 16 ottobre 2020
18.33
Da oggi sono a disposizione del sistema dell'emergenza Covid-19 in Puglia 200 posti letto individuati nelle strutture del "Miulli" di Acquaviva delle Fonti e di "Casa Sollievo della Sofferenza" di San Giovanni Rotondo. I due ospedali mettono a disposizione cento letti ciascuno. Lo comunica il dipartimento Politiche per la Salute.
La decisione è arrivata dopo la valutazione dell'andamento epidemiologico nella Regione Puglia e per i primi segnali di criticità elevata relativi alla diffusione del virus, con conseguente possibile sovraccarico dei servizi territoriali che potrebbe riflettersi in breve tempo sui servizi assistenziali.
Per fronteggiare l'incremento dei servizi assistenziali, riguardo ai ricoveri in reparti per acuti ed in particolare ai ricoveri in reparti di Terapia Intensiva, e visto che gli enti hanno già partecipato in forma attiva alla prima fase, i due ospedali ripristineranno i posti letto già utilizzati in primavera tra Terapia intensiva, Pneumologia e Malattie infettive. La Regione si riserva di modificare le richieste in caso di ulteriori necessità.
"Questa dotazione di posti letto potenzia la rete pubblica Covid e ci consente di essere pronti ad affrontare i possibili scenari" dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "L'utilizzo di queste strutture – spiega il prof. Pier Luigi Lopalco – rientra nella nostra strategia di progressivo allargamento della rete di posti letto dedicati al Covid". "Ringraziamo i due enti ecclesiastici – dichiara il direttore del dipartimento Politiche per la Salute, Vito Montanaro – per la disponibilità e la collaborazione, certi che il sistema sanitario pugliese è uno solo e funziona insieme al Miulli e a Casa Sollievo".
Fin qui la nota della Regione Puglia. Nulla si dice a proposito dell'Ospedale della Murgia "Fabio Perinei" dove da due giorni sono bloccati i ricoveri in Medicina-Lungodegenza, in previsione di un possibile allestimento di un reparto Covid-19.
La decisione è arrivata dopo la valutazione dell'andamento epidemiologico nella Regione Puglia e per i primi segnali di criticità elevata relativi alla diffusione del virus, con conseguente possibile sovraccarico dei servizi territoriali che potrebbe riflettersi in breve tempo sui servizi assistenziali.
Per fronteggiare l'incremento dei servizi assistenziali, riguardo ai ricoveri in reparti per acuti ed in particolare ai ricoveri in reparti di Terapia Intensiva, e visto che gli enti hanno già partecipato in forma attiva alla prima fase, i due ospedali ripristineranno i posti letto già utilizzati in primavera tra Terapia intensiva, Pneumologia e Malattie infettive. La Regione si riserva di modificare le richieste in caso di ulteriori necessità.
"Questa dotazione di posti letto potenzia la rete pubblica Covid e ci consente di essere pronti ad affrontare i possibili scenari" dichiara il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. "L'utilizzo di queste strutture – spiega il prof. Pier Luigi Lopalco – rientra nella nostra strategia di progressivo allargamento della rete di posti letto dedicati al Covid". "Ringraziamo i due enti ecclesiastici – dichiara il direttore del dipartimento Politiche per la Salute, Vito Montanaro – per la disponibilità e la collaborazione, certi che il sistema sanitario pugliese è uno solo e funziona insieme al Miulli e a Casa Sollievo".
Fin qui la nota della Regione Puglia. Nulla si dice a proposito dell'Ospedale della Murgia "Fabio Perinei" dove da due giorni sono bloccati i ricoveri in Medicina-Lungodegenza, in previsione di un possibile allestimento di un reparto Covid-19.