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Convegni

Creare un ponte tra Gravina e L’Europa

Idee e progettualità per fondi europei che emancipino il Sud. Incontro con l’europarlamentare Denis Nesci

Un confronto per capire quali sono le opportunità per il Sud, creando un ponte con L'Europa. A parlare di Sud e Europa a Gravina è arrivato l'europarlamentare Denis Nesci, chiamato per consolidare quel collegamento tra il territorio murgiano e Bruxelles, che l'amministrazione comunale ha inteso lanciare attraverso alcuni contatti avuti già con i collaboratori del deputato europeo calabrese.

A presentare Nesci è stato il consigliere comunale Vincenzo Florio che ha lodato il suo impegno e la sua capacità di essere vicino ai territori, anche per via del suo passato e dell'esperienza accumulata nelle battaglie al fianco dei consumatori.

Un interlocutore credibile, che con il suo team di collaboratori - ha detto l'assessore Schinco- ci hanno spiegato come presentare le progettazioni e come accedere ai finanziamenti. Anche se -come sottolineato dall'assessore Leo Vicino- è diventata necessaria la creazione di un Ufficio Europa, utile per intercettare il maggior numero di fondi possibile.
"Perché un filo diretto con Bruxelles garantirebbe la possibilità di superare le criticità rappresentate dall'incapacità dei comuni del Sud di sfruttare al meglio i fondi messi a disposizione dalla comunità europea".

Sfruttare al meglio. Un concetto caro all'europarlamentare che ne ha fatto il suo slogan elettorale, con la sia idea di "portare il meglio del sud in Europa", sposata a pieno dal consigliere comunale Ignazio Lovero. "Uno spot che noi facciamo nostro con il lavoro quotidiano- ha detto Lovero- che nasce dal collegamento con il territorio (le proprie radici); per proseguire con l'ambizione di volare alto" e quindi di elevare il proprio status. E' importante dunque per una città come Gravina sdoganarsi dal concetto di periferia che l'accompagna, per poter essere considerata zona di cerniera e avere una collocazione più consona.

Idee che – ha rimarcato l'assessore Stimolo- sono già state oggetto di confronto con lo staff di Nesci, "con il quale c'è vicinanza di intenti e progettualità", come ad esempio la collaborazione in atto per il rilancio della Fiera San Giorgio: importante volano di sviluppo del territorio.

Si parla, infatti, di territorio, dell'intero territorio murgiano e non della singola città di Gravina, perchè- ha ricordato il sindaco Lagreca- "da soli non si va da nessuna parte". Il primo cittadino ha chiesto aiuto all'europarlamentare, riconoscendo che con lui "ci sentiamo meno periferia, meno abbandonati".

Un invito alla collaborazione che Nesci non ha potuto declinare, anzi, si è detto pronto per combattere questa battaglia insieme ai territori: pronto a sostenere le comunità locali. "Abbiamo dovuto lavorare 20 anni per portare i territori all'attenzione dell'istituzione europea- ha affermato l'europarlamentare, che ha sottolineato l'importanza del lavoro svolto prima di lui dall'attuale Ministro Raffaele Fitto, soprattutto nel recuperare i fondi reperiti e non sfruttati. Perché- ha detto Nesci- "se non sfruttiamo queste risorse, perderemo l'ultimo vagone dell'ultimo treno, non riuscendo a ridurre il gap tra il Sud e il resto d'Europa".

Una emancipazione economica e sociale, visto che la capacità di mettere a frutto i fondi europei per i territori significa sviluppo e occupazione, "così da consentire alle persone di scegliere dove vivere", rimanendo nella propria terra, oppure emigrando. Una questione legata anche alla cosiddetta "trappola dei talenti", che interessa tanti giovani, che si formano nei territori di appartenenza, per poi donare le proprie capacità ad aree geografiche più evolute. Un vero e proprio cruccio per Nesci, che ha ricordato il nostro essere periferia d'Europa, soprattutto per i giovani e per i talenti. "Dobbiamo creare opportunità affinché i nostri figli mettano a disposizione il loro talento per il loro territorio" -ha ribadito l'esponente politico calabrese d'origine e romano d'adozione. Ma anche chi non è dotato di particolari talenti deve poter avere delle opportunità nella propria terra. "Perché l'Europa non lascia indietro nessuno. Ma per riuscire ad ottenere aiuti dall'Europa bisogna presentare idee e progettualità". Compito che spetta ai territori.

Insomma, il concetto è chiaro. C'è bisogno di rimboccarsi le maniche tutti: dagli amministratori agli imprenditori; dai tecnici ai dirigenti pubblici. E' necessario che tutti si mettano a lavoro per portare risultati ai cittadini e alle comunità del Sud.
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