Politica
Crisi amministrativa, faccia a faccia Valente - Vendola
L'opposizione pone condizioni: ricostruiamo la sinistra o non se ne fa nulla
Gravina - martedì 21 ottobre 2014
15.45
"O ricostruiamo il centro sinistra oppure ognuno continua per la propria strada".
Non ci sono margini di trattativa tra il primo cittadino e le opposizioni consiliari che nella giornata di ieri hanno incontrato Alesio Valente per discutere del futuro dell'amministrazione e di un possibile accordo, tra le diverse forze politiche, per dare maggiore stabilità all'amministrazione.
Il sindaco, dal canto suo, continua ad inviare segnali di fumo via facebook: "Bisogna fare presto ed essere responsabili – scrive Valente - Oltre 12 milioni di euro di lavori pubblici già appaltati vanno completati entro il 2015. Altrimenti i finanziamenti torneranno indietro presso la Comunità Europea. Sia gli uffici che la politica hanno una grande responsabilità: da una parte la svolta per la città, dall'altra essere gli artefici della perdita di tutto il lavoro fatto finora. Oggi ho dedicato l'intera giornata per monitorare lo stato dei cantieri da far partire. Con una maggioranza consigliare solida ce la possiamo fare. Allora costruiamo".
Un invito chiaro che però il gruppo guidato da Rino Vendola non è intenzionato, almeno ufficialmente, a raccogliere.
"Il primo cittadino non è un nostro interlocutore – taglia corto il capogruppo di "per Gravina" – visto che per noi la sopravvivenza di questa amministrazione non è questione che ci riguarda. Questa è l'unica e sola preoccupazione del primo cittadino".
L'obiettivo, in realtà, è trovare un interlocutore nel Pd locale, per poi, riaprire il dialogo con i partiti di centro sinistra "perché è con loro che dobbiamo costruire il centro sinistra in questa città. Un centro sinistra che non è e non deve essere un cartello elettorale ma un valore su cui basare un'intera stagione politica. Non è con la destra che deve dialogare il Pd, sebbene a loro va tutto il nostro rispetto".
Dunque chiuso il faccia a faccia serale con un nulla di fatto, il dibattito si sposta in aula poichè entro il 6 novembre, ovvero a trenta giorni dalla consegna del documento, il presidente del consiglio dovrà convocare l'assise per discutere della mozione di sfiducia presentata contro il primo cittadino.
"Restiamo convinti di ciò che abbiamo detto e scritto numerose volte. Se Valente vuole dialogare con noi deve prima darci conto di tutti gli atti amministrativi adottati sino ad ora e di quelli non adottati. Dei soldi spesi e dei fondi persi. Prima dobbiamo chiarire una serie di cose. Poi cambiare tutto, dalle persone alle azioni sino al modo di gestire la cosa pubblica. Dunque voteremo compatti per sfiduciare questo sindaco" conclude Vendola.
In attesa del voto, intanto, stasera tocca al Gruppo misto…
Non ci sono margini di trattativa tra il primo cittadino e le opposizioni consiliari che nella giornata di ieri hanno incontrato Alesio Valente per discutere del futuro dell'amministrazione e di un possibile accordo, tra le diverse forze politiche, per dare maggiore stabilità all'amministrazione.
Il sindaco, dal canto suo, continua ad inviare segnali di fumo via facebook: "Bisogna fare presto ed essere responsabili – scrive Valente - Oltre 12 milioni di euro di lavori pubblici già appaltati vanno completati entro il 2015. Altrimenti i finanziamenti torneranno indietro presso la Comunità Europea. Sia gli uffici che la politica hanno una grande responsabilità: da una parte la svolta per la città, dall'altra essere gli artefici della perdita di tutto il lavoro fatto finora. Oggi ho dedicato l'intera giornata per monitorare lo stato dei cantieri da far partire. Con una maggioranza consigliare solida ce la possiamo fare. Allora costruiamo".
Un invito chiaro che però il gruppo guidato da Rino Vendola non è intenzionato, almeno ufficialmente, a raccogliere.
"Il primo cittadino non è un nostro interlocutore – taglia corto il capogruppo di "per Gravina" – visto che per noi la sopravvivenza di questa amministrazione non è questione che ci riguarda. Questa è l'unica e sola preoccupazione del primo cittadino".
L'obiettivo, in realtà, è trovare un interlocutore nel Pd locale, per poi, riaprire il dialogo con i partiti di centro sinistra "perché è con loro che dobbiamo costruire il centro sinistra in questa città. Un centro sinistra che non è e non deve essere un cartello elettorale ma un valore su cui basare un'intera stagione politica. Non è con la destra che deve dialogare il Pd, sebbene a loro va tutto il nostro rispetto".
Dunque chiuso il faccia a faccia serale con un nulla di fatto, il dibattito si sposta in aula poichè entro il 6 novembre, ovvero a trenta giorni dalla consegna del documento, il presidente del consiglio dovrà convocare l'assise per discutere della mozione di sfiducia presentata contro il primo cittadino.
"Restiamo convinti di ciò che abbiamo detto e scritto numerose volte. Se Valente vuole dialogare con noi deve prima darci conto di tutti gli atti amministrativi adottati sino ad ora e di quelli non adottati. Dei soldi spesi e dei fondi persi. Prima dobbiamo chiarire una serie di cose. Poi cambiare tutto, dalle persone alle azioni sino al modo di gestire la cosa pubblica. Dunque voteremo compatti per sfiduciare questo sindaco" conclude Vendola.
In attesa del voto, intanto, stasera tocca al Gruppo misto…