Politica
Crisi di maggioranza, il sindaco si difende
I democratici e socialisti sfiduciano il segretario Peragina e l’assessore Lagreca
Gravina - giovedì 15 marzo 2018
Prova a smorzare i toni Alesio Valente dopo le ultime vicende politiche che stanno scuotendo la maggioranza.
Il patto federativo, Gravina On e Democratici e socialisti, sta minando la stabilità del governo richiamando due assessori, Matera e Iurino, e sfiduciandone un terzo, Lagreca, che sino ad ora ha rifiutato di fare il passo indietro chiesto dal suo stesso partito che tanto aveva caldeggiato il nome dell'assessore.
Inoltre sul piatto ci sono richieste ben precise che pretendono risposte: urbanistica, bosco comunale, piscina comunale, l'organizzazione dell'imminente Fiera, "non con meccanismi che vedano lavorare sempre gli amici degli amici, ma con spirito di rotazione ed equità anche nell'ambito della macchina comunale".
Valente intanto prende tempo cercando di spegnere i focolai sempre più grandi: "La mia unica preoccupazione è amministrare bene Gravina – dichiara il sindaco a Gravinalife - D'altra parte, in riferimento alle vicende degli ultimi giorni, non mi pare che nessuno abbia sin qui messo in discussione il principio di lealtà alla stessa maggioranza ed al sindaco. Per questo vado avanti fiducioso, confidando che presto la giunta possa riprendere a lavorare con tutti i suoi elementi: per sei mesi ci siamo mossi sempre in sintonia ed all'unanimità, senza che mai fosse rappresentata l'esistenza di alcun problema. Sarebbe strano che anomalie e disagi emergessero d'improvviso".
E per rispondere al patto federativo che chiedeva maggiore partecipazione nelle decisioni, il primo cittadino assicura: "Per quanto mi riguarda, andremo avanti nella trasparenza e per portare avanti il programma premiato dai gravinesi, tenendo ben chiusa la porta a qualsiasi tentativo che nulla abbia di politico. Siamo tornati al lavoro da una settimana, dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha riconosciuto la legittimità del risultato elettorale. Già nelle prossime ore in giunta approveremo provvedimenti importanti, su tutti il bilancio di previsione, per rispettare i termini di legge e dotare l'ente di uno strumento essenziale per il suo funzionamento. Confidiamo che tutte le forze politiche possano dare il proprio responsabile contributo in questo cammino, per come Gravina attende e merita".
E in merito alla preannunciata Verifica politica Valente si smarca rimettendo "alle forze di maggioranza il compito, loro proprio, di avanzare proposte e trovare sintesi sulle stesse".
Tocca dunque al segretario del Partito Democratico, guidare gli incontri e i confronti con il resto della maggioranza. Confronto che sino ad ora non è portato ad alcuna soluzione se si considera che le richieste avanzate dal Patto "non sono al momento ritenete ammissibili" spiega Nico Angelasto ala Redazione.
"Il confronto in corso in questi giorni è un confronto programmatico su quanto c'è da fare dopo lo stop imposto dal Tar, ma iniziare con le richieste che ho letto in questi giorni non mi sembra una strada percorribile".
Sarebbero due i fronti aperti. "Da una parte il Pd e il resto della maggioranza è disponibile ad avviare un confronto sul programma. Dall'altra, sebbene non ci sia un espressa volontà di mettere fine a questa esperienza amministrativa, c'è tuttavia la voglia di aprire una crisi politica partendo dall'azzeramento della giunta. Ipotesi, come detto, non percorribile in questo momento".
In coda una risposta a Loglisci e Dibattista che hanno sottolineato il "crollo del Pd alle ultime consultazioni elettorali".
"Il fallimento del Pd c'è stato ed è inutile negarlo ma ricordo che qualcuno che ha firmato il patto federativo ha sostenuto il Pd quindi dovrebbe condividere con me il fallimento".
Intanto in casa Democratici e socialisti è sempre più guerra aperta. Dopo il richiamo del segretario cittadino Giuseppe Peragina che invitava i consiglieri a prendere le distanze dal documento firmato da Loglisci e Dibattista, sono stati gli stessi consiglieri a sottoscrivere un documento con cui in un solo colpo hanno sfiduciato il segretario cittadino e l'assessore Giacinto Lagreca.
"Il signor Giuseppe Peragina – si legge nel documento firmato dai tre consiglieri - è stato nominato segretario politico dai consiglieri scriventi, Antonio Stragapede, Maria Ariani e Michele Tedesco, legittimamente eletti. Con le stesse modalità è stato nominato Aldo Dibattista che ha sostituito il precedente per impegni di lavoro molto intensi, pertanto il signor Dibattista ha tutta la legittimità a rappresentare i Democratici e socialisti".
E per essere ancora più chiari: "Si dichiara che il signor Peragina non rappresenta i Democratici e socialisti e l'assessore Lagreca è oggetto di sfiducia politica per non aver seguito la linea del partito".
Il patto federativo, Gravina On e Democratici e socialisti, sta minando la stabilità del governo richiamando due assessori, Matera e Iurino, e sfiduciandone un terzo, Lagreca, che sino ad ora ha rifiutato di fare il passo indietro chiesto dal suo stesso partito che tanto aveva caldeggiato il nome dell'assessore.
Inoltre sul piatto ci sono richieste ben precise che pretendono risposte: urbanistica, bosco comunale, piscina comunale, l'organizzazione dell'imminente Fiera, "non con meccanismi che vedano lavorare sempre gli amici degli amici, ma con spirito di rotazione ed equità anche nell'ambito della macchina comunale".
Valente intanto prende tempo cercando di spegnere i focolai sempre più grandi: "La mia unica preoccupazione è amministrare bene Gravina – dichiara il sindaco a Gravinalife - D'altra parte, in riferimento alle vicende degli ultimi giorni, non mi pare che nessuno abbia sin qui messo in discussione il principio di lealtà alla stessa maggioranza ed al sindaco. Per questo vado avanti fiducioso, confidando che presto la giunta possa riprendere a lavorare con tutti i suoi elementi: per sei mesi ci siamo mossi sempre in sintonia ed all'unanimità, senza che mai fosse rappresentata l'esistenza di alcun problema. Sarebbe strano che anomalie e disagi emergessero d'improvviso".
E per rispondere al patto federativo che chiedeva maggiore partecipazione nelle decisioni, il primo cittadino assicura: "Per quanto mi riguarda, andremo avanti nella trasparenza e per portare avanti il programma premiato dai gravinesi, tenendo ben chiusa la porta a qualsiasi tentativo che nulla abbia di politico. Siamo tornati al lavoro da una settimana, dopo la sentenza con cui il Consiglio di Stato ha riconosciuto la legittimità del risultato elettorale. Già nelle prossime ore in giunta approveremo provvedimenti importanti, su tutti il bilancio di previsione, per rispettare i termini di legge e dotare l'ente di uno strumento essenziale per il suo funzionamento. Confidiamo che tutte le forze politiche possano dare il proprio responsabile contributo in questo cammino, per come Gravina attende e merita".
E in merito alla preannunciata Verifica politica Valente si smarca rimettendo "alle forze di maggioranza il compito, loro proprio, di avanzare proposte e trovare sintesi sulle stesse".
Tocca dunque al segretario del Partito Democratico, guidare gli incontri e i confronti con il resto della maggioranza. Confronto che sino ad ora non è portato ad alcuna soluzione se si considera che le richieste avanzate dal Patto "non sono al momento ritenete ammissibili" spiega Nico Angelasto ala Redazione.
"Il confronto in corso in questi giorni è un confronto programmatico su quanto c'è da fare dopo lo stop imposto dal Tar, ma iniziare con le richieste che ho letto in questi giorni non mi sembra una strada percorribile".
Sarebbero due i fronti aperti. "Da una parte il Pd e il resto della maggioranza è disponibile ad avviare un confronto sul programma. Dall'altra, sebbene non ci sia un espressa volontà di mettere fine a questa esperienza amministrativa, c'è tuttavia la voglia di aprire una crisi politica partendo dall'azzeramento della giunta. Ipotesi, come detto, non percorribile in questo momento".
In coda una risposta a Loglisci e Dibattista che hanno sottolineato il "crollo del Pd alle ultime consultazioni elettorali".
"Il fallimento del Pd c'è stato ed è inutile negarlo ma ricordo che qualcuno che ha firmato il patto federativo ha sostenuto il Pd quindi dovrebbe condividere con me il fallimento".
Intanto in casa Democratici e socialisti è sempre più guerra aperta. Dopo il richiamo del segretario cittadino Giuseppe Peragina che invitava i consiglieri a prendere le distanze dal documento firmato da Loglisci e Dibattista, sono stati gli stessi consiglieri a sottoscrivere un documento con cui in un solo colpo hanno sfiduciato il segretario cittadino e l'assessore Giacinto Lagreca.
"Il signor Giuseppe Peragina – si legge nel documento firmato dai tre consiglieri - è stato nominato segretario politico dai consiglieri scriventi, Antonio Stragapede, Maria Ariani e Michele Tedesco, legittimamente eletti. Con le stesse modalità è stato nominato Aldo Dibattista che ha sostituito il precedente per impegni di lavoro molto intensi, pertanto il signor Dibattista ha tutta la legittimità a rappresentare i Democratici e socialisti".
E per essere ancora più chiari: "Si dichiara che il signor Peragina non rappresenta i Democratici e socialisti e l'assessore Lagreca è oggetto di sfiducia politica per non aver seguito la linea del partito".