Politica
Crisi di maggioranza, un teatrino che non smette di deludere
Liberi e Uguali esorta la maggioranza e Valente tenta di giocarsi il jolly
Gravina - lunedì 19 marzo 2018
"Uno sconfortante teatrino" animato "da coloro che per interessi affatto pubblici tentano di imporsi su tematiche sensibili quali la fiera, l'ambiente, i rifiuti".
Non hanno bisogno di grandi interpretazioni le parole utilizzate da Liberi e Uguali per commentare l'attuale situazione politica venutasi a creare dopo la firma del patto federativo tra Gravina On e Democratici e socialisti e dopo la defenestrazione di due assessori.
Parole cariche di delusione espresse da chi si aspettava che dopo la sentenza del Consiglio di Stato, "sindaco e l'intero Consiglio Comunale, ritornati a Palazzo di Città, potessero dedicarsi alacremente al lavoro nell'interesse della collettività".
E invece il solito teatrino politico ha fermato il lavoro dell'intera maggioranza per "volontà di qualcuno di mettere le mani sulla città". Un stop amministrativo imposto " da coloro che hanno avuto ruoli di primo piano nella scorsa consiliatura e non ci è parso che in passato abbiano dato un contributo fondamentale alla risoluzione dei problemi che oggi essi stessi tirano in ballo".
In pratica uno spettacolo desolante dove "i problemi reali di una comunità lasciano il posto a beghe, soprusi, faide, prevaricazioni e interessi personali: frutto avvelenato di una maggioranza che non ha come collante un progetto politico-programmatico condiviso, ma solamente una confusa idea di potere e di interessi".
La richiesta, o meglio l'esortazione che arriva da sinistra ed è rivolta innanzitutto al sindaco, è di metter da parte le beghe politiche e di occuparsi dei soli interessi del paese che a detta di Liberi e Uguali " ha urgente bisogno di risposte su questioni come il lavoro, l'ambiente, il welfare (a partire dai Piani Sociali di Zona), il turismo, la partecipazione democratica dei cittadini, delle organizzazioni di rappresentanza e delle associazioni".
"Ritenendo di interpretare e condividere le esigenze dell'intera comunità, chiediamo alle forze politiche serie e al sindaco di non restare ostaggi di personalismi e di manovre politiche da sottobosco; di denunciare quanto sta avvenendo; di fare chiarezza per non entrare in un vortice di palazzo, che produrrebbe ulteriori conseguenze negative sull'economia e sullo sviluppo della città".
Una situazione su cui l'intera maggioranza si sta interrogando per tentare di arginare la crisi mentre il primo cittadino prova a ricostruire il centro sinistra gravinese. Secondo radio politica, infatti, Valente nei giorni scorsi avrebbe convocato le anime storiche della sinistra locale, partendo da Petrara, Moretti e l'attuale consigliere Varrese a cui avrebbe proposto di sostenere il progetto della maggioranza per stare più tranquillo. E perché no, arrivare preparato al prossimo confronto elettorale.
Non hanno bisogno di grandi interpretazioni le parole utilizzate da Liberi e Uguali per commentare l'attuale situazione politica venutasi a creare dopo la firma del patto federativo tra Gravina On e Democratici e socialisti e dopo la defenestrazione di due assessori.
Parole cariche di delusione espresse da chi si aspettava che dopo la sentenza del Consiglio di Stato, "sindaco e l'intero Consiglio Comunale, ritornati a Palazzo di Città, potessero dedicarsi alacremente al lavoro nell'interesse della collettività".
E invece il solito teatrino politico ha fermato il lavoro dell'intera maggioranza per "volontà di qualcuno di mettere le mani sulla città". Un stop amministrativo imposto " da coloro che hanno avuto ruoli di primo piano nella scorsa consiliatura e non ci è parso che in passato abbiano dato un contributo fondamentale alla risoluzione dei problemi che oggi essi stessi tirano in ballo".
In pratica uno spettacolo desolante dove "i problemi reali di una comunità lasciano il posto a beghe, soprusi, faide, prevaricazioni e interessi personali: frutto avvelenato di una maggioranza che non ha come collante un progetto politico-programmatico condiviso, ma solamente una confusa idea di potere e di interessi".
La richiesta, o meglio l'esortazione che arriva da sinistra ed è rivolta innanzitutto al sindaco, è di metter da parte le beghe politiche e di occuparsi dei soli interessi del paese che a detta di Liberi e Uguali " ha urgente bisogno di risposte su questioni come il lavoro, l'ambiente, il welfare (a partire dai Piani Sociali di Zona), il turismo, la partecipazione democratica dei cittadini, delle organizzazioni di rappresentanza e delle associazioni".
"Ritenendo di interpretare e condividere le esigenze dell'intera comunità, chiediamo alle forze politiche serie e al sindaco di non restare ostaggi di personalismi e di manovre politiche da sottobosco; di denunciare quanto sta avvenendo; di fare chiarezza per non entrare in un vortice di palazzo, che produrrebbe ulteriori conseguenze negative sull'economia e sullo sviluppo della città".
Una situazione su cui l'intera maggioranza si sta interrogando per tentare di arginare la crisi mentre il primo cittadino prova a ricostruire il centro sinistra gravinese. Secondo radio politica, infatti, Valente nei giorni scorsi avrebbe convocato le anime storiche della sinistra locale, partendo da Petrara, Moretti e l'attuale consigliere Varrese a cui avrebbe proposto di sostenere il progetto della maggioranza per stare più tranquillo. E perché no, arrivare preparato al prossimo confronto elettorale.