La città
Critiche al bilancio approvato in giunta
Cataldi (M5S): “manca il parere obbligatorio dei Revisori”. Cardascia (Pd): “Bilancio non condiviso con la città”
Gravina - lunedì 14 giugno 2021
11.54
Un bilancio approvato in giunta anche in maniera impropria, vista l'assenza di alcuni essenziali passaggi. A bacchettare l'amministrazione comunale sull'approvazione del documento di rendicontazione del 2020 e quello di previsione del 2021-23 è la I commissione consiliare che, a nome del suo presidente, Rosa Cataldi, ha inviato una missiva al sindaco Valente, al Presidente del Consiglio Digiesi, alla segretaria Generale e al Dirigente del settore, facendo notare che i bilanci sono stati depositati senza essere corredati di tutti i documenti previsti per legge. In particolare, dicono dalla commissione, manca il parere vincolante e obbligatorio del collegio dei revisori dei conti. Non una questione di poco conto, visto che la pubblicazione del bilancio di per sé, senza tali pareri, non consente di far decorrere i termini per eventuali emendamenti da proporre rispetto ai documenti proposti.
Già nei giorni scorsi non erano mancate le critiche all'azione del governo cittadino rispetto alla presentazione dei bilanci. "Ancora una volta il più importante documento programmatico dell'amministrazione si presenta come un lavoro pasticciato e fatto con superficialità, non frutto di un confronto con le parti sociali, e le componenti politiche della città" - aveva commentato il Consigliere comunale del Partito Democratico, Mimmo Cardascia.
Bilancio consuntivo e previsionale che già sono stati depositati in ritardo rispetto ai termini di legge (31 maggio ultima data per l'approvazione), quindi sotto odore di diffida del Prefetto e che dovranno ancora subire un passaggio decisivo, quello del vaglio del consiglio comunale che a breve verrà chiamato ad approvare i documenti: un atto che, con i mal di pancia degli ultimi periodi, non è affatto scontato.
Già nei giorni scorsi non erano mancate le critiche all'azione del governo cittadino rispetto alla presentazione dei bilanci. "Ancora una volta il più importante documento programmatico dell'amministrazione si presenta come un lavoro pasticciato e fatto con superficialità, non frutto di un confronto con le parti sociali, e le componenti politiche della città" - aveva commentato il Consigliere comunale del Partito Democratico, Mimmo Cardascia.
Bilancio consuntivo e previsionale che già sono stati depositati in ritardo rispetto ai termini di legge (31 maggio ultima data per l'approvazione), quindi sotto odore di diffida del Prefetto e che dovranno ancora subire un passaggio decisivo, quello del vaglio del consiglio comunale che a breve verrà chiamato ad approvare i documenti: un atto che, con i mal di pancia degli ultimi periodi, non è affatto scontato.