La città
Crolla la sacrestia di Santa Cecilia
Responsabili e i tecnici comunali a lavoro per salvare la Chiesa. Tre famiglie sgomberate e strada chiusa al traffico
Gravina - lunedì 4 aprile 2011
Ciò che tutti temevano puntualmente si è avverato.
Ieri pomeriggio è crollata la sacrestia della chiesetta di Santa Cecilia in via Salvatore Fighera, a pochi passi da piazza della Repubblica.
Già nelle scorse settimane avevamo dato notizia dei ripetuti sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali per stimare a seguito delle piogge, i danni subiti dal prezioso fabbricato e verificare se effettivamente sussistevano rischi reali per la staticità della struttura. Dopo aver appurato che il fabbricato presentava importanti lesioni alle strutture principali, il sindaco aveva emesso a carico del proprietario della struttura un'ordinanza di sgombero ed un invito a provvedere al puntellamento delle parti pericolanti ed all'esecuzione di tutte le opere provvisionali necessarie al fine di salvaguardare l'incolumità pubblica e privata.
Evidentemente i danni provocati dalle piogge di questo inverno hanno arrecato danni di gran lunga superiori a quelli stimati. Inoltre su internet da ieri pomeriggio stanno circolando foto che mostrano lo stato di abbandono in cui versava la chiesetta già un anno fa; evidentemente Santa Cecilia non ha retto all'abbandono e all'ignoranza di quanti nell'indifferenza totale, l'hanno pugnalata a morte.
Per fortuna è salvo il dipinto posto al centro dell'altare maggiore e risalente al 1920, che ritrae la Santa ma la volte sono seriamente compromesse. La sacrestia è definitivamente scomparsa e il giardinetto retrostante è un cumula di macerie.
Ieri pomeriggio sono state sgomberate altre tre famiglie e la strada è stat chiusa al traffico. Stamattina i tecnici del Comune unitamente ai responsabili della Diocesi si sono recato sul posto ma è chiaro che a questo punto piccoli e isolati interventi servono a ben poco.
Il centro storico è diventata un'immensa scultura di carta pesta intrisa di acqua
Ieri pomeriggio è crollata la sacrestia della chiesetta di Santa Cecilia in via Salvatore Fighera, a pochi passi da piazza della Repubblica.
Già nelle scorse settimane avevamo dato notizia dei ripetuti sopralluoghi effettuati dai tecnici comunali per stimare a seguito delle piogge, i danni subiti dal prezioso fabbricato e verificare se effettivamente sussistevano rischi reali per la staticità della struttura. Dopo aver appurato che il fabbricato presentava importanti lesioni alle strutture principali, il sindaco aveva emesso a carico del proprietario della struttura un'ordinanza di sgombero ed un invito a provvedere al puntellamento delle parti pericolanti ed all'esecuzione di tutte le opere provvisionali necessarie al fine di salvaguardare l'incolumità pubblica e privata.
Evidentemente i danni provocati dalle piogge di questo inverno hanno arrecato danni di gran lunga superiori a quelli stimati. Inoltre su internet da ieri pomeriggio stanno circolando foto che mostrano lo stato di abbandono in cui versava la chiesetta già un anno fa; evidentemente Santa Cecilia non ha retto all'abbandono e all'ignoranza di quanti nell'indifferenza totale, l'hanno pugnalata a morte.
Per fortuna è salvo il dipinto posto al centro dell'altare maggiore e risalente al 1920, che ritrae la Santa ma la volte sono seriamente compromesse. La sacrestia è definitivamente scomparsa e il giardinetto retrostante è un cumula di macerie.
Ieri pomeriggio sono state sgomberate altre tre famiglie e la strada è stat chiusa al traffico. Stamattina i tecnici del Comune unitamente ai responsabili della Diocesi si sono recato sul posto ma è chiaro che a questo punto piccoli e isolati interventi servono a ben poco.
Il centro storico è diventata un'immensa scultura di carta pesta intrisa di acqua